Vendetta

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Killian guardava il bel viso di Emma sbiancarsi sempre di più, perdere le funzioni vitali

- guardie portatela in cella, non sarai condannata a morte ma bensì alla solitudine eterna, proverai quello che stai facendo provare a me, ti sei presa la vita di mia figlia e io prenderò la vita di tuo figlio -

Regina sbarrò gli occhi

- no, no mi dispiace, non volevo farlo, mi dispiace tanto, ti prego non farlo - provó a dire Regina mentre la portavano nelle celle segrete

Biancaneve arrivò con Arianna nella sala appena saputa la notizia della prigionia di Regina

- Emma, mi dispiace tanto - disse tra le lacrime lasciando Arianna tra le braccia di Uncino senza rendersi conto di chi fosse

Killian rimase a guardare la bambina che appena fu tra le sue braccia smise di piangere

- tua madre avrebbe voluto che io ti dicessi il suo ultimo desiderio: farti sapere che tu eri il suo ultimo pensiero, ti amava tanto, io non volevo portartela via - disse tra le lacrime Uncino

- lascia immediatamente quella bambina - disse David riprendendola

- guardie mandate in prigione questo sicario -

- cosa? -

- tu hai rapito nostra figlia -

- io... io non volevo farle del male, io ... -

- guardie arrestatelo -

- vostra  figlia era condannata a morte per colpa vostra, la avete abbandonata per 20 anni su una torre e ora ve la prendete con me? La realtà è che imprigionando me o uccidendo il figlio della Regina il vostro senso di colpa non passerà, io le ho fatto vedere cosa è la felicità anche se solo per qualche giorno, lei... lei mi amava è per questo che non ha sposato il principe William -

- David, penso che abbia ragione lasciamolo andare -

- infatti è per colpa tua che non lo ha sposato, se lo avesse fatto a quest'ora sarebbe ancora viva, i poteri del principe William la avrebbero salvata -

- no, no, lei era maledetta, nessuno poteva salvarla, voi state solo cercando di colmare il vuoto con altra violenza, con la vendetta e fidati di un uomo che ha inseguito per tutta la sua inutile vita la vendetta: appaga solo il momento ma poi ti lascia ancora più solo    -

- verrai giustiziato domani, guardie, arrestatelo-

- David, David no - provó a ribellarsi Biancaneve ma David aveva scelto un sentiero difficile : la vendetta

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Il freddo della cella penetrava nelle ossa del Capitano, che guardava dalla piccola finestra la notte buia. Una lacrima cadde al pensiero che quella sarebbe stata l'ultima notte senza di Emma, che poi si sarebbe ritrovati chissà dove e per lui fu straziante aspettare che il sole sorgesse affinché avvenisse la sua decapitazione

- la devi proprio amare -  disse una voce dalla cella di fronte

La riconobbe subito, la voce dell'assassina della sua amata

- la morte mi ricongiungerà con lei, hai fallito - disse dolorante Killian

Regina fece una risata nervosa

- ma lei non è morta, si può ancora salvare, con il bacio del vero amore, peccato che l'unica persona che possa farlo domani morirà-

- perché me lo stai dicendo? La sofferenza che guardi attraverso i miei occhi non ti basta? -

- te lo sto dicendo perché sarebbe quello che vorrebbe Henry, io ho messo il mio stesso figlio in pericolo, io non cambierò mai -

- è assurdo vero? - disse quasi sussurrando Killian lasciando sorpresa Regina

- per noi cattivi non esiste un lieto fine, anche quando siamo al punto di averne uno noi stessi lo distruggiamo, la realtà è che siamo prigionieri di un destino crudele, domani morirò per una donna che probabilmente non prova nemmeno quello che io provo per lei, ho rischiato la mia vita per lei, ho rischiato la mia nave e la mia ciurma, ho perso tutto e domani mi uccideranno per lei, eppure io rifarei tutto altri mille volte -

- siamo disposti a sacrificarci per il vero amore e anche se sappiamo che non lo avremo mai, c'è sempre quella piccola luce di speranza che ci fa rischiare tutto - disse Regina mentre una lacrima le rigava il volto al pensiero del suo Robin

- i cattivi non potranno mai diventare eroi - concluse Killian lasciandosi sopraffare dai ricordi eppure qualcosa dentro di lui gli diceva che era possibile, che le cose potevano cambiare

- io devo salvarla, ci sarà un modo, io devo uscire - disse Uncino tentando di colpire le sbarre, anche se ormai sembrava tutto inutile

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David entrò nel castello della Regina

- mamma mamma sei torna... - Henry rimase pietrificato nel vedere quel gruppo di soldati davanti a lui

David rimase pietrificato nel vedere quel bambino e improvvisamente si sedette sul gradino e si mise a piangere, si spogliò di tutta la sua corazza

- scusi signore perché sta piangendo? - disse Henry sedendosi vicino a lui e mettendogli una mano sulla spalla

- perché hanno tutti ragione su di me, ho distrutto gli unici 20 anni che mia figlia aveva a disposizione, mi odiava, io volevo solo proteggerla e ora è morta, non ho mai potuto dirle che per me lei era importante, non ho mai potuto accompagnarla ad un ballo, non ho mai potuto lasciarla libera, non ho mai potuto abbracciarla e solo ora mi sto rendendo conto che in tutto questo gli altri non c'entrano, è solo colpa mia -

- sa io ho una madre che ha rinunciato alla sua vendetta personale per me -

David guardò negli occhi quel bambino, così pieno di speranza, era un vero credente e non riuscì a dirgli che cosa aveva fatto sua madre.

Il principe si alzò, vide ancora per una volta il bambino e disse

- a volte non possiamo pretendere che le persone cambino se noi non siamo i primi a dimostrare che è una cosa possibile - disse David andandosene

- io penso che per cambiare bisogna perdonare-  concluse il discorso il piccolo Henry

Emma e KillianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora