Ringraziamenti

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Sinceramente, sento davvero il bisogno di farvi dei ringraziamenti dopo aver visto i 10k  sotto al simbolo delle visualizzazioni, un traguardo che non avevo neanche immaginato di poter raggiungere.

Non saranno tantissimi, é vero, ma non sono nemmeno pochi. 

Sono perfettamente consapevole di non essere nessuno per potermi permettere dei ringraziamenti; non so nemmeno chi li leggerà o quante persone abbiano ancora la storia in biblioteca, ma penso che sia davvero il minimo dopo aver speso un paio di minuti a leggere quello che mi passasse per la testa.

Penso che sia davvero finita qui per Twelve Minutes ed è strano riuscire a portare a termine qualcosa per me. Sono quel tipo di persone che non vuole impegnarsi seriamente, che tende a lasciare tutto a metà con la giustificazione del "tanto non sono capace"; per me é decisamente assurdo, quasi una leggenda, riuscire a concludere qualcosa.

Partiamo dal fatto che sono una delle persone più pigre al mondo.

Procrastino in modo pietose e la gente non si é mai fatta tanti problemi per farmelo notare, come io, permalosa come sono, non mi sono mai fatta tanti problemi a rimanerci male piuttosto che farmi un esame di coscienza.

Poi è arrivata la botta in testa. Quasi un mese e mezzo fa ho avuto la maturità e sono stata bocciata e no, non sono qui per farvi pena , compassione e apparire come la vittima, anche perché é 'ultimo ""lusso"" che, al momento, io possa concedermi.

Mi sono ritrovata a chiedermi se fossi stupida. Se fossi un'incapace. Se avessi qualcosa che non andasse.

Perché tutti i miei amici sì ed io no?

Cosa mi manca?

Domande che continuo a farmi tutt'ora perché, per quanto possa provare a godermi queste vacanze, non l'ho per niente superata.

Vorrei ringraziarvi perché nel votare un capitolo, e quindi spendere cinque minuti della vostra giornata a leggere e conoscere quello che mi passa per la testa, per un piccolo momento, mi fate sentire di star facendo qualcosa di giusto.

Mi fate pensare che, magari, non faccio così schifo come credo.

Fino a 14 anni ho sempre ritenuto la lettura il mio rifugio personale, poi ho iniziato a scrivere le prime fan fiction piene di cliché, (chi non adora i cliché?), ovviamente mai concluse perché, io per prima, non riuscivo a dargli un filo logico.

Poi, grazie ad una scrittrice che tra principi che coltivano pomodori, vip che accolgono disagiati in casa, padri che reggono le birre con i loro tripli menti, shottini di acqua santa, ex bastardi, insegnanti di zumba con tutine viola e chi più ne ha, più ne metta (si, sto parlando di cucchiaia), ho capito che la scrittura fosse molto più di un cliché.

Ho capito che fosse qualcosa di particolarmente intimo.

E, per la paura di essere giudicata, di dire qualcosa di sbagliato, di sembrare solo una stupida, una fallita, è nato Twelve Minutes.

Sono Isabel a tutti gli effetti, penso che sia palese, ma ho nascosto gran parte di me, (molto probabilmente la mia parte più nascosta), dietro al personaggio di Calum.

Dietro il suo fantasticare come un bambino, la sua paura di dire addio, il suo cercare sempre l'amore, ci sono io.

Calum, oltre ad essere il mio sogno proibito, è la persona che mi ha preso da parte e mi ha fatto un discorso con i controcoglioni nel tentativo di risvegliarmi dallo stato di trance in cui mi sono rinchiusa.

Sí, Calum è questo.

La persona della Isabel della storia, la persona che io vi auguro di trovare.

La persona che, piuttosto che compatirvi, vi sbatta in faccia la verità senza mezzi termini.

Amico, fidanzato, sorella, vicino di casa, zio, nonno, cugino, qualunque esso sia io vi auguro di trovare la vostra persona, vi auguro di essere felici.

Alla fine si amano davvero Calum e Isabel, non saprei spiegarmi nemmeno io come in poche righe, mi auguro che si capisca da tutta la storia: si vogliono bene, non conosceranno necessariamente tutta la vita dell'altro, ma tra di loro c'é quel piccolo filo invisibile di cui Calum ha tanto parlato.

Da una parte rosico: mi sarei potuta mettere con Calum almeno nella mia immaginazione ma, mentre scrivevo, ho capito che Twelve Minutes non fosse quel tipo di amore.

Non era necessario farli mettere insieme, anche perché Isabel fin dall'inizio dichiara di non voler un ragazzo, vuole solo crescere anche perché, ammettiamolo, é molto immatura sotto tantissimi punti di vista, eppure ha deciso di fare quel piccolo passo di crescita con Calum.

Ha fatto sentire la sua voce a qualcuno, anche se una singola persona.

Ha scelto di saltare nel vuoto con Calum e si ritroverà a fare tante altre scelte del genere nella vita.

E Twelve Minutes é anche questo.

Scegliere.

Isabel parla dello scegliere nel gioco obbligo e verità.

È tutto uno scegliere, perfino il mio amico Kierkegaard lo dice.

Molti dicono che non si sceglie chi amare ma, per quanto possa sembrare assurdo, io sono fermamente convinta che possiate, possiamo, scegliere non solo chi amare, ma anche da chi farci amare.

Quindi, se siete arrivati a leggere fin qui (Dio benedica la vostra anima!), scegliete.

Scegliete con chi crescere, scegliete da chi dovete allontanarvi per non continuare ad essere feriti, scegliete chi siete e chi volete essere.

Ormai io sono abbonata agli ignavi dal momento che sono perennemente indecisa, e non so cosa fare della mia esistenza, ma scegliete raga, perché è veramente un privilegio di cui possiamo ancora vantarci.

E guai a chi vi impone la propria volontà.

Scegliete la vostra strada, scegliete l'università, il lavoro dei vostri sogni, scegliete se mangiare pizza o gelato a colazione, ma chi vi dice nulla, ma sono affari vostri!

Mi sento molto il Papa, fa molto Bibbia e roba Tumblr ma scegliete.

Quindi, detto questo, vi ringrazio ancora una volta.

Mi sento davvero stupida nello scrivere questi ringraziamenti perché sono solo una povera sfigata che ha sempre il broncio, ma vi ringrazio davvero di cuore.

Spesso mi ritrovo Twelve Minutes negli elenchi di lettura insieme alle storie di Cucchiaia o fletcherssmile98 e per me é praticamente un onore.

Ringrazio tutti quelli che hanno riletto la storia due volte per poter vedere la revisione, per aver speso qualche minuto a leggere e commentare, permettendomi di essere orgogliosa di me stessa anche solo per poco.

Mi ero promessa di non dilungarmi ma vabbè, giuro, ho finito, grazie ancora 💛

#StayCarbonara 🍝

Isabel

Twelve Minutes// Calum Hood Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora