Capitolo 9: le loro voci

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La mattina dopo le ragazze si svegliarono tardi, Kate portò la colazione a letto a Cris accompagnata dalle risate della bruna.
Cris:Siamo diventata una coppia lesbo?
Kate:No, semplicemente sono le 12 e dobbiamo ripartire.
Cris:Sono un taxi ho capito. Dammi cinque minuti, mi doccio mi preparo e ripartiamo.
Kate:non c'è tempo, sta sera dobbiamo uscire per le vie di Torino quindi dobbiamo arrivare ad un orario decente. Quindi credo che il tuo pigiama dei minions e le trecce andranno benissimo per il viaggio, dato che ti ho fatto la valigia.
Cris:Okay okay, posso almeno fare pipì?
La bruna andò in bagno dopo aver fatto i suoi bisogni urgenti si siacquò il viso e lavò i denti.
Risistemò la treccia a spina di pesce e prese la sua valigia.
Le ragazze fecero una tappa a Firenze per la benzina e un altra a Genova per mangiare.
Finalmente a Torino dopo aver sistemato le cose in camera d'hotel, uscirono promettendosi di non fare troppo tardi poiché la sera dopo avrebbero avuto il concerto.
Kate:Cris il mio telefono è morto...* Si lamentò*
Cris:Kate ti avevo detto di non usarlo porcospino. Io ho il telefono in hotel. Adesso come credi di tornare lì senza indicazioni?
Kate:chiamamo un taxi, a no giusto. Bhe possiamo chiedere informazioni.
La strada dove eravamo però era deserta e dopo aver girovagato un po' si ritrovarono in una piazza popolata da ragazzi giovani e non.
Kate si avvicinò ad una famiglia e chiese: Scusatemi, per caso sapete dov'è l'hotel Royal Music?
Il ragazzo più grande però rispose:Mi spiace no capire bene italiano, noi tedeschi.
Cris:Ma chiedere se prima erano del posto? *La richiamò prendendola sotto braccetto continuando a dire mi dispiace in inglese*
Una signora sulla sessantina le fermò dicendo: Ragazze ho sentito che cercavate un hotel. Io so dov'è.
Cris:Davvero? Lei è gentilissima signora ce lo può indicare?
La signora rispose: certo ma non è molto vicino a qui, avreste dovuto prendere un autobus.
Kate:Vede abbiamo camminato un po'. È molto distante da qui?
La signora sospirò e disse:Temo proprio di sì, e le corriere a mezzanotte non passano più da un pezzo. Mi dispiace ragazze, se volete al mio ristorante diamo le cartine per i turisti, magari vi spiego dove andare.
Kate:Lei signora è una donna d'oro.
Le ragazze seguirono la signora di nome Chiara a quanto pare, nel suo ristorante 'Mangiamo insieme'
Appena entrati infatti si notava che c'era per lo più gente non Italiana e mentre Kate guardava la signora Chiara mentre evidenziava le strade l'attenzione di Cris era ricaduta su un tavolo parecchio vivace, con dei ragazzi giovani e non tedeschi soprattutto.Scorse quel viso che ormai ricordava a memoria nonostante non avesse il diritto di studiarlo.
Il viso della bruna si tinse di rosa quando notò che proprio quel ragazzo che stava osservando aveva notato il proprio sguardo su di sé.
Cris distolse subito lo sguardo, non sarebbe riuscita ad un confronto con quegli occhi. Così strani, erano perfetti, erano vividi, pieni di gioia, di sentimento, con un colore indescrivibile, era un misto tra tante cose, probabilmente era un pezzo di cielo mischiato a tante altre cose.
Si irrigidì sentendo che la salopette in jeans e la maglia bianca che indossava sembravano essere diventate trasparenti sotto il suo sguardo.
Kate richiamò l'amica per dirle che avevano finito,prima di uscire però le ragazze ringraziarono la signora Chiara .
Sulla soglia del ristorante le ragazze salutarono la proprietaria ma lo stomaco di Kate sembrava fosse molto contrario all'abbandonare quel posto senza prima aver mangiato qualcosa.
Signora Chiara: qualcuno ha un po' di fame?
Kate era molto a disagio, e senza lasciar il tempo alla bruna di salutare la trascinò fuori di lì spedita come un treno.
Dopo 40 minuti che vagano per Torino finalmente erano davanti al hotel, si lasciarono cadere entrambe a peso morto sul letto come una scena comica da film.
La mattina dopo o meglio dire il pomeriggio alle 2 erano finalmente sveglie così da poter iniziare a farsi la doccia e sistemare i capelli e altre cose.
Forse prepararsi già dalle 4 per un evento delle 9 era un po' troppo, eppure Cris si dovette ricrede quando notò che non sapeva neanche cosa indossare, non era ancora entrata in doccia poiché prima c'era Kate.
Dopo la doccia asciugò i capelli che acconciò in un tuppo disordinato con ciocche fuori, senza pensarci molto prese la maglia bianca e i pantaloncini jeans neri, con l'abbonamento di una giacca jeans e una bandana. Inoltre si notava molto la sua collana d'oro con due piccoli ciondoli appesi, una chiave che era il tratto distintivo di Ultimo e una Piuma il segno del ragazzo dalla voce graffiata con i tatuaggi e gli occhi indescrivibili
Arrivate al concerto la sera le ragazze erano super emozionate.
Nonostante Cris fosse stata già ad un suo concerto era lo stesso emozionante sopratutto quando partì la canzone 'Che vuoi che sia' una delle due canzoni preferite. Dopo il ritornello di 'Un giorno in più' il microfono era proprio nelle sue mani, Kate però si allontanò dicendole di cantare sola.
Così la voce dolce e alta di Cris si unì in un unico testo con la voce del ragazzo, chiuse gli occhi e cantò con lui:  mi hai insegnato a perdere e ora non puoi perdere più, mi hai insegnato a vivere ora devi farlo anche tu. Anche se brucia un taglio passa lo so, ma lascia un segno dentro di me oh-oh. Tra i miei ricordi e polvere quanti Giuro non cambierà per me resterò senza di te un giorno in più, un giorno in più giorno non cambierà per me resterò senza di te un giorno in più un giorno in più. Un giorno passa lo so, ma lascia un vuoto dentro di me giuro non cambierà per me resterò senza di te un giorno in più, un giorno in più.
Le loro voci salirono insieme in un crescendo durante il ritornello, tutti erano concentrati ad ascoltare come quelle voci così diverse infondo erano perfette insieme.
Lei guardava lui, e lui guardava lei, questa volta ne era sicura poiché le ragazze vicino a lei si erano leggermente allontanate per farla notare dal riflettore che era puntando sopra di lei, le sue guance si tinsero di rosso,il cuore le batteva fortissimo all'idea di aver cantato con lui, era una cosa unica e si tutti avevano sentito.
Il suo respiro affannoso dopo la fine della canzone si sentiva un po' dal microfono facendole rendere conto di avere il microfono molto vicino alla bocca, lo allontanò per poi darlo a delle ragazze dietro di lei.
Nonostante ora stesse parlando lei sentiva i suoi occhi su di sé.
La sua voce calda e sensuale venne amplificata mentre parlava: Per l'ultima canzone non vorrei che ci fosse il microfono. Vi spiego. Vorrei sentire tutte voi in questa canzone, e non una persona in particolare.
Mentre parlava era partita in modo inconfondibile l'inizio di 'mi drogherò'
Le ragazze cantarono con lui all'unisolo e nonostante Cris non avesse più il microfono sapeva che stava cantando con lui.
Durante la seconda strofa il cantante si avvicinò pericolosamente alla fine del palco mentre cantava
Irama: è il tuo odore che mi fa stare sveglio ma, mi drogherò di te, io mi drogherò di te, mi drogherò sai che ne ho bisogno è come se, mi drogherò.
Durante il ritornello infatti il cantante era ai bordi leggermente abbassato per essere poi vicino alla folla, la quale cantava con lui.

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