20. Epilogo

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[ frasi tra ^ sono flashback o ricordi ]
Filippo:Mi spieghi che ti prende? Sei più strana del solito.
Cris:Ah io sono quella strana? *Chiese innervosita*
Filippo:Cris *sospirò frustrato*
Cris:No niente Cris *si alzò di scatto dalla sedia* tutto quel tempo fuori, tutti questi segreti. E ora che Lorenzo mi presenta quella ballerina tu tagli corto e la mandi via.
Filippo:Cosa vorresti dire?
Cris:Dimmelo tu.
La porta del camerino si spalancò e un ragazzo dalle sembianze di un tecnico di scena chiamò Irama sul palco. In fretta mise un auricolare e seguì quel tipo.
Cris: Filippo non puoi scappare sempre dai problemi. *Gli urlò contro seguendolo*
Ormai era salito sul palco.
Presa dalla rabbia e la frustrazione la ragazza tirò un pugno alla parete davanti a lei ma se ne pentì subito dato il dolore.
Lori:Cris muoviti sta iniziando.
Cercò di calmarsi come meglio poteva non sarebbe scoppiata a piangere davanti a tutto quel pubblico, ma dopo quello che le aveva fatto come poteva?
Lo sapeva, lei lo sapeva che lui la tradiva con quella lì. Quella che ora era con lui sul palco a ballare in mondo sensuale le sue canzoni. Era sempre occupato con il lavoro restava fuori tanto tempo ed era sempre più strano. Era logico, era nervoso quando lei lo vide che quella. Era stata una stupida e neanche i loro amici in comune dicevano la verità.
Sul palco come al solito cercò di sorridere il più possibile prima di sedersi in primissima fila, quella sopra il palco. Era l'uscita del nuovo disco e nemmeno lei lo aveva mai sentito. Lui diceva che era personale e che sarebbe stata una sorpresa.
Erano canzoni bellissime ma le lacrime cercavano di non uscire dagli occhi di Cris, e il primo accenno di occhi lucidi apparve alla canzone più importante quella che ha dato il titolo all'album.
Giovani, se non fosse stato per quella ragazza appiccicata a lui sarebbe stata anche una bella canzone nonostante le parole esplicite fin troppo.
Alla fine della canzone però successe ciò che fece traboccare il vaso, lei che lo abbracciò schioccandogli un bacio sulla guancia fin troppo vicino alle labbra. Erano entrambi felici e sorridevano al pubblico.
Quello stronzo iniziò a parlare dicendo: e ora l'ultima canzone, la più importante per me.
I riflettori si spenserò illuminando solo lui, era quello il momento giusto per scappare, per non rivedere più quella faccia.Ma come aveva potuto farle questo? Insomma si amavano giusto? Lei era pazzamente innamorata di lui,fin troppo cotta e anche lui lo era o almeno lo sembrava.  Era passato un anno e mezzo cazzo, era tanto tempo.
Quando la guardò però il sorriso iniziale del cantante si spense notando gli occhi lucidi della ragazza. Si alzò dalla sedia facendola piombare a terra, ormai tutta l'attenzione era lì dato il forte boato.
Lori:Cris che stai facendo? *La guardò preoccupato*
Cris:Me ne vado *disse*
Lori:non puoi andartene proprio ora.*le prese il polso*
Cris: Lori ti prego *disse ormai sull'orlo del pianto*
Il cantante però non diede tempo di reagire a nessuno, la canzone era partita si chiamava Icaro.
Irama: Ti chiedo scusa ho perso il conto delle mie bugie *cantò avvicinandosi leggermente a lei mentre Lori la lasciò* se mi ascolti non pensare sia uno stronzo,anzi non pensare siano solo mie.
La ragazza strinse le braccia al petto, voleva umiliarla completamente? Farla sentire vulnerabile? Bhe ci stava riuscendo.
Irama: mentre ti parlo tu, tu non mi vuoi rispondere. Non son geloso è stato il vino se ho fatto a pugni con quel tipo.
Quelle parole cantare così soavemente portarono alla mente della ragazza quando avevano avuto il loro primo appuntamento galante, era per metà anno.
^Erano ad un ristorante di lusso, nonostante avessero mangiato una tartina a testa ordinò il vino più costoso.
E poi quando il cameriere sorrise alla ragazza gli tirò un pugno dicendogli di non provarci con la sua ragazza. Detto questo furono mandati fuori e non tornarono neanche più in quel quartiere.^
Irama: Le mani contro il finestrino le scambio per il paradiso.
^Quella frase era tanto esplicita quanto nascosta, ricorda perfettamente la prima volta in cui si sono completati a vicenda, erano in aperta campagna a guardare le stelle stesi sul prato. Un atmosfera fantastica, fino a quando non ha iniziato a diluviare.
Fil: vieni torniamo in macchina *disse alzandosi e porgendole una mano*
La ragazza già umidiccia bydate le gocce che iniziavano a cade dal cielo prese la mano del ragazzo e si alzò con un po' troppa lena dato che lui per darle stabilità la prese per i fianchi.
Entrati in macchina passarono innumerevoli secondi ad osservare fuori, il rumore della pioggia era rilassante.
La ragazza si sporse leggermente in avanti osservando da vicino le gocce che cadevano.
Lei e Amanda faceva sempre a gara, sceglievano una goccia e quella che arrivava giù prima vinceva.
Fil: a cosa pensi? *Disse avvicinandosi a lei *
Cris:Ti sfido *disse girandosi nella sua direzione*
Fil: e cosa ci guadagno se vinco?
Cris: mhh *si portò un dito sul mento come a pensare* non so cosa vuoi?
Fil: voglio te *disse sorridendo le maliziosamente*
Cris: come scusa? *chiese stupida mentre un colore rosato si cosparse nelle sue guance*
Fil: hai capito bene *disse sussurando a poca distanza dalle sue labbra* ci stai principessa?
Cris: è la cosa meno romantica che ti sia mai venuta in mente *disse non riuscendo a trattenere un sorriso*
Fil: fidati lo renderò estremamente romantico *disse prima di lasciarle un leggero bacio a stampo*
Cris: scegli una gocciolina che sia a quest'altezza * indico la linea più alta del vetro* e poi seguila con il dito, la prima che arriva giù vince.
Fil:troppo facile *disse iniziando ad osservare il vetro*
Cris: okay, allora via *disse poggiando la mano sulla superfice fredda*
Il ragazzo d'altro canto fece la stessa cosa nonostante fosse ancora estremamente vicino a lei. Si avvicinò al suo orecchio e mille brividi percorsero la schiena della ragazza quando cantò quasi sussurando: che restassi nuda sola tra noi per farti
usare.
La ragazza si girò di scatto ancora rossa in volto perdendo per qualche secondo la gocciolina.
I loro nasi si sfioravano fino a quando il ragazzo colmando la distanza fra di loro li fece tozzare.
Tra un bacio e l'altro la ragazza disse:questo metodo di corruzione non vale.
Il ragazzo in tutta risposta diete una leggera bottarella al parabrezza facendo scivolare velocemente molte goccie, poi le sorrise vittorioso dicendo: ho vinto io.
Detto ciò si avvento ancora una volta sulle sue labbra, e pian piano prese ogni cosa di lei, prima il collo, poi le spalle, poi la pancia, poi il ventre e le gambe, e in fine il suo cuore.^
Irama:mentre ti guardo tu, sei bella da confondere. Sei il sole visto da vicino, un fuoco che mi brucia vivo.
^Non sapeva se prenderlo per un complimento o no, aveva ripetuto tantissime volte che le dispiaceva per aver dato fuoco alla camicia nuova. Infondo i fornelli della casa nuova erano calibrati male, in più non aveva nemmeno bruciato la pasta eppure lui si lamentava, ma la carbonara era molto meglio di una camicia che si poteva benissimo non usare^
Irama:mentre ti guardo tu, sei bella da confondere. Sei il cielo nero di Berlino, sei quella che mi tiene vivo.
^La prima estate insieme, lui entrò nel soggiorno dicendo : Si parte.
Cris:come si parte? Dove andiamo?
Filippo: ti porto in vacanza mi pare ovvio.
Cris:in vacanza? Ma io non ho neanche fatto le valigie o il biglietto, dovevo stare con mia sorella.
Filippo: ai biglietti e a tutto il resto ci ho pensato io.Siamo già in ritardo. E poi le valige a che ti servono? Il caricatore puoi prenderlo ora. Stai bene anche senza vestiti.
Cris:cosa vorresti dire? *Disse arrossendo*
Filippo: Bhe vorrei dire che *disse sedendosi sul divano e avvicinandosi a Cris*  sei perfetta anche con una mia maglietta e basta.
Filippo: Ti piace la Germania?
Cris:Bhe i ragazzi tedeschi dicono tutti siano molto belli *disse provocandolo*
Fil: allora porto in vacanza la piccola ami, almeno lei pensa a me e non ai ragazzi tesechi *mise un broncio che fece sciogliere il cuore della Bruna*
Cris:sapevo che alla fine usavi me per arrivare a mia sorella *disse avvicinandosi a lui con fare giocoso prima di baciarlo* ^
Già, ripensando a ciò troppe emozioni vennero a galla, bastava una sua parola per farle cambiare umore, era pazza di lui. Era come una droga.
Irama: no non c'è ,no non c'è. Nulla da sentire oltre le urla, io da te e tu da me. Scusa casa mia sembra una giungla.
^Una giungla, era vero. Quando andò a trovarlo entrata in casa notò l'appartamento tutto circondati da piante, alberelli, era davvero diventata un giungla e tutto questo solo per una foto su instagram. Ci impiegarono due giorni per togliere tutte le piante,le foglie e la terra. Finirono a sporcarsi con la terra mezza umidiccia, fino a scoppiare a ridere sul divano per poi restare lì fermi a guardarsi.^
Irama: Tutto è cominciato così, ci siamo innamorati Così. Ci spogliavano nascosi,le strade chiuse, nelle strade chiuse.
^Avvampò ricordando momenti piccanti della loro storia che diavolo erano descritti come nei libri, quel tocco che faceva venire la pelle d'oca o quello sguardo voglioso che ti faceva muovere qualcosa da dentro.^
Irama: scusa se sono fuori. Io che ad ogni sbaglio ti porto dei fiori.*si avvicinò di più a lei *
^E come se lo ricordava ,a casa sua c'erano talmente tante rose che aveva iniziato a darle alla vicina.^
Irama: che non ho più scuse per dirti rimani. Che ho solo paura di alzarmi domani ma senza di te, senza di te. *Erano l'uno di fronte all' altro, troppo vicini*
Irama:mente ti parlo tu, tu non puoi rispondere, e quel profumo sul cuscino lo scambio per il paradiso. Mentre ti guardo tu sei bella da confondere, sei il sole visto da vicino, che mi brucia vivo.
Cavolo se le piaceva quel ritornello, se adorava quella canzone che parlava così tanto di loro.
Irama: senza te...l'aria è gelida. Mentre ti guardo tu. Sei bella da confondere *si avvicinò a lei* sei il sole visto da vicino un fuoco che mi brucia vivo *erano vicinissimi i loro nasi quasi si scontravano*
Si allontanò velocemente di qualche passo e riprese a cantare quel ritornello.
Appena finì fischi di approvazione, urla e acuti di ragazzine impazzite.
Irama:Grazie. Vi chiedo un attimo di silenzio.*la guardò, lei era smarrita non stava capendo*
Irama:Avevo l'idea perfetta *disse al microfono guardando lei* .Non avevo tenuto in conto come la tua mente malata potesse montare scenari così utopici come io con un altra. Purtroppo la mia idea è sfumata quando qualcuno prima di me lo ha già fatto ma nonostante si sia già visto Bhe.*detto ciò si inginocchiò*
Cris:*spalancò gli occhi* Filippo che stai facendo.
Filippo:Sto chiedendo alla donna della mia vita di passare il resto della sua vita con un disastro come me.
Le lacrime sul volto della ragazza ora erano molte di meno rispetto a prima ma ora erano di gioia.
Filippo: so che è passato solo un anno e mezzo, ma è stato l'unico anno in cui mi sono sentito vivo.Vuoi spos*lo interruppe*
Cris:Si.
Lui le sorrise e lei ricambiò, si alzò e le mise l'anello per poi baciarla mentre la folla sotto il palco era ancora stregata dalla scena, tutto silenzioso fino a che partirono applausi, urla, ma anche pianti disperati di ragazzine per il cantante ormai impegnato.
Lori lì abbracciò entrambi complimendosi con il suo migliore amico mentre Kate stava piangendo.
Kate:o mio Dio *disse urlecchiando* sarò io la damigella d'onore ovviamente.
Cris:ovvio *risero*
Kate: vediamolo *disse prendendole la mano*
Era una piuma tutta in diamantini e nella parte interna c'era un incisione: 'come nelle fiabe'
Kate:che vuol dire come nelle fiabe?
Filippo: cose nostre *disse mettendo un braccio intorno alla vita di Cris* alla fine dovevi solo essere un po' più paziente no? *Sorrise alla ragazza*
Lori:Nessuno stava tradendo nessuno, ma bisognava organizzare tutto senza che tu lo sapessi.
Cris:Siete proprio pazzo voi eh?
Filippo strinse la mano sul fianco della ragazza e dopo averla guardata negli occhi le diede un tenero bacio per poi sussurrarle : pazzo di te.
Cris:mi verrà il diabete con tutto questo zucchero.
Filippo: mi ami per questo, se ero nervoso e tutte quelle scuse era solo per sistemare qualche dettaglio di ciò. Sono solo suo *disse prima di baciarla*
Questa volta il bacio era perfetto nonostante fosse il più semplice possibile e se era perfetto era solo perché erano loro due

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