Stanca morta Cris si lasciò cadere sul pavimento in modo poco aggraziato.
Era tardi ed era un po' stanca, lasciò la valigia nel salone e si spogliò per poi mettersi a letto.
A sconosciuto:
Ehi ci risono.
Sconosciuto:
Ciao, andato bene il viaggio?
A sconosciuto:
Si, sono un po' stanca. Come stai?
Sconosciuto:
Bene. Oggi è stata una lunga giornata sembrava non finire mai. È stata una settimana piena di impegni però ne è valsa la pena.
A sconosciuto:
Ti capisco, io ho girato un po' per l'Italia.
Sconosciuto:
Allora universitaria ti è piaciuta questa settimana di concerti?
A sconosciuto:
Non mi piace universitaria, solo perché faccio l'università. Comunque parliamo sempre di me ma tu mi hai detto solo il tuo nome non so nemmeno quanti anni hai.
Sconosciuto:
Ne ho 23, ci togliamo tre anni. A proposito io aspetto ancora una canzone cantata da te.
A sconosciuto:
Non credo sia possibile visto che non vuoi farmi sentire la tua voce.
Il ragazzo però non rispose, visualizzò eppure niente.
La bruna aspettò secondi guardando lo schermo fino a quando blocco lo schermo per lasciarlo sul comodino.
Chiuse gli occhi e pian piano i suoi pensieri rumorosi si placarono lasciando il silenzio della notte, ogni tanto passava un auto, e il suo respiro scandiva i secondi.
Il rumore del telefono che vibbrava le fece aprire gli occhi,con la mano prese il telefono notando che era una chiamata.
Cris:Pronto? *Le uscì un mezzo sbadiglio*
Dall'altro capo del telefono però non arrivò nessuna risposta fino a quando senti il telefono vibbrare, un messaggio.
Sconosciuto:
Ti ho svegliata?
Cris: no no.
Sconosciuto:
Hai una voce bellissima
Cris:vorrei poter dire lo stesso*disse ironica*
Sconosciuto:
Prima o poi la sentirai te lo prometto.
Cris: Perché non mi vuoi semplicemente dire chi sei?
Sconosciuto:
Perché non mi conosci, e perché ho paura che appena scoperto le cose tra noi invece che migliorare peggiorino.
Cris: *sospira* come mai mi hai chiamato?
Sconosciuto:
Primo volevo sentire la tua voce. Secondo mi devi una canzone, avevamo scommesso, ricordi? Sei arrivata dopo le 19:30 quindi.
Cris:Tu sei pazzo *sorrise*
Sconosciuto:
Allora che mi canti?
Cris:non so. Sono un po' stanca in realtà non credo che riuscirei a cantare la nona sinfonia di Beethoven.
Sconosciuto:
Almeno un ritornello? Poi domani mi concedi il bis
La ragazza leggendo il messaggio sorrise e poi rispose schiarendosi la voce: dipende, musica italiana o non?
Sconosciuto:
Ma così fai scegliere a me... comunque che ne dici di cantarmi qualcosa di italiano?
Cris:Ti avverto non seguo rap, o lirico. Comunque che ne dici di questa? Me l'hai fatta venire in mente tu con un messaggio.
Sconosciuto:
Vediamo.
Cris: ma io sarò sincero con te fino in fondo e ti dirò. Non ho fatto l'università tiro tardi a bere con i fra non lo so dove ci porterà. Siamo cresciuti al contrario. Che sta sera ci ubriachiamo a un bar poi balliamo finché chiuderà, so che stiamo bene assieme ma siamo cresciuti al contrario.
Sconosciuto:
Ho i brividi.
Cris: non esagerare...
Sconosciuto:
Mai pensato di andare a fare provini o altro?
Cris:non proprio, in più mettiamo caso facessi un video musicale o altro non sarei mai figa come Irama.
Sconosciuto:
Perché nei video lui è figo?
Cris:Bhe, si. Non solo nei video delle canzoni anche nelle interviste o quando fa le cover. *Le sue guance si tinsero di rosso*
Sconosciuto:
Qui qualcuno ha una cotta.
Cris:cosa? Noo.credo semplicemente che sia un bel ragazzo.
Sconosciuto:
Certamente. Comunque mi canti solo un altro pezzetto?
Cris:Della stessa?
Sconosciuto:
Un altra che ti piace.
Cris: mhh va bene. Allora un attimo non ricordo bene il testo di questa ma mi piacciono come parole.
Prese il suo computer che era appoggiato a terra e lo aprì cercando il testo.
Cris: potrai cambiare vita,potrai cambiare città ,ma ovunque andremo noi saremo sempre fuori luogo. siamo frammenti di una foto che ho strappato a metà il cielo è la cornice non ricordo fuori fuoco, nessuno potrà mai salvarti da te.
Sconosciuto:
Certo che tu potresti fare da sirena... Hai una voce perfetta Cris.
Cris:Bhe grazie Fil.
Al ragazzo venne un tuffo al cuore sentendo la sua dolce voce mentre pronunciava un abbreviazione del suo nome.
Quella ragazza era davvero unica, era così buona con tutti, nonostante fosse stanca stava cantando per lui, e non poteva fare a meno di sorridere.
Sconoscito:
Ci sei?
La risposta della ragazza però non arrivò, infatti il ragazzo sentiva solo il respiro regolare della ragazza, il suo dito era sul tasto rosso da un po' eppure non aveva ancora chiuso.
Non sapeva perché ma sapere che dormiva con lui in chiamata la faceva sentire piccola come bisogno di cura, come dovesse essere protetta.
Prima ti riattaccare sentì che si stava muovendo nel letto mente un leggero mugolio si sentì,chiuse la chiamata e sorrise ancora.
Quella ragazza sarebbe stata la sua fine, come il gatto e il topo eppure era sicuro che questa cosa non sarebbe potuta essere pianificata. Qualsiasi cosa avrebbe potuto scombinare le carte in tavola, e lui ne era consapevole ma quella ragazza era nella sua fottuta testa da ormai mesi e ora sapere che poteva averla lo faceva impazzire.
Sussurrò un buona notte , come se lo sentisse, pensò solo che si sarebbero ritrovati come ogni notte nei suoi sogni, era un appuntamento fisso ormai.
La mattina il campanello suonò e Cris ancora distrutta dalle ore di sonno perse si arrampicò fino alla maniglia della porta.
Appena la porta fuori aperta la figura di sua sorella era sovrastata da quella del padre, si scostò per farli passare dopo aver salutato.
Suo padre entrò nel appartamento e iniziò a far vagare il suo sguardo per il salone, i suoi occhi lasciavano intravedere il suo disprezzo, solo che non era solo per la stanza ma anche per chi ci abitava.
Papà:Ho riportato Amanda.
Cris:Ho notato. Grazie per averla tenuta, ci vediamo.
Era palese come la ragazza si sentisse a disagio e lo stesse congedando.
Papà:Credo che Amanda si trovi molto bene con me.
Amanda:Mi diverto tanto con papà.
Cris:E con me no?
La sorella però non parlo.
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Torna prima di domani •|Irama Plume|•
Short Story[COMPLETATA] Passava ogni giorno davanti alla sua finestra, l'ascoltava parlare con sua sorella, ridere,cantare...ed era molto brava in quello. eppure non l'aveva mai vista se non di sfuggita. E se un giorno un anonimo iniziasse a scrivere a questa...