capitolo 17: il concerto

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Era nervosa come non mai. Era stata in videochiamata con fil per ore a decidere cosa indossa e poi altre ore con Kate per il trucco e i capelli.
Era iniziato il concerto e cavolo se era bello Irama.
Irama: buona sera. Siete pronti per questa serata unica?
Tutta la folla iniziò a urlare.
Irama:Sono emozionato anch'io per questo nuovo tipo di concerto. Ma dobbiamo stringere siamo quasi alla fine del concerto ci sono stati altri gruppi prima ed è molto tardi.
Irama: dietro di me c'è uno schermo. Apparirà la canzone con il testo. Ovviamente ho scelto solo quelle che sapevo. E sono solo sei. Cercando di non fare solo le mie.
Presentatore: Ragazzi ancora un applauso per questo cantante così talentuoso fatevi sentire.
Tutto il pubblico era in delirio mentre iniziava a cantare morirò da re. Canone apprezzata e odiata da molti. Ma infondo i gusti musicali sono gusti no?
La quinta canzone apparì sullo schermo : La stella più fragile dell'universo.
Irama:Chi di voi la conosce? È una canzone di Ultimo. So che la ragazza che lo ha chiesto sa cantare e suonare. Può salire sul palco?
Nervosa come non mai salì sul palco, sapeva che avrebbero potuto chiederglielo dato che non era una canzone del cantante e non per forza dovevano avercela in chiavetta, Filippo le aveva detto che sarebbe potuto succedere ma gli era scoppiata a ridere in faccia in pratica.
Gli urletti del pubblico diventano più frequenti mentre un riflettore la punta, si muove impacciatamente tra le persone chiedendo permesso e sussurrando 'mi scusi' se colpiva qualcuno.
Mentre saliva si abbassava il più possibile il vestito,nervosa strinse i bordi della gonna mentre si mordeva l'interno della guancia.
Sul palco il ragazzo le sorrise e disse : Ragazze un applauso per Cristal.
Per qualche secondo cercò di capire come sapesse il suo nome poi pensò che l'aveva scritto nell'email .Il ragazzo si girò nella sua direzione sorridendomi , le indicò semplicemente un punto dietro di sé non specificato che non aveva notato prima. Un enorme la pianoforte a coda aveva fatto il suo ingresso con tanto di urla di approvazione.
O mio Dio, guardò il cantante come a chiedere il permesso e lui come a leggerle nella mente le disse: accomodati.
Mentre partiva una base lei nervosamente cercò di frenare le dita che le tremavano iniziando a suonare .
Non cantò subito inizio solo lui con la sua voce così perfetta nonostante non fosse dolce come quella di ultimo :
Che poi mi piaci anche quando non parli, e canti sottovoce quei tuoi ritornelli mentre tra le dita rinchiudi i capelli, comunque con te, comunque con te.
La sua voce alta si unì a quella del ragazzo con le piume:
Quando mi dici mi vedo sbagliata e invece sei come io ti ho disegnata. Tu che rimani anche appena sei andata, Comunque con te, comunque con te.
Mi piacerebbe portarti in collina vedere il mondo come si declina portarti più in alto più su delle nuvole, tu che profumi di sogni e di fragole.
La ragazza alzò la voce mentre il ragazzo smise di cantare per quella parte:
Se riniziasse un altra vita, non chiederei che fosse infinita,mi basterebbe sapere che esisti che lo stesso il profumo che indossi.
Il ragazzo la segui mentre lei smise:
E se non mi conoscessi farei come ho fatto dirti che ti aspetto in un posto perfetto che poi io di perfetto non ho proprio niente.
Le loro voci si unirono mentre il pubblico cantava e sembrava tutto così perfetto, le loro voci insieme erano uniche:
Divento perfetto se ti ho tra la gente, comunque con te, comunque vada con te, Comunque vada con te, comunque vada con te, comunque vada con te-e.
Il cantante riprese da solo e lei perse un battito mentre cantò quelle parole :ma me ne sbatto di tutta sta gente che non da peso alle cose importanti.
Le loro voci si unirono ancora una volta, come se stessero parlando, come se quelle parole fossero rivolte l'una vero l'altro:
Che poi l'amore se infondo ci pensi è l'unico appiglio in un mondo di mostri e tu lo descrivi in un modo pazzesco tu lo rinpchiudi in un solo tuo gesto, mi piacerebbe lanciarti nel cielo vedere il tuo corpo che pian piano sale, collocati nel posto più giusto la stella più fragile del universo.
Durante quel pezzo i due era esplosivi, durante le parole lui si era avvicinato a lei ed era di fronte al suo piano con la sua sfacciata bellezza.
Continuarono a cantare e il pubblico era in delirio ma come non capirli nonostante non tutti seguissero l'autore di quelle parole. Sentirle pronunciate dalla voce del ragazzo le rendevano uniche, e lei lo sapeva, in fondo sentirlo cantare quelle parole la faceva emozionare, era come se le stesse parlando e questa sensazione si fece più persistente quasi si avvicinò di più a lei per la parte finale.
Tutto il pubblico era in delirio, le ragazze continuavano ad urlare e applaudire, la voce del presentatore infatti interruppe lo show: wow ragazzi avete spaccato il palco sta sera, mi toccherà metterlo a nuovo per domani sera.
I due ragazzi risero seguiti dal pubblico, la ragazza si alzò dal piano stringendo la mano al ragazzo, lasciò il microfono spento sul pianoforte, stava per allontanarsi quando la voce non più ampilificata del ragazzo si fece spazio nei suoi pensieri.
Irama: resta.
La ragazza non capì infatti sul suo volto si formò un sorriso come a dire cosa? Non aveva capito.
Lui si avvicinò un po' prese il microfono e disse al pubblico guardando ancora lei però: La prossima credo che la conosciate tutte ormai.
Infatti partì l'inizio di mi drogherò, o almeno la musica ancora non c'era ma l'aveva sentita così tanto che lo sapeva a memoria.
Irama spostò il microfono prima di iniziare a cantare e disse di nuovo a lei : piccola Aurora resti per la tua canzone?

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