A principe Fil
Perché mi hai mandato questo file?
Principe Fil:
Perché devi informarti se vuoi farlo.
A principe Fil:
Sì ma io scherzavo. Ti pare che io possa fare una cosa così pazza?
Principe Fil:
Cris il concerto è alle porte, si che devi. Fallo e non pensarci. Che sarà mai cantare sul palco.
A principe Fil:
Spero ci sia dell'ironia nella tu frase
Principe Fil:
Direi che dopo cinque mesi che mi scrivi un po' mi conosci allora eh?
A principe Fil:
Conosci cose che nemmeno Kate conosce quindi potrei dire lo stesso di te. Ah, non dirglielo mai potrebbe imbestialirsi sapendo che le nascondo delle cose.
Principe Fil:
Non credo se la prenderebbe troppo se scoprisse che ti sei finta vegetariana per non andare al locale dove ti hanno bandita dopo che hai tirato l'acqua addosso al cameriere.
A principe Fil:
Avevo le mie ragioni per farlo okay? Aveva insultato il mio libro preferito,non si rovina così la lettura ad una persona.
Principe Fil:
Allora ricordami di controllare che il tuo bicchiere sia vuoto prima di dare una mia opinione.
A principe Fil:
Tu puoi dire la tua opinione
[Principe Fil sta scrivendo]
A principe Fil:
Non pensare male. Nel senso che tu sei un mio amico e puoi farlo. Lui era uno sconosciuto con un innato senso dell' umorismo da obitorio.
Principe Fil:
Quanta cattiveria. Comunque nono stavamo parlando di questo.
A principe Fil:
A no? E di cosa stavamo parlando non ricordo proprio...
Principe Fil:
Non costringermi a mandare l'email con il mio account.
A principe Fil:
Tu non lo farai.
Principe Fil:
Caro Irama volevo cantare con te la canzone di ultimo intitolata 'La stella più fragile dell'universo'. Secondo te come inizio può andare bene?
A principe Fil:
Fil...va bene, lo farò io.
Principe Fil:
Come faccio a crederti?
A principe Fil:
Emhh, puoi solo fidarti.
Principe Fil:
Certo sono sicuro che in videochiamata con condivisione schermo potrò verificare.
A principe Fil:
Non sono presentabile, ho il pigiama e i capelli raccolti in un nido d'uccelli. Ho le occhiaie e il mio pigiama ha i cactus.
Principe Fil:
Adoro i cactus.
Detto ciò la ragazza cercò di sistemarsi il più possibile, prese il suo portatile e dopo averlo acceso rispose alla videochiamata.
Il pomeriggio passò velocemente tra le risate e l'email da scrivere.
E bene si cari lettori. Cristal avrebbe cantato con Irama sul palco. Era un concerto particolare, spopolato solo all'estero. Eppure non era sicura, magari non avrebbero nemmeno letta la sua email.
Eppure la sua posta nonostante esplodesse lesse quell'email tanto ambita ormai imparata a memoria, e si, sapeva cosa fare. Aveva paura, ma infondo tutti hanno paura, paura di non farcela, di fare qualche stupidaggine.
Manca poco, fin troppo. Come se si fosse arrivati alle ultime pagine di un libro che appassiona.
Forse sarebbe stato un completo disastro, era nervoso mentre si continuava a mordicchiare le unghie.
Erano stati vicini, tante troppe volte eppure lei non lo sapeva, lei che tanto stravedeva per Irama e non ne era a conoscenza.
Passò una settimana piena aveva un esame, Kate continuava a chiamarla per uscire ma era troppo presa dallo studio più disperato, passava le notti a ripetere in chiamata con Filippo.
Quel giorno però era successo qualcosa di diverso,la sua sveglia delle 12 dopo la nottata in bianco suonò prima, o forse era il campanello.
Già, continuava a suonare nonostante l'avesse buttata a terra, era il campanello.
Sì trascinò giù dal letto e camminando come fosse uno zombie arrivò a fatica alla maniglia dell'ingresso.
Aperta la porta la figura disgustata del padre sovrastava quella di sua sorella ami.
Cris:oh papà, che ci fai qui?
Papà:Cristo Cris, ma ti vedi come sei ridotta? Che hai fatto sta notte?
Cris:Ho studiato papà tranquillo *fece un sorriso sforzato*
Papà:Sono le cinque del pomeriggio e stavi ancora dormendo dubito che tu abbia solo studiato *disse con la faccia disgustata mentre entrava nell'appartamento*
Cris:che vuoi?
Papà:Credo che Amanda starà di nuovo qui per un po'.
Cris:come mai?
Papà:Diciamo che ho avuto delle divergenze con la mia compagna.
Cris:A 53 anni ti sei lasciato con la fidanzatina e vai strisciando da tua figlia per il perdono?
Papà: io non striscio. *Ringhiò* e non parlarmi così. Sono tuo padre porta rispetto.
Cris:io porto rispetto a chi me ne porta e tu non lo hai mai fatto papà
Diede un bacio sulla fronte alla figlia minore e poi uscì dall'appartamento sbattendo la porta.
Ami: Ciao Cris.
Cris: si ciao *disse andando in bagno*
Cercò di sistemarsi al meglio prima di uscire di nuovo dal bagno, la sorella era seduta sul divano con ancora lo zainetto sulle spalle e il giubbotto
Cris:togliti quella roba, sistemati, stai tranquilla ora se qui.
Stava per dire qui a casa ma qualcosa la fermò, casa non è un appartamento casa è stare con qualcuno che ti fa stare bene. Non aveva mai avuto una vera casa, però ora forse le cose avevano un po' più di senso, forse adesso sapeva di aver scelto la strada giusta di non star sbagliando.
Ami:Cris *l'abbracciò piangendo* mi sei mancata tanto tanto. Papà è cattivo.
Cris:*ricambia l'abbraccio abbassandosi per arrivare alla sua altezza* papà è papà solo se lo vuoi tu perché non ne abbiamo bisogno.
Ami:Ti voglio bene *sciolsero l'abbraccio*
Cris: anch'io.
Il telefono di Cristal continuava a squillare.
Rispose senza neanche controllare il numero.
Cris:pronto?
Fil: Finalmente pensavo fossi morta.
Cris:oh *si schiarì la voce* ciao Fil, dormivo.
Fil:Alle cinque e mezzo?
Cris:emh... è davvero così tardi?
Fil: già parecchio, non dovevi andare da Kate?
Cris:o cazzo *quasi urla* volevo dire diamine. Sono in super ritardo devo andare *disse velocemente* a dopo.
Fil:ciao *disse ridendo*
Si precipitò in camera per sistemarsi.
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Torna prima di domani •|Irama Plume|•
Nouvelles[COMPLETATA] Passava ogni giorno davanti alla sua finestra, l'ascoltava parlare con sua sorella, ridere,cantare...ed era molto brava in quello. eppure non l'aveva mai vista se non di sfuggita. E se un giorno un anonimo iniziasse a scrivere a questa...