Cap 14

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POV EMILY
Sento tutti i muscoli che mi fanno male, apro gli occhi e sono in salone, ricordo poco di ieri, solo Laura che mi porge i calmanti e poi buio. Mi alzo barcolando, e vado verso la cucina, appena entro vedo solo Luc che sta cucinando

-Buongiorno- dico sedendomi, ma lui non risponde e non si gira per guardarmi -Luc mi dispiace per ieri sera, non volevo rovinare la serata, ma ho visto....-

-Daniele. Hai visto il tuo fratellastro- dice con tono freddo, e si gira verso di me, sistemandosi gli occhiali

-esatto-dico solo e abbasso lo sguardo

-sarai punita per questo, ma niente di severo-dice e mi vengono solo i brividi al pensiero

-Buongiorno-dicono Alexia ed Elia entrando

-come ti senti?- chiede Alexia, e cerco di sorriderle, ma una lacrima mi sfugge, e ma caccio via subito

-bene-dico e lei mi tocca la spalla destra e mi sussurra un "so il tuo secreto" e li mi irrigidisco. Mi alzo velocemente, e vado in camera, per poi chiudermi a chiave. Inizio a piangere sensa farmi sentire, e appoggio una mano sulla spalla destra. Deve avermi visto dalla specchio mentre mi cambiavo, ecco perché era scoccata quando siamo uscite dalla stanza. Mi alzo da terra, e mi levo la maglietta, vado davanti allo specchio, e cerco di vedere il "tatuaggio" che mi ha fatto quel mostro. Chiudo gli occhi, e inizio a fare respiri profondi, fino a quando non sento un presa sui fianchi, non è violenta, è delicata, come se volesse proteggermi. Delle lacrime continuano a cadere

-basta piangere per il passato-

-Lucas- mi giro verso di lui, ma è Mike

-Lucas? Sei seria Emily, LUCAS!!- urla alzando sempre di più la voce, e mi rimetto ma maglietta

-cosa ci fai qui? E la porta era chiusa a chiave-

-ho fregato la chiave a Luc, volevo parlarti, ma forse tu vorresti Lucas qui al mio posto, o sbaglio?- chiede stringendo i pugni ma riesco a dire niente

-RISPONDI- urla ancora più forte, e mi tappo le orecchie per non sentire

-esci da qui Mike-

-no, e fino a quando non mi dirai cosa provi per lui-dice puntandomi il dito contro e alzando la voce

-mi sento protetta, non provo amore, ma lui mi ha protetta da incubi che ancora oggi, invadono la mia mente-dico guardolo negli occhi, e le lacrime cercano di uscire, ma le rimando indietro per non mostrarmi debole

-protetta? protetta? NON C'ERA LUI QUANDO TI VENIVANO I TUOI ATTACCI, C'ERO IO. TI STAVO IO ACCANTO QUANDO DORMIVI, NON LUI. DOVRESTI AMERE ME, NON LUI!!!- urla ancora più forte l'ultima frase, e si avvicina sempre di più. Mi prende per i polsi e mi butta sul letto, ma sfortunatamente, colpisco la sbarra con la schiena. Mi alzo lentamente, e gli lancio i due libri che avevo sul comò, ed esco velocemente dalla camera. Finalmente arrivo in salone, dove ci sono tutti, manca solo Laura. Sento Mike urlare il mio nome, e lo vedo da sopra le scale, ha lo stesso sguardo di Daniele, prima che mi torturasse

-Mike fermo che stai facendo?- chiede Elia mettendosi davanti a me, e Alexia mi abbraccia

-quella puttana dietro di te è mia, e adesso verrà a casa con me-dice con tono rabbioso avvicinandosi. Alexia mi lascia e vado davanti a Lucas, e mi inginocchio davanti a lui

-vi prego padrone, non lasciarmi andare-sussuro mettendo le mani a coppa, e abbasso lo sguardo

-avete visto tutti no, ha dichiarato di essere la sua puttana personale-dice Mike con voce piena di rabbia e di gelosia. Lucas guarda Alexia ed Elia, e gli fa cenno di andare in cucina.

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