POV LUCAS
La testa non fa altro che pulsarmi, non ce la faccio più. Mi sono svegliato da circa mezz'ora, e non ricordo nemmeno come sia tornato in camera, non riuscivo nemmeno a reggermi in piedi. Mi passo la mano sul viso, e sento di non avere più la barba, quando l'ho tolta? Cerco di alzarmi, ma appena metto piede per terra, la testa inizia a girarmi. Noto sul comodino un bicchiere d'acqua e un'aspirina, la prendo immediatamente, e aspetto che faccia effetto prima di alzarmi definitivamente. Metto i un paio di Jeans neri, e scendo in salone. Noto che è tutto in ordine e niente polvere, che cazzo è successo mentre dormivo?-ei Luc- dice Nat entrando in salone
-che ci fai qui?-chiedo in modo arrogante e freddo, ma non sembra fargli effetto
-come sempre sono venuto a farti visita, ero preoccupato per te-
-ora puoi andartene, sto bene- dico e mi butto sul divano
-no non stai bene. Da quando se ne è andata sei diventato uno straccio, ed è inutile che lo neghi, ogni volta che sei ubriaco parli di lei. Dici quanto ti manca e che la vorresti accanto- perché ogni volta che viene qui, deve sempre farmi uno dei suoi discorsi
-non lo nego infatti, ok mi manca, ma non tornerà non gli e lo permetteranno-
-e se invece tornas...-
-NATHAN LEI NON TORNERÀ, SOLTANTO SE LA VEDRO APPARE DAVANTI A ME, ED ENTRARE DA QUELLA PORTA, POTRO ESSERE SICURO CHE NON SARÀ UNA MIA SOLITA ILLUSIONE!!- urlo alzandomi, indicando la porta e lui in risposta sorride, che cazzo ha da ridersi. Mi tolgo gli occhiali, e passo la mano sugli occhi, appogiandomi al divano per colpa di un capogiro
-comunque ho sue notizie- dice rompendo il silenzio, e appena finisce la frase mi irrigidisco -sta bene, e vive con Alexia ed Elia, non la lasciano mai sola. Mi ha raccontato della sua gravidanza, sta al quarto mese-dice facendo il numero 4 con le dita. Quarto mese, ed io sono qui a deprimermi come uno stupido, invece di cercarla e farla tornare
-ti ha detto qualcos'altro?- chiedo con un po' di speranza nella frase
-si, che gli manchi. La maggior parte delle volte mi ha parlato di te, dei vostri momenti, e ogni volta che me lo raccontava, sentivo felicità nella sua voce-dice sorridendo, e anch'io a mia volta. Sorridendo ancora pensando alla prima volta che la vidi, pensai che fosse la ragazza più bella del locale, e infatti lo era. La porta principale si apre, ma non gli volgo nessuno sguardo, sarà una delle solite guardie, che mi hanno affidato per controllarmi, in modo che non faccia cazzate
-scusa il ritardo Nat, ma il supermercato qui vicino era chiuso, sono dovuta andare in centro- non può essere
-l'importante è che tu stia bene, aspetta ti aiuto- alzo lo sguardo, e non riesco a crederci, lei è qui. I suoi capelli sono molto più lunghi, superano le spalle, e sono mossi. I suoi occhi sempre di quel verde smedando, quel verde in cui mi ci perderei. Indossa un vestito nero, con delle vans del medesimo colore
-tranquillo sono solo 3 buste- dice ridendo, ma Nat insiste, e prende tutte e 3 le buste, per poi allontanarsi. Lei chiude la porta, e poi alza lo sguardo su di me, i nostri occhi si incontrano, e lei sorride. Si avvicina per poi portarsi una ciocca dietro l'orecchio e dire
-ciao Lucas-
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My Psicho...
Romance"Ero una ragazza normale, certo non avevo più amici, ma non pensavo che sarebbe successo tutto questo. E credo che..se..se lui non mi avesse scelta, non sarei quel che sono adesso."