Cap 32

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POV EMILY (4 MESI DOPO)

Sono passati 4 mesi da quando siamo scappati da casa di Lucas, siamo andati a vivere in Italia a Roma, dove c'era Milena pronta ad accoglierci. Inizialmente ho avuto problemi nell'ambientarmi, ma pian piano ci sono riuscita, tra il clima e il fuso orario non è stato semplice. Da quel giorno, ho ricevuto sempre le chiamate di Lucas, sia la mattina che la sera. Ma non sono riuscita a rispondere, non ne avevo il coraggio, soprattutto di sentire la sua voce. Mi manca, questo non posso negarlo, ma non posso tornare indietro, Elia non me lo permetterebbe. Milena è molto preoccupata, ed ha addirittura litigato con Elia per farmi tornare da lui, ma sensa successo.

-Emily- sento chiamarmi da fuori, ed apro la porta

-che succede Alexia?- chiedo preoccupata, è nervosa lo noto dal suo strofinarsi le mani e continuare a guardare in basso

-devi venire un attimo in salone- dice e annuisco. Appena raggiungiamo il salone, non poso credere hai miei occhi

-Nathan- dico e lui si gira verso di me. Lo abbraccio immediatamente, e lui sorride

-è bello rivederti- dice stringendomi

-cosa ci fai qui? Sei venuto a trovare Milena?- chiedo e lui scuote la testa

-devo parlarti di Lucas, e ti prego di ascoltarmi-annuisco sospirando, e ci sediamo -da quando te ne sei andata, non è più uscito di casa, ha iniziato a bere, e dire che voleva che tu tornassi. Quando sono tornato da lui, per vedere come stava, l'ho trovato nel suo studio, circondato da bottiglie d'alcol, ma la cosa che mi ha sconvolto di più, è stato vedere il suo sangue. Si era tagliato le vene, ma sono riuscito a salvarlo-

-e adesso dov'è?-

-a casa sua, controllato da delle guardie-dice e volgo lo sguardo ad Elia

-devo tornare da lui-

-perché, per farti uccidere, non credo proprio- dice con tono serio e mi alzo andando verso di lui

-ti prego Elia, lo sai che lo amo, e prima o poi, dovrò tornare, non posso scappare per sempre- lui mi guarda, con uno sguardo indifferente, per poi sbuffare

-va bene, partirai domani, e Nathan starà con te. Qualsiasi problema, torna subito qui- annuisco felice, per poi correre in camera, a preparare la borsa.

Siamo appena atterrati a Londra, mi è mancata molto, lo ammetto, ma anche Roma ha il suo fascino

-cosa farai appena lo vedrai?- chiede Nathan, guidando verso casa

-non lo so, ma in tanto arriviamo li, qualcosa mi verrà in mente- dico per poi tornare a guardare fuori dal finestrino.

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