POV LUCAS
-ciao Lucas-dice con voce fine e serena. Io non proferisco parola, non riesco a credere che sia davvero qui, e se fosse un sogno? In tal caso non vorrei svegliarmi. Sento il suo tocco leggero sul mio viso, e torno alla realtà, ha entrambi le mani sul mio viso, e mi sta accarezzando con dolcezza. Poso una mano sopra la sua, beandomi del suo tocco, e una lacrima mi cade involontaria
-ei...sono qui, non è un illusione- dice avvicinandosi ancora di più. Mi guarda preoccupato, e sensa preavviso, l'abbraccio improvvisamente. Lei inizialmente si irrigidisce, ma poi ricambia stringendomi
-mi dispiace, non avrei dovuto lasciarti solo. Se non me ne fossi andata, tu non avresti corso il rischio di morire. Ho avuto paura, appena Nathan me lo ha detto, ho pregato Elia di poter venire qui da te, non riuscivo a immaginarti, steso in una pozza di sangue...ed io ero la causa...del tuo dolore- racconta, per poi iniziare a piangere. La stringo al mio petto, lasciandola sfogare di tutto
-sei stato un stupido, perché Luc, perché proprio questa cazzata. Potevo temere di tutto, ma non il suicidio. Ho avuto paura di perderti, di non poter più sentire la tua voce, di vedere i tuoi occhi neri, e il tuo sorriso. Cosa avrei raccontato al bambino, come gli avrei potuto dire che il padre si era suicidato, per colpa mia-dice stringendo i pugni sul mio petto. Pian piano si calma, e finalmente torna a respirare normale, con alcune lacrime che gli rigano il viso. Continua a guardarmi preoccupata, forse perché non ho ancora proferito parola
-dimmi qualcosa, qualsiasi cosa, pure una cazzata, voglio sentire la tua voce- dice con voce sottile, e le bacio la fronte, e lei arrosisce
-credevo di averti persa, che non ti avrei più rivista, che non avrei più sentito la tua voce, le tue risate, e il vederti arrosisce con poco- dico passandole il palmo della mano sulla guancia, lei sorride ancora rossa in volto, e questa cosa mi fa sorridere
-adesso sono qui Lucas, e non me ne andrò, non ti lascero di nuovo solo-
-sono felice di riaverti nella mia vita piccola, non vedevo l'ora di fare una cosa appena ti avrei rivista-dico e lei mi guarda interrogativa
-che cosa?-
-questo-le prendo il viso e la bacio, finalmente posso assaporare di nuovo le sue labbra, quanto mi è mancata. Lei ricambia il bacio, ma poi Nat ci interrompe
-ragazzi adesso basta, avrete tutta la sera per farvi le coccole- Emily arrosisce, nascondendo la faccia sul mio petto, mentre io sorrido per la sua reazione
-sei un guasta feste-dice lei, e Nat sta per rispondere, ma il telefono di Emily squilla, lei si gira poggiando la schiena sul mio petto, e nel mentre l'abbraccio
-ciao Elia.....si sto bene.....non lo so, ma non credo che tornerò molto presto, ha bisogno di me......mi dispiace Elia, ma non lo lascerò da solo di nuovo- dice per poi chiudere. Sospira pesantemente, e per farla rilassare, le bacio il collo
-io vado, ci vediamo domani pomeriggio-dice Nat, ed entrambi annuiamo e lui se ne va
-andiamo in camera?- chiede improvvisamente e annuisco sorridendo. Appena siamo in camera, mi levo i Jeans, per poi buttarmi a peso morto sul materasso. Lei in tanto, apre l'armadio e prende una mia maglietta e resta solo con quella, per poi coricarsi accanto a me
-domani mattina tu starai qui vero? Non sparirai?-
-ci sarò Luc, non me ne andrò-dice e si appoggia a me. Ci copro con la coperta, e l'abbraccio, per poi baciarla.
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My Psicho...
Romans"Ero una ragazza normale, certo non avevo più amici, ma non pensavo che sarebbe successo tutto questo. E credo che..se..se lui non mi avesse scelta, non sarei quel che sono adesso."