Save me *[2 BOOK]*

Capitolo 21

Mi sveglio e J non è di fianco a me,il mio corpo duole per le posizioni che ha assunto durante il sonno e la testa mi scoppia,così come gli occhi che mi bruciano per il poco sonno e per le lacrime,se mi vedessi a uno specchio probabilmente rimarrei disgustata dal mio aspetto.
Mi tiro su lentamente e trascino i miei piedi sul pavimento freddo della casa di Zoe e Alex.
Sento del parlottare provenire dalla cucina e li vedo tutti e due che parlano abbassa voce muovendosi freneticamente nella piccola stanza. Mi vedono e si bloccano entrambi,dalle loro facce posso presupporre che la mia teoria sul mio aspetto è esatta.
"Claire..." prova Zoe ma io scuoto la testa.
Entro nella stanza vedo quello che mi sembra uno scheletro con una maglietta nera che dorme con la faccia sul tavolo.
Mi avvicino e gli tocco la testa rasata,gli traccio la cicatrice dietro alla testa lunga e frastagliata,tocco il profilo delle sue orecchie e ammiro il disastro che ho davanti.
Non sono arrabbiata,sono solo delusa perché Jonathan non ha più forza,non ha voglia di vivere e tutte le promesse che mi ha fatto erano solo le promesse di un tossico e io ci ero cascata.
"Claire" mi chiama Alex stanco.
Mi giro e lo vedo vicino alla sua ragazza che la tiene stretta.
"Alex,J morirà,J non ci arriva a 30 anni,morirà e tutti noi ne siamo consapevoli" parlo.
"Forse noi-" parla Zoe ma io la interrompo.
"Noi non possiamo fare niente,arriverà a un punto che tra qualche settimana  la dose non gli basterà e allora alzerà il tiro e finirà per rubarci le cose,ci mentirà,ci chiederà i soldi,andrà in overdose,lo ripiglieremo,si scuserà dicendo che non lo farà più,poi ricomincerà e andrà di nuovo in overdose ma noi saremo troppo prosciugati per accorgercene e morirà " dico stanca.
Mi guardano come se fossi un fantasma,come se fossi un estranea,qualcuno doveva pur svegliarli.
"Che facciamo ?" Sospira Alex.
"Niente,aspettiamo" dico accarezzando la testa di Jonathan.
"Non voglio che muoio Claire,non voglio!" Piange Zoe.
"Nemmeno io ma non si può avere tutto dalla vita".
Guardo Jonathan che si è svegliato,tira su lentamente la testa e sembra che questa gli debba cadere da un momento o l'altro. Gli occhi sono chiusi in due fessure e quasi non si riesce a vedere l'azzurro dei suoi occhi.
"C..Claire?" Chiede e IO annuisco.
Mi allunga un braccio e io lo afferro. Strofina la faccia sulla mia pancia e trema come un forsennato,come se avesse freddo.
"Ho paura" dice in un soffio e quasi non lo capisco.
"Di cosa ?" Chiedo tirandogli su il mento.
"H-ho paura di rimanere solo...n-non v...voglio che voi andiate via" dice e ci mette un eternità.
Zoe piange e Alex cerca di trattenersi anche se posso vedere le piccole lacrime formarsi sotto i suoi occhi.
"J...sei tu che andrai via" gli dico.
"Forse un giorno" mi risponde per poi lasciarmi un sorriso triste.
Merda sto per scoppiare.
Sento il vomito risalire il mio corpo,corro in bagno e mi svuoto di tutto lo schifo,anche se nel mio stomaco non è rimasto più niente.
Sento dei passi strascicati e capisco che è J.
"Claire..."prova ma io scuoto la testa.
"Lascia perdere Jonathan" dico stanca.
Si lascia cadere sulle piastrelle fredde del bagno di fianco a me e con la testa ciondola anche se tenta di combatterà la cosa.
Butto lo scarico e mi appoggio anche io alle piastrelle ed ecco che tutti i drammi ritornano come niente. Io ero andata via sei anni fa anche per questo,credevo che mi sarei lasciata alle spalle Tutto questo,invece mi sbagliavo,non finirà mai questo schifo.
"M-mi....di-dispiace" dice tirando su con il naso.
Annuisco perché so che è vero,ma è anche egoista perché avrebbe potuto smettere e non lo ha fatto,J è un bugiardo.
"Anche a me" continuo.
Jonathan collassa di nuovo lentamente e gli rimango vicina per tutto il tempo perché la paura che muoio si insinua nella mia mente,richiamo Zoe e le chiedo se può prendermi la borsa e quando me la porta estraggo il mio diario e la macchina fotografica Polaroid,scatto una foto a J e a tutta la sua bellezza drogata che lo sta mangiando vivo.
Apro il diario e attacco la foto di J e la fisso per svariati minuti prima di decidere di scrivere qualcosa.

5 Febbraio 2000
Caro diario,
Non sono sicura di come mi sento oggi,sono certa di sentirmi esausta e delusa,ma sotto c'è qualcos'altro che mi attanaglia il cuore ed è un'emozione che non riesco a riconoscere e questo mi sta facendo impazzire.
Jonathan... Jonathan è uno stronzo e io non so più come comportarmi con lui perché io lo amo e lo odio e non so cosa devo fare, non potrò esserci ogni giorno della sua vita e si deve dare una regolata altrimenti finirà per uccidersi ma da quanto ho visto secondo me è proprio quella la sua intenzione. Lo guardo fatto e mi viene solo da piangere perché più lo guardo e più lo vedo sbiadire piano piano come se diventasse aria e sparisse da me.
Ricordo tutto,la mia mente non scorderà quello che J mi ha fatto però più ci passo il tempo insieme e più non riesco a separarmi da lui,ho paura ho così tanta paura che la mattina non riesco a respirare e forse in questo momento sarebbe meglio saperlo morto che continuarlo a vedere in questo stato pietoso. Si probabilmente sarebbe meglio e se per un attimo chiudo gli occhi e provo a immaginare la cosa posso già sentire il mio cuore spezzarsi e le lacrime scendermi e sgorgarmi dagli occhi come fiumi in piena e una piccola sensazione di sollievo si mischia al panico e al dolore, sollievo perché dopo la sua morte non sarò più costretta a subire questo calvario,non sarò più costretta a vederlo così morto e anche se morirò con lui quando accadrà sarò felice di non vederlo più stare male.
Chiudo il diario e faccio dei lunghi respiro cercando di calmarmi ma ho bisogno di dormire,ho davvero bisogno di dormire,di chiudere gli occhi e di fingere che tutto questo non sia reale.
Gattono fino a Jonathan e gli apro le gambe a V,tira un attimo su la testa e mi regala un sorriso strafatto che io non ricambio,mi accoccolo sul suo petto e lui richiude le braccia pesanti intono al mio corpo,mi addormento e nemmeno me ne accorgo,forse morirà e nemmeno me ne accorgerei,ma va bene così,almeno non sarà solo.