Jimin

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<< Kookie, cosa è successo? >> chiese immediatamente Jimin, le mani posate sulle sue spalle per sorreggerlo, lo sguardo preoccupato di un amico che non voleva vederlo soffrire.
Jeongguk iniziò a spiegare i suoi timori, la voce bassa e graffiata dal pianto che alla fine non era giunto, ignorando i colpi persistenti delle nocche di Tae alla porta che lo implorava di aprirlo.
<< Magari... magari non è nulla, non credo che Tae sarebbe capace di fare un qualcosa del genere, ma sono arrabbiato. Tanto. Non lo voglio vedere >> concluse ad alta voce tirando su col naso, gesto e parole udite dal maggiore che smise di bussare insistentemente come aveva fatto fin'ora. Girò i tacchi e, silenziosamente, se ne andò in camera loro.

Aveva ragione, aveva tutti i motivi per fare così, e solo in quel momento si era reso conto di aver sbagliato.

Lo aveva dato per scontato, e ora ne stava pagando le conseguenze.

Taehyung guardò con gli occhi lucidi il letto sfatto, immaginandosi quante volte Jeongguk si fosse girato su sè stesso mentre aspettava che lui tornasse. Si fiondò sul materasso, il labbro inferiore tremolante, e abbracciò stretto il cuscino del minore a sè.

Un singhiozzo lasciò le sue labbra.

Poi due.

In meno di dieci minuti ne perse il conto.

Cazzo, aveva sbagliato. Jeongguk non lo voleva più...

Iniziò a piangere, sentendosi terribilmente in colpa. Il fatto che la nonna fosse morta da relativamente poco lo aveva reso molto, molto sensibile, ed era capitato che piangesse per cose stupidissime, piccole litigate o parole non carine.

Ma Jeongguk, in quei casi, c'era sempre stato... le cose erano però cambiate.

Mi dispiace...

Un fastidioso silenzio aveva avvolto la camera di Yoongi e Jimin e, incredibilmente, fu proprio il maggiore dei tre a interromperlo.

<< Stupido, vieni a dormire con noi. Ci penserai domani a cosa è successo e cosa fare, ora è tardi e non sei a mente lucida. >> disse con voce roca e impastata dal sonno, quella voce che ancora adesso, dopo quasi due anni di relazione, faceva impazzire Jimin, che sorrise.

Jeongguk annuì, titubante. << Hyung, mi spiace di averti svegliato... >> mugugnò salendo sul letto, e Jimin mise il broncio.
I motivi erano due: Jeongguk si era scusato soltanto con il maggiore, cosa che lo aveva infastidito, ma la cosa peggiore era che si era messo giusto al centro del letto, dunque doveva mettersi per forza unicamente affianco a lui. Ma per quella volta, decise che non avrebbe detto nulla in merito a quest'ultima cosa.

<< Ehi, vedi che esisto anch'io eh! >> disse con tono infantile Jimin, stendendosi affianco a lui e scatenandogli un risolino.

<< Jimin, tu non sei una bestia di Satana se svegliato. >>

<< Scusami? >>

<< Nulla hyung >>.

Dopo quel breve scambio di battute calò nuovamente il silenzio e il maknae si limitò a osservare il soffitto, cercandovi una soluzione, quasi.

Una soluzione che ovviamente non gli arrivò.

Il suo respiro si smorzò e Jimin, per istinto, avvolse un braccio attorno alla sua vita, posando il capo sulla sua spalla.

<< Non ci pensare ora, Kookie, davvero. Risolverete tutto domani, mh? >> disse con voce bassa e rassicurante, e Yoongi sorrise. Jimin sapeva sempre come risollevare il morale delle persone, compreso il suo.

Ordunque, si limitò ad ignorare i loro corpi troppo vicini per i suoi gusti, dando loro la schiena intento ad addormentarsi velocemente.

<< Mhmh. Grazie, Jimin- ssi. >> rispose sospirando il minore. Provò a chiudere gli occhi e a rilassarsi, abbandonando man mano ogni pensiero sino ad addormentarsi, stremato dalla giornata.

Solo allora i due hyung si sentirono liberi di fare lo stesso, crollando in un sonno profondo che sarebbe durato fino al mattino dopo, quando la sveglia suonò con insistenza e quasi non venne spaccata da Yoongi in un impeto di rabbia e frustrazione per l'esser stato svegliato così presto.

Si girò verso i due, controllando se fossero svegli o meno, e i lineamenti della mascella si indurirono quando vide che durante la notte Jimin si fosse completamente steso sul corpo del minore, che aveva avvolto le proprie braccia attorno alla sua vita, dormendo beatamente l'uno nelle braccia dell'altro.

Jimin era suo cazzo, poteva dormire così solo con lui, non potè far a meno di pensare.

E non si sentì in colpa quando, srotandoli dalle lenzuola, fece cadere entrambi per terra, JungKook a destra e Jimin a sinistra.

<< Yoongi, cosa... >> lo sguardò assonnato di Jimin si fissò in quello soddisfatto e ancora nervoso di Yoongi, che ricambiò con un sorriso a labbra strette.

<< È tardi, dobbiamo prepararci. >> si giustificò, alzando le spalle e dirigendosi in bagno.

E quella era solo la prima di una lunga, numerosa lista di scenate di gelosia di Min Yoongi nei confronti di Park Jimin.

Like a Seesaw {Yoonmin/Taekook}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora