Gelosia

431 52 15
                                    

Interdetto.

Quella era probabilmente l'aggettivo migliore per definire lo stato d'animo di Taehyung dopo aver visto quella scena: una strana sensazione iniziò a divorargli la gola ma non ci fece caso, troppo ottuso e ingenuo per capire certe cose.

Non che fosse stupido: semplicemente, erano emozioni che non aveva mai provato, e il tarlo della gelosia aveva sempre tormentato unicamente Jeongguk, tra i due.
Dunque, non vi diede peso.

Yoongi, invece, conosceva perfettamente cosa significasse quel miscuglio di fastidio e possessività, e non esitò a farlo ricordare al minore non appena i ragazzi si separarono per dirigersi ognuno nella propria stanza. Fermò per un polso Jimin, una volta dentro la camera, e lo bloccò al muro con un braccio appoggiato affianco alla sua testa, il volto a pochi millimetri dal suo: ma non c'era passione, divertimento o dolcezza, negli occhi di Yoongi, solo rabbia, confusione e dannata, dannatissima gelosia.

<< Che cos'era quello? >> domandò immediatamente, la voce e il suo volto che trasparivano tutto il suo disappunto.

Jimin si morse il labbro inferiore, sorridendo appena. << Quello cosa? >> chiese divertito, accarezzando con l'altra mano la sua guancia.

In qualche modo Yoongi riuscì a scansarsi da quel contatto troppo tenero per il momento, sbuffando. << In cinque anni che conosci 'gguk non hai mai avuto bisogno di farlo saltellare sulle tue gambe. Cos'era questa voglia improvvi- >>

<< Geloso, Yoonie? >> mormorò Jimin, interrompendolo, e il suo sorriso si ampliò quando il maggiore distolse lo sguardo, la mascella tesa e il respiro pesante.

Cazzo se era geloso.

Jimin posò delicatamente le labbra sulla guancia del suo hyung, socchiudendo gli occhi, e vi lasciò numerosi bacini che sciolsero in un millisecondo il cuore di ghiaccio del maggiore, che appoggiò le mani sui suoi fianchi a stringerli gelosamente. << Amo solo te, hyung. Dovresti saperlo. >> sussurrò accarezzando con una mano i suoi capelli mentre l'altra era impegnata a stringere il tessuto della sua maglietta per avvicinarlo a sè. Yoongi non rispose, ancora scocciato da quel comportamento, ma la sua postura curvata verso il minore e le mani che accarezzavano lentamente il suo corpo la dicevano lunga su quanto fosse realmente intenzionato a proseguire con quella "discussione".

Yoongi chiuse gli occhi quando Jimin sfiorò con le proprie labbra l'angolo della sua bocca, spalmando una mano dietro il suo collo per attirarlo a sè e baciarlo con tutto il forte sentimento che guidava il suo cuore.

Jimin sorrise contro le labbra del maggiore, chiudendo a sua volta gli occhi, e come al solito milioni di farfalle si innalzarono dal loro nido per librarsi in un volo neanche così tanto delicato all'interno del suo stomaco. Non erano il tipo di coppia che si baciava spesso, ma quando succedeva entrambi sentivano le gambe molli e la voglia di far l'amore fino alla fine dei loro giorni assalirli.

Si staccarono quando a corto di fiato, le loro fronti che si sfioravano e un piccolo sorriso che illuminavano i loro volti, per poi congiungersi in uno stretto abbraccio che rivelò tutto ciò che non poteva essere detto a parole ma che si dicevano ogni giorno attraverso i silenziosi gesti che si rivolgevano unicamente tra di loro.

<< Jimin- ah. >> mormorò Yoongi con il capo appoggiato sulla sua spalla, la mano venosa che percorreva con premura la schiena inarcata del minore.

<< Mh? >> si limitò a dire quest'ultimo, ancora ad occhi chiusi e con le labbra schiuse.

<< Sei solo mio. >> affermò velocemente, mugugnando, il maggiore, lasciando un piccolo bacio sull'incavo del collo del suo ragazzo.

Jimin sorrise ampiamente, arrossendo, e lo strinse maggiormente avvinghiandosi senza alcuna esitazione al suo corpo, ridacchiando. Era felice, tanto. Gli piaceva sentirselo dire.
Lasciò numerosi e casti baci sulla pelle del suo collo, scatenando una risata rauca da parte del maggiore. << Ehi, così mi consumi. >> scherzò, staccandosi poco dopo per dargli un dolce e sfuggente bacio sul naso.

<< Beh, finchè sono io va bene che ti consumi no? >> ribattè con un tenero broncio il fidanzato, incrociando le braccia al petto. << Fammici pensare... no. >> rispose sghembo l'altro, allontanandosi per mettersi un qualcosa di comodo per le prove che avrebbero dovuto fare da lì a meno di un'ora.

Jimin prese dei vestiti dall'armadio, ancora col broncio, e Yoongi non potè fare a meno di intenerirsi maggiormente a quella scenetta diabetica che finiva però puntualmente per fargli battere il cuore. Dunque lo abbracciò da dietro, piegandosi verso di lui per baciargli una spalla, togliendosi veloce così come gli si era avvicinato per levarsi la maglietta e mettersi una canotta nera che lasciava scoperta la pelle candida delle sue braccia.

I due finirono di cambiarsi, riappacificatisi silenziosamente - sempre se avessero mai realmente discusso - e mano nella mano si diressero verso la porta della loro casa, venendo accolti da alcuni rimproveri per il ritardo e commenti con riferimenti sessuali per lo più fatti da Hoseok.

Jeongguk si appoggiò alla spalla di Jimin, carico di energie e di voglia di ballare, trasmettendogli in poco tempo tutta la sua positività, caratteristica affibbiata di solito a Taehyung, che si era stranamente limitato a qualche sorriso forzato qua e là.

Aveva tanti pensieri che gli ronzavano come fastidiose mosche per la testa e senz'altro si vedeva a chilometri di distanza, così come qualunque stato d'animo che attraversava la sua mente.

L'unico quesito coerente e concreto che riusciva a formulare tra sè e sè, infatti, era:
cos'è tutta questa vicinanza tra Jeongguk e Jimin?

Like a Seesaw {Yoonmin/Taekook}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora