Dente per Dente.

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Le prove si conclusero.

Tutti quanti erano enormemente affaticati, visto che erano passate ben otto ore: certo, avevano avuto i loro momenti di pausa per pranzare, riposarsi e riprendere fiato, ma la stanchezza ormai si faceva sentire fin troppo, soprattutto ai corpi fin troppo magri di Jeongguk e Taehyung, che in quella settimana avevano a malapena toccato cibo.

La mano destra di quest'ultimo, infatti, tremava costantemente - sintomo di forte stress e mancanza di energie - e lo sguardo di Jeongguk quasi sempre posato su di lui non aveva mancato di notare quel dettaglio.

<< Ragazzi, scusate... possiamo fermarci per oggi? Sono troppo stanco, davvero. >> disse così, su due piedi, Jeongguk, ricevendo degli sguardi preoccupati da parte di Seokjin, Jimin e Taehyung. Sorrise internamente, notandolo, e fece un'espressione dispiaciuta.

<< È okay, 'gguk, tanto un'altra mezz'oretta e finivamo. >> rispose Namjoon con il fiatone, facendogli un sorriso stanco che Jeongguk ricambiò.

I sette ragazzi si avviarono pigramente negli spogliatoi per farsi una doccia e cambiarsi, e Jimin ne approfittò per avvolgere un braccio attorno alla vita del minore, sinceramente preoccupato. << Kookie, ti senti tanto male? Se vuoi ti do una mano a camminare. >> disse in maniera alquanto udibile, infatti Taehyung sentendo quelle parole si innervosì e, a suo modo, scoppiò, sentendo la risposta affermativa da parte del fidanzato.

Non aveva capito: non aveva capito che le azioni del minore erano diventate quelle di un giocatore di scacchi, che Jimin era nulla più di una pedina che si era offerta per fare scacco matto.

E soprattutto, Jimin non aveva capito che per poter aiutare i suoi due migliori amici si sarebbe dovuto sacrificare, affrontando in seguito gravi conseguenze: la possibilità di perdere ciò che gli era più caro.

Senza esitare Taehyung tolse il braccio di Jimin, che lo guardò sbigottito ma implicitamente felice da quell'azione che avrebbe potuto riappacificarli, e prese a mo' di sacco di patate il minore, camminando davanti agli altri. Hoseok si lasciò andare ad un fischio, accompagnato da Yoongi, mentre Seokjin, Namjoon e Jimin sorridevano serenamente, sperando che si aggiustasse tutto fra di loro.

<< Che... che diavolo fai, lasciami! >> urlecchiò Jeongguk senza però dimenarsi, sia perchè veramente stanco sia per non gravare su Taehyung, che immaginava essere già fin troppo affaticato. Alla fine gli stava causando solo problemi...

<< Sono il tuo fidanzato, e quindi il primo fra tutti a doversi prendere cura di te. Se c'è qualcuno che deve aiutarti, sorreggerti e supportarti, sono io. >> disse con un tono serio che Jeongguk aveva sentito davvero poche volte provenire dalla sua bassa, calda e meravigliosa voce.

Non sapendo come ribattere - visto che definirlo come un qualcosa di meno di suo fidanzato avrebbe fatto troppo male, sia a lui che a sè stesso - chiuse gli occhi, abbandonandosi contro il suo corpo e sorridendo leggermente per il familiare calore che emanava.

<< L'ho fatto per te, razza di idiota. Ti tremava la mano, qualche altro minuto a provare e probabilmente saresti collassato a terra... >> mormorò quasi inudibilmente, le parole che uscivano strascicate dalle sue labbra. Taehyung sgranò gli occhi, sorpreso, e lasciò che un tenero sorriso quadrato si stampasse sul proprio volto, sincero come poche volte era stato in quella settimana.

Detto ciò, lui avrebbe potuto benissimo decidere di lasciarlo, dunque, camminare: in fondo, aveva detto che se aveva risposto così non era perchè realmente stanco, quindi ci sarebbe senz'altro riuscito.

Ma perchè non godersi la morbidezza della sua pelle attraverso la maglietta, appoggiato alla sua spalla come non succedeva da un po'?

L'unica realtà innegabile ad entrambi era che si mancavano, si mancavano terribilmente, ma nessuno dei due sapeva come avanzare un passo verso l'altro per ricongiungersi, uno bloccato dall'orgoglio e l'altro dalla paura di essere respinto.

Una volta giunti a casa Taehyung posò Jeongguk a terra, quasi appisolatosi sulla sua spalla. Avrebbe voluto portarlo fin dentro la loro camera, ma era più che certo che sarebbe caduto per le scale per la stanchezza.

Jeongguk gli sorrise nervosamente e lo ringraziò con lo sguardo, dopodichè si diresse in cucina per andare a cenare con gli altri, preoccupandosi quando neanche una mezz'oretta dopo, con i piatti in tavola, Taehyung era sbucato per venire a mangiare.

<< Ragazzi, vado a chiamare Tae per mangiar- >> disse Namjoon, venendo interrotto dal maknae quando questo si alzò.

<< Scusa hyung, vado io. >> disse con le labbra distese in una linea dritta, dirigendosi a passo febbriciante nella loro camera.

Aprì piano la porta, aspettandosi di vedere un Taehyung svenuto per terra completamente esausto, e il suo sguardo si addolcì quando si posò invece sulla sua figura rannicchiata sul letto, abbracciata al cuscino, le labbra sporte in avanti sottoforma di un tenero broncio. Piccoli sospiri le facevano vibrare tra di loro, producendo suoni buffi di cui Jeongguk non potè fare a meno di bearsi.

Jeongguk gli si avvicinò, scostandogli delicatamente un ciuffo dalla fronte, scoprendo un suo spesso sopracciglio. I loro volti si sfiorarono senza neanche che il minore se ne accorgesse, completamente in trance, e poco ci volle perchè premesse gentilmente le labbra contro quelle dell'altro, rabbrividendo per l'intensa emozione che gli procurarono.

Cazzo, non lo baciava da oltre una settimana.

Timoroso di svegliarlo Jeongguk rimase così, ad occhi chiusi, mentre il cuore gli martellava forte nel petto per quel semplice contatto, la carne delle sue labbra che si scontrava al minimo movimento con quelle dell'altro.

Si staccò qualche secondo dopo, sospirando, e lo coprì fino alle orecchie prima di lasciare frettolosamente la stanza, chiudendo malamente la porta e svegliando il maggiore.

Taehyung osservò, confuso, le coperte sul proprio corpo, e si domandò perchè sentisse le labbra calde, un sapore dolciastro su di esse.

Che Jeongguk fosse entrato nella stanza?

Nah... impossibile.

Il ragazzo si riaddormentò in pochi secondi, stanchissimo, e il minore tornò in cucina spiegando agli altri che stava, per l'appunto, dormendo.

La serata trascorse velocemente tra chiacchiere, cibo e tenere carezze nascoste da parte di Yoongi e Jimin mentre Jeongguk trascorreva il tempo perso nel suo groviglio di pensieri e sensazioni.

L'unica cosa che aveva acceso il suo volto e fatto espandere sulle sue labbra un timido e inconsapevole sorriso era il ricordo dello sfioramento tra le loro labbra.

Like a Seesaw {Yoonmin/Taekook}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora