Capitolo 32

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La mattina dopo mi sveglio per via del cellulare che squilla. Mi accorgo solo adesso di essermi addormentata con il cellulare in mano! Controllo l'ora, è mezzogiorno, i miei mi ammazzeranno.

"Pronto?" Domando alzandomi velocemente dal letto.

"Sel, ma dove sei? Ti aspettiamo per il pranzo, c'è anche Melissa!" Esclama mia madre dall'altro capo del cellulare. Prendo i primi vestiti che trovo nell'armadio e corro verso il bagno.

"Si lo so mamma, tra dieci minuti sono lì promesso!" Dichiaro mentre inizio ad aprire l'acqua della doccia. Sono un disastro.

"Non mi dire che si è svegliata ora" sento mio padre in lontananza "probabile" risponde Melissa. In questo momento vorrei urlare a tutti di starsene zitti, ma mi limito a negare e riattaccare. Controllo velocemente i messaggi per vedere se Harry si sia fatto vivo, ed effettivamente un messaggio c'è.

Da: Harry
Sto bene, adesso sto andando alla cerimonia, starò lì per stasera.

Posso sentire la delusione che sale, senza nemmeno un 'ti amo' o un cuore. Sospiro, prima di poggiare il cellulare sul mobiletto del bagno. Che delusione.

"Scusate il ritardo, davvero!" Esclamo appena entro in casa. Melissa mi guarda divertita, mentre mia madre fa finta di essere su tutte le furie.

"Possibile che sei ancora così irresponsabile?" Domanda alzando un sopracciglio. Sospiro divertita.

"Hai intenzione di abbracciarmi oppure vuoi stare lì a borbottare ancora per molto?" Domando aprendo le braccia. Le rughe sulla fronte si sciolgono e sul suo viso si apre un sorriso dolce, come uno di quelli che so lei sa fare. Vedo i miei genitori avvicinarsi a me, per poi stringermi in un forte abbraccio.

"Mi siete mancati" sussurro, ancora con la testa poggiata sul petto di mio padre.

"Anche tu ci sei mancata, davvero tanto" stavolta è lui a parlare. Mi distacco dall'abbraccio per rivolgergli un sorriso.

"Vieni, è pronto" dichiara mia madre, mentre mi indica il salone. Di solito il salone lo usiamo per le grandi evenienze, come il Natale. Mi rende felice pensare che questa sia una grande evenienza.

"Allora, come vanno le cose con Harry?" Domanda mia madre. Melissa mi rivolge uno sguardo che non riesco a decifrare. In un primo momento non so nemmeno io cosa rispondere, come vanno le cose con Harry? Non lo so nemmeno io...

"Beh– vanno bene! Torna oggi" dichiaro, abbozzando un sorriso. Sento lo sguardo di Melissa bruciare la mia pelle, così mi costringo a guardare il piatto.

"Come ti sembra il tour?" Sospira mio padre, cambiando completamente argomento. Riesco a percepire il fastidio nella sua voce e nei suoi movimenti ogni volta che si tratta di Harry.

"È un sogno che si avvera, sto amando il pubblico di ogni tappa" ammetto entusiasta, ed è la verità. Il pubblico mi dà sempre tanta carica, facendomi sentire amata.

"Sei sicura di questa cosa?" ad un tratto mio padre poggia le posate sul piatto "Di Harry, intendo" quasi sussurra mentre mi guarda. Mi volto velocemente per dare un'occhiata a mia madre e Melissa, tutti che mi fissano in attesa di una risposta.

"Papà, non ci dobbiamo sposare per forza" sbuffo "Stiamo provando a vedere se qualcosa tra noi funziona, niente di più" scrollo le spalle, facendo finta di niente. Stare sempre al centro dell'attenzione è estenuante, non sopporterei questa situazione anche a danza.

"Harry è al matrimonio delle Jenner, presumo sia con Kendall in questo momento" continua poi, sospiro spazientita.

"Papà, dove vuoi arrivare?" domando poggiandomi allo schienale e incrociando le braccia al petto.

"Non voglio che ti penta di questa situazione, ti ho aiutata io in tutto questo e voglio che tu faccia strada perché te lo meriti," sospira "ma non permettere mai a nessuno di distruggerti, nemmeno Harry che si, è un ragazzo dal cuore d'oro, ma certe volte non si rende conto delle cose che fa o dice" dichiara serio, portandosi di nuovo il cibo alla bocca. Melissa mi guarda tristemente, mentre io scuoto la testa in disaccordo. Come puoi amare se non rischi? 
Decido di evitare di rispondere, meglio sorvolare quest'argomento e far finta che niente sia successo, non voglio creare discussioni inutili.

Passiamo il resto della giornata chiacchierando e facendo del gossip, nonostante mio padre ad una certa ora sia andato via per lavoro. Guardo l'orologio, segna esattamente le 22:00, Melissa è già andata via.

"Mamma, devo andare via. Harry arriverà a breve, quindi vorrei andare a casa" dico mentre mi alzo dal divano. Mia mamma mi sorride dolcemente, prima di abbracciarmi.

"Stai attenta, buonanotte tesoro" sussurra prima di baciarmi la guancia.

Quando apro la porta di casa è tutto spento, come previsto, ma una leggere luce proviene dalla cucina. Il mio cuore inizia a battere all'impazzata, non so cosa stia succedendo e ho paura che qualcuno possa essere entrato in casa. Mi guardo indietro, non c'è traccia di nessuno. Le mie mani iniziano a sudare mentre mi incammino piano verso la cucina. Prendo il cellulare per mettere il flash, quando penso che probabilmente sia meglio chiamare qualcuno.
Vado nella rubrica e velocemente cerco il numero di Harry, sarà atterrato sicuramente a quest'ora e in questo momento solo la sua voce può darmi coraggio e magari aiutarmi.

Porto il telefono lentamente vicino all'orecchio, mentre il cellulare inizia a squillare. Sento una suoneria che proviene proprio dalla cucina, così alzo il sopracciglio e mi raddrizzo. È semplicemente uno scherzo?

La suoneria viene stoppata, mentre dei passi si avvicinano sempre di più verso l'uscita della cucina. Mi giro velocemente per accendere la luce ed eventualmente urlare, ma appena mi rigiro verso la cucina trovo Harry che mi guarda trattenendo una risata.

"Ma sei scemo?" urlo portandomi una mano sul petto, sento il mio cuore battere all'impazzata. Harry ride di gusto mentre allarga le braccia per accogliermi tra le sue. Dopo averlo insultato per qualche secondo, decido che è arrivato il momento di accoglierlo come si deve.

"Ma come hai fatto ad entrare?" borbotto nell'abbraccio, inalo il suo profumo e mi sento di nuovo bene.

"Avrei potuto rubare le chiavi di riserva" fa spallucce, mentre strofina la sua mano sulla mia schiena. Sorrido e, staccandomi dall'abbraccio, riesco finalmente a guardarlo a qualche centimetro di distanza, mentre gli accarezzo lentamente la guancia. È visibilmente stanco ma non per questo  perde quella luce negli occhi che lo contraddistingue.

"Bentornato" mormoro dolcemente, mentre lui mi sorride. Decide di calarsi di poco per darmi un leggero bacio sulla guancia, prima di staccarsi e posarne uno sulla mia fronte, mentre mi accarezza i capelli.

THE HEART {h.s}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora