Capitolo 37

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Entro nella hall dell'hotel infuriata, seguita da Brian e Sarah. Sono arrabbiata, delusa dalla mia prima intervista che è andata a rotoli per colpa di una persona troppo incompetente per fare il suo lavoro.

"Selena, mi dispiace tanto" Brian finalmente parla, anche lui era presente, purtroppo "la prossima volta sicuramente andrà meglio" cerca di rassicurarmi e io apprezzo davvero il gesto, ma non sta per niente funzionando, così gli abbozzo un sorriso chiaramente finto.

Il mio cellulare è impazzito, mio padre mi ha chiamato esponendomi la sua opinione. Lui, che è dentro questo scempio da molto tempo, mi ha avvertito che questi sono solo alcuni degli episodi che possono succedere quando sei costantemente sotto i riflettori. Ho avuto modo di sfogarmi, ma non come volevo io. Non voglio dimostrarmi debole davanti a mio padre, non voglio che si penta della possibilità che mi ha dato.
Un altro messaggio mi arriva da Harry, ancora ignaro di tutto.

Da: Harry
Piccola, la mia intervista inizia tra cinque minuti. Conto di tornare tra un'oretta. Ti amo.
Harry.

L'unico messaggio che mi fa sorridere è questo, ma poi inizio a pensare. E se davvero la maggior parte della gente mi vedesse davvero come l'approfittatrice di turno, che sta con Harry solo per la fama e soldi? Io non sono così, lo so, ma non riuscirei a sopportare queste voci. Sospiro frustrata quando finalmente busso davanti la porta di Melissa.

"Arrivo!" Urla lei improvvisamente mentre sento correre alla porta. Quando la spalanca, la prima cosa che fa è abbracciarmi. Così, scoppio a piangere di nuovo.

"È stata davvero una stronza" dichiara accarezzandomi la schiena. Tiro su con il naso, staccandomi da lei ed entrando in camera. L'unica cosa che manca è una mia foto mentre piango tra le braccia della mia amica.

"Come si fa ad essere così malvagi?" Domando quando mi siedo sul letto. Melissa si poggia sulla poltrona davanti a me.

"Non lo so," scuote la testa "ma non ti devi far abbattere da critiche del genere, ci saranno sempre e continueranno ad esserci e non solo a te... sai bene cosa dicono di Harry, eppure tu sai che non è niente vero" dichiara guardandomi con le mani incrociate. Annuisco di poco, mentre mi asciugo le lacrime.

"È solo che— vorrei essere ricordata per la mia musica, non per essere la ragazza di Harry Styles o la figlia di Frank Gomez che ha avuto successo solo grazie al padre" ammetto guardando la mia amica, che intanto annuisce. Melissa si alza e mi abbraccia di nuovo, semplicemente in queste situazioni non c'è molto da dire. Sembra che io debba accettare questa situazione e basta, senza poter fare più di tanto.

Dopo aver mangiato un gelato per riprendermi, Melissa mi ha letteralmente urlato contro per aver aperto Twitter. "Tu sei pazza! La prima regola è non controllare mai quel social" mi ha ripreso, e così ci ho rinunciato, gettando il cellulare sul letto.

"Melissa! Sono Harry, aprimi per favore" qualcuno picchietta fuori la porta della stanza e sicuramente è Harry. Non sono pronta a vederlo, a raccontargli quello che è successo. Sospiro quando guardo Melissa alzarsi e andare ad aprire.

"Selena è qui? In stanza non c'è e non so dove cercarla" sento Harry sbottare fuori la porta, poi Melissa borbottare qualcosa di incomprensibile. Lancio uno sguardo verso il piccolo corridoio che porta al centro della stanza quando sento dei passi arrivare, e scorgo la figura di Harry, visibilmente irritato.

"Quando scompari senza avvisarmi mi fai perdere trent'anni di vita ogni volta!" Esclama alzando le braccia al cielo, quasi mi guarda arrabbiato. Scuoto la testa ridendo, trovo questa situazione molto divertente.

"Scusami, avevo bisogno di stare con Melissa per un po'" dichiaro fermamente. Harry continua a guardarmi insistentemente, mentre Melissa entra a passi insicuri nella stanza. La guardo velocemente, ha le braccia incrociate e sulla sua faccia si legge semplicemente puro imbarazzo. Questo è troppo.

"Va bene, andiamo dai" sospiro quando mi spingo in piedi. Afferro il cellulare per poi metterlo in tasca, prima di prendere per mano Harry e, dopo aver salutato Melissa, scomparire da quella stanza.

"Mi spieghi che succede? Sembra tu stia incazzata con il mondo" È la quinta volta nel giro di cinque minuti che Harry mi ripete la stessa domanda. Sono combattuta, non so cosa dirgli e soprattutto non so se dirgli la verità. Ho paura di cosa lui possa pensare e non so come potrebbe reagire, inoltre non voglio riaprire quel discorso perché vorrei semplicemente dimenticare tutto. A quanto pare, però, è inevitabile.

"Non è andata come pensavo" riassumo quando esco dal bagno con il costume. Ringrazio mentalmente Harry per aver avuto l'idea di un bagno nella piscina dell'hotel. Mi guardo allo specchio, il colore blu si intona perfettamente con la mia pelle.

"L'intervista?" Chiede Harry di punto in bianco. È sul letto, con le mani incrociate sul ventre. Lo guardo dallo specchio, non toglie il suo sguardo da me.

"Si Harry, l'intervista" dico seccamente "mi hanno chiesto di tutto, tranne della mia musica e questa cosa mi fa star male" finalmente glielo dico, anche se non è quello il vero punto della situazione.

"Mi spieghi com'è andata? Non mi hai raccontato nulla" finalmente si alza dal letto, raggiungendomi davanti allo specchio. Il suo petto si intravede dalla camicia sbottonata, abbinata ad uno strano pantaloncino a costume giallo ocra. Mi accarezza il braccio con dolcezza, così deciso di girarmi verso di lui.

"Sono stata dipinta come la raccomandata di turno e tutto questo in diretta nazionale" scrollo le spalle "peggio di così non poteva andare" ammetto guardando il ragazzo riccio negli occhi. Al suono di queste parole aggrotta la fronte, confuso. Così mi prende le mani mentre fa qualche passo indietro, costringendomi a seguirlo.

"Che significa? Cosa ti hanno detto?" Domanda quando si siede sul bordo del letto. Mi sembra quasi che debba dare spiegazioni a mio padre su un mio compagno di classe che mi ha appena preso in giro: questa situazione è assurda.

"Harry, semplicemente la gente non mi vede di buon occhio ma soprattutto non ascolta la mia musica ma semplicemente si interessa della mia vita privata e di come sono arrivata fin qui" dico tutto d'un fiato "non ho nemmeno iniziato e già sono stanca. I media sono assurdi e non c'è niente che io possa fare per fermarli. La nostra relazione sembra essere più importante della mia carriera, della mia musica e di tutto ciò a cui ho lavorato fino ad ora!" Esclamo affranta. Ho ancora le dita intrecciate a quelle di Harry, mentre lui semplicemente mi ascolta attento.

"Selena, questo fa parte del nostro mondo. Devi ignorare questa gente, devi rispondere con gentilezza e sarai superiore a loro. I giornalisti— i media in generale, sono affamati di gossip, ti guardano sperando tu faccia un passo falso per fare scalpore e ingigantire la situazione tre volte di più. Ti controllano, controllano tutta la tua vita. Sanno dove vai, perché ci vai, con chi ci vai ma questa è la vita che abbiamo scelto di fare. Ricordi? Dobbiamo semplicemente avere pazienza, rispondere solo quando è necessario e non lasciare che ci distruggano la mente perché fidati, succede" Harry mi guarda dritto negli occhi, senza staccare il contatto visivo nemmeno una volta.

"Io ti amo, come non ho mai amato nessuno, voglio che tu stia con me sempre e non voglio che tutto ciò distrugga quello che abbiamo. Siamo io e te e lo saremo sempre. Non lasciarmi per questo"  la sua voce si rompe alla fine e rischio di piangere davanti a lui. Non era comunque mia intenzione fare una cosa del genere, ma il fatto che lui abbia pensato questo mi uccide. Nonostante questo, non riesco a rispondergli, non saprei cosa dire. Così mi limito a baciarlo, assaporare le sue labbra, ad annusare il suo profumo.

"Ti amo" mormoro sulle sue labbra, facendolo sorridere leggermente. Le mie mani vagano nei suoi capelli, mentre lui mi avvicina sempre di più a sé spingendomi dalle natiche. Il bacio sta andando decisamente oltre il casto e so per certo che non riusciremmo a contenerci se dovessimo continuare. Così mi allontano improvvisamente, lasciandolo ancora con le labbra schiuse e gli occhi chiusi.

"Allora andiamo?" Domando facendo finta di niente. Apre di scatto gli occhi, guardandomi trattenere una risata. Resta allibito, a bocca aperta, mentre mi guarda senza proferire parola. Scoppio a ridere mentre metto le scarpe, mentre lui scuote la testa sbuffando una risata.

"Sei proprio una stronza" dichiara alla fine, prima di sorpassarmi ed aprire la porta della stanza.

THE HEART {h.s}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora