〰️ Capitolo 2

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<< Ti è andata bene Rose, hai solo preso una slogatura alla spalla >> guardai la lastra, pensavo peggio: << Alzati che te la rimetto a posto, punta i piedi, devo spingertela >> mi alzai e feci come disse, puntai i piedi per terra, mi alzò il braccio, mentre con l'altra mano la mise sulla spalla: << Al mio tre.... Uno.... Tre >> e spinse dentro, sentii un male assurdo e la spalla che mi rientrava: << Ecco fatto Rose, domani sei di nuovo operativa >> la ringraziai e uscii dall'infermeria sorridente, finché qualcuno non mi prese per un polso e mi sbatté contro a un muro: << Voglio la rivincita >> chi poteva essere se non Eric: << Quando vuoi >> riposi secca, mi liberai della sua presa: << E come punizione dovrai scalare il muro del pozzo senza imbracatura >> e questa doveva essere una punizione, lo seguii fino al pozzo: << Prego >> mi fece segno di iniziare, quando si girò gli feci una smorfia, presi un grosso respiro e iniziai la mia scalata: << Guarda cosa mi tocca fare per quell'idiota >> non mi accorsi che stavo parlando anziché pensando: << Come mi hai chiamato? >> mi domandò furioso, guardai giù: << Idiota, se lo volevi sapere!! Dai su forza dammi un'altra punizione >> ritornai ad arrampicarmi: << Stanne certa >> se il giorno prima mi avessero chiesto in quale fazione sarei andata, di certo non avrei scelto gli intrepidi, il perché? Colpa di questo idiota dai modi "gentili", stavo pensando troppo e non mi stavo concentrando sull'arrampicata, misi male il piede e scivolai, sbattei il viso contro alla parete: << Ti stai già arrendendo erudita? >> lo sentivo ridere, riposizionai il piede e guardai di sotto, staccai una mano e gli feci il dito: << Credo che mi divertirò con te >> urlò, arrivai in cima: << Bene ora scendi usando quella fune >> mi girai e cinque metri da me c'era una fune: << Tu sei pazzo, vuoi che mi spiattello a terra come un formaggio? >> lo sentii ridere: << So di essere pazzo, infatti voglio vedere se ti spiattelli o no, sarà divertente >> ritornai a guardare la parete: << Divertente un corno >> poi posai lo sguardo alla fune: << Forse sono pazza più di lui per quello che sto per fare >> portai le gambe al mio petto, senza staccare i piedi dalla parete, presi un grosso respiro e mi diedi una spinta forte, lasciai la presa e mi ritrovai appesa alla fune a testa in giù, il grosso era fatto e pian piano scesi, finché non atterrai di fronte a Eric: << Puoi andare erudita >> disse serio, mi allontanai da lui e andai a sdraiarmi in camera: << Eccoti Rose >> aprii gli occhi, dovevo essermi addormentata: << Ti abbiamo cercato da per tutto >> mi alzai dalla branda: << Ora tu vieni con noi, ci andiamo a tatuare e poi andiamo a bere qualcosa, qua dentro ci sono i tuoi vestiti e non voglio sentire un no come negazione >> le sorrisi, mi alzai dal letto e presi la borsa con dentro i vestiti: << Almeno una doccia la posso fare? >> domandai scettica: << Quella si, ti aspetto qua insieme a Nicole >> andai subito a farmi la doccia, l'idea del tatuaggio mi piaceva e avevo sempre desiderato farne uno, quando uscii dalla doccia, aprii la borsa che Elisabeth mi aveva allungato poco fa e notai un vestito nero e un paio di scarpe con il tacco; quando ebbi finito di vestirmi, uscii dal bagno

 Tre >> e spinse dentro, sentii un male assurdo e la spalla che mi rientrava: << Ecco fatto Rose, domani sei di nuovo operativa >> la ringraziai e uscii dall'infermeria sorridente, finché qualcuno non mi prese per un polso e mi sbatté contro a un ...

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