Mi alzai all'alba e decisi di fare una corsa per il riscaldarmi, un po' di moto di prima mattina non fa mai male
corsi per il bosco tutta la mattina e a mezzogiorno mi diressi verso la mensa e mi sedetti al solito tavolo, di fronte a Elisabeth: << Ciao Elisabeth >> e iniziai a bere: << Buongiorno Rose, è tutta la mattina che ti cerco... non è che hai avuto a che fare con il terribile Eric? >> mi guardò con una faccia da pervertita: << Eli, non abbiamo fatto niente di perverso come pensi tu, è vero ho dormito da lui, ma non c'è stato niente oltre al bacio >> si avvicinò a me, ha quasi scavalcato il tavolo: << Lo sapevo che voi due avreste fatto scintille... e dimmi bacia bene? >> mi domandò ridendo: << Bacia divinamente >> scoppiammo a ridere, finché Max non si avvicinò al nostro tavolo: << Rose, dobbiamo parlare, puoi venire nel mio ufficio? >> si allontanò, guardai Elisabeth e le feci le spalle, come per dire "non ne ho idea di cosa voglia", la salutai e mi diressi verso l'ufficio, bussai: << Avanti >> entrai e mi chiusi la porta alle spalle: << Siediti pure Rose >> mi sedetti di fronte a lui: << Ho visto i rapporti di Eric e devo dire che sono meravigliato, lo ero anche prima e sono giunto a una soluzione >> me lo sento ora mi cacciano: << Diventerai un capofazione come me e Eric >> rimasi a bocca aperta: << È uno scherzo vero? I-io non ho nemmeno finito l'allenamento e non ho mai fatto nessuna missione >> non sapevo più che cosa dire: << Non è uno scherzo Rose... e non prendiamoci in giro, l'addestramento l'hai completato quando sei passata alla seconda fase, per quanto riguarda le missioni, quelle arriveranno non ti preoccupare >> mi alzai e iniziai a fare avanti e indietro per l'uffici, poi mi sedetti: << Sono obbligata ad accettare non è vero? E poi perché io anziché Quattro? >> Max si alzò e aprì un cassetto dell'armadio e mi buttò un fascicolo sulla scrivania: << Aprilo >> lo aprii e c'erano delle fotografie mie e dei miei allenamenti mattutini, io che sparavo, che tiravo con l'arco e tiravo coltelli: << Quattro è bravo, è vero... ma tu sei più addestrata di lui, ti ho tenuto d'occhio fin da subito, sapevo che eri un talento e ho visto bene... e poi sei la donna di Eric no? >> alzai la testa dal fascicolo: << In realtà non mi ha fatto nessuna proposta... comunque accetto l'incarico >> mi allungò un foglio: << Questo è il contratto, se lo firmi diventerai un capofazione >> presi la penna e firmai Rosemarie Pierce: << Abbiamo finito >> lo salutai e uscii, fuori appoggiato al muro trovai Eric: << Hai accettato vero? >> mi avvicinai a lui: << Ho accettato, perché non mi hai detto niente >> si avvicinò anche lui, era meno di un metro dal mio viso: << Volevo che fosse una sorpresa e ora che mi ci fai pensare... Beh non sono bravo con le parole, quindi andrò dritto a punto: vuoi essere la mia donna? >> non ci pensai nemmeno un secondo e lo baciai: << Sì a patto che adesso mi porti a tatuarmi >> sorrise, mi prese per mano e mi portò a tatuarmi.
UN ANNO DOPO
<< Benvenuti io sono Rose e lui è Eric e siamo i vostri capifazione >> lo guardai tutti finché non trovai due visi a me conosciuti: mio fratello e il mio ex ragazzo: << Per entrare negli intrepidi, questo è l'ingresso e se non avete il coraggio di saltare diventerete degli esclusi... Un'ultima cosa, se vi vedo provarci con la mia donna >> e mi indicò: << Vi ritroverete morti >> finì Eric, gli diedi una gomitata, li voleva già spaventare il primo giorno: << Chi salta per primo? >> mio fratello si fece avanti e scrutò la situazione, si mise sul muretto e saltò giù, coraggioso come me; quando tutti ebbero saltato mi voltai verso Eric: << Ma sei forse impazzito a dire quelle cose? >> ero furiosa: << No, non ti sei accorta come ti mangiavano con gli occhi? Ho fatto solo il mio dovere di fidanzato, far capire a tutti che sei mia >> si avvicinò a me e mi attirò a se: << E di nessun altro >> mi stava per baciare, quando qualcuno ci chiamò dal fondo del buco: << Quando avete finito di litigare scendete >> disse Max, saltammo sul muretto: << Insieme? >> gli domandai prendendolo per mano: << Sempre >> e saltammo mano nella mano.
In mensa mi sedetti insieme a Elisabeth, lei era diventata istruttrice: << Allora com'è andata con i nuovi arrivati? >> mi domandò ridendo: << Perché me lo chiedi se lo sai già? >> ridemmo entrambe, le voci negli intrepidi corrono in fretta, mi ricordo ancora quando Eric mi aveva chiesto di diventare la sua fidanzata, il giorno dopo lo sapeva tutta la fazione e nessuno mi mancava di rispetto e mi trattavano tutti con i guanti: << Ha fatto di nuovo una scenata di gelosia >> addentai la bistecca: << Come sempre >> aggiunse Elisabeth: << Rosemarie >> mi girai e dietro di me c'era mio fratello, mi alzai: << Ciao Dylan >> mi prese per un braccio e mi abbracciò<< Mi sei mancata Rosemarie >> lo strinsi a me, ma quasi subito qualcuno mi staccò da lui: << Che cazzo fai? Non vi avevo avvertito di non provarci con la mia donna? >> Eric lo prese per il colletto della maglia e lo tirò su: << Eric, adesso basta... metti giù Dylan >> non mi ascoltò: << Ha pure un nome questo essere? >> si girò verso di me, poi ritornò a guardare mio fratello: << Eric dannazione è mio fratello >> quando sentì quelle parole, lo mise giù: << Scusa... Non sapevo che avevi un fratello >> se ne andò a grandi passi, quando la gelosia si impossessava di lui, era intrattabile e pericoloso: << Scusalo Dylan >> gli sistemai la maglia: << Scusarlo? Mi stava per uccidere il tuo ragazzo... lo sai che è pazzo? >> sbuffai, lo avevo pensato anch'io mille volte: << Almeno hai visto la vera faccia di Eric, così domani agli allenamenti non ti spaventerai, è molto severo... ah per tua conoscenza, mi ha quasi uccisa due volte e una me la sono cercata io >> si sedette vicino a Elisabeth e gli raccontai tutto quello che era successo l'anno scorso: << Papà mi aveva detto che ti avevano ferita, ma mai mi ha detto che eri in pericolo di morte >> alzai le spalle: << Ti voglio bene Dylan, a me mi odiano >> mi posò una mano sulla spalla: << Non ti odiano, sono solo delusi e tristi tutto qui >> lo abbracciai di nuovo: << Sono contenta che tu sia qua... ma non dovevi scegliere gli intrepidi stupido >> si staccò da me: << Perché? Io volevo vederti e stare con te >> mi alzai dalla sedia: << Te ne accorgerai domani fratellino >> e mi diressi verso casa.
Entrai e trovai Eric in cucina: << Sono a casa >> risposi secca, mi diressi verso la camera da letto: << Rose mi dispiace... dico davvero >> mi voltai: << Ti dispiace? Hai quasi ucciso mio fratello e tutto per cosa? Per la tua stupida gelosia >> gli chiusi la porta in faccia, volevo rimanere da sola, mi cambiai e mi sedetti sul letto con le gambe incrociate, non passò molto tempo che Eric entrò e senza dire niente si sedette di fianco a me<< Rose, mi dispiace davvero... voglio sapere tutto di te, mi rendo conto solo ora, che non ti conosco così bene come credevo >>.
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In my darkness you are my light forever
Fanfiction[COMPLETA] Già all'età di 10 anni Rosemarie sognava di essere libera e di fare quello che voleva, finché non vide gli intrepidi ciò che facevano in giro, divertimento puro, così decise di allenarsi nel combattimento, nel tiro con l'arco e nella cor...