〰️ Capitolo 15

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Quel maledetto mi aveva dato un colpo dietro alla nuca, mi svegliai: << Finalmente ti sei svegliata >> mi guardai attorno ed ero rinchiusa in una cella: << Mi succederà qualcosa? >> gli chiesi mentre mi portavo le gambe al petto: << Purtroppo si, stanno decidendo se mandarti al patibolo oppure tenerti rinchiusa in cella >> se sapevo che finiva così, era meglio se scappavo insieme agli altri, mi alzai e mi diressi verso la porta, appoggiai una mano su di essa: << Erik ascoltami, possiamo ancora scappare, io e te lontano da tutto questo, possiamo vivere una vita insieme e felice... con te volevo la favola >> lo sentivo sussultare dall'altra parte: << No Rose, non saremo mai felici insieme e questo ne è stata la prova e la favola non riesco a dartela... mi dispiace ma ora non devo andare, tra poco saranno il tuo esito >> si allontanò lasciandomi lì da sola in quella cella tanto buia e tanto fredda; e così il mio destino è segnato, io che volevo tanto essere felice insieme a Erik, vivere una vita con lui, sposarmi e avere dei figli, ma il destino mi si è voltato contro, tra poche ore saprò il risultato del verdetto e mi separerò per sempre da lui, ma alla fine me la sono cercata, aiutando mio fratello a scappare e scappando insieme a lui, ho voltato le spalle alla mia fazione e alla mia famiglia, ma nonostante ciò non mi pento della scelta che ho fatto: << Rose ho il verdetto >> avevo il cuore che batteva a mille e dalla sua voce sapevo già il risultato: << Erik risparmiati le parole... ho già capito... mi hanno condannato a morte, quando ci sarà l'esecuzione? >> domandai guardando l'unica finestrella che c'era nella mia cella: << Domani mattina all'alba >> almeno non mi verrà l'ansia d'attesa: << Erik puoi esaudire un mio ultimo desiderio? >> mi avvicinai alla porta: << Dipende quale >> chiusi gli occhi e respirai profondamente: << Vorrei baciarti un'ultima volta >> non aspettai molto, la serratura scattò, ed Erik entrò, mi guardò negli occhi, tutto il mondo parve fermarsi, lo fissai e anche il tempo si fermò, bastò un secondo, un solo secondo, perchè il mio desiderio si realizzasse, le nostre lingue si esploravano, si cercavano, si coccolavano e abbracciavano era un bacio dolcissimo, romantico, ed era l'ultimo bacio di entrambe, mi accarezzò i capelli sentivo le sue lacrime bagnarmi il viso, un immensa tristezza stava nascendo in me, ma non riuscivamo più a staccarci, l'attrazione che provavamo l'uno per l'altra era oramai indomabile, chiusi gli occhi e assaporati quell'ultimo bacio che sapeva di lacrime di entrambe, se continuavo così sarebbe stato difficile lasciarlo andare, così con un gesto veloce lo staccai da me e lo spinsi fuori dalla porta e la chiusi: << Addio Erik >> gli diedi le spalle e mi sdraiai su quella sottospecie di letto.
Quella sera non riuscivo a dormire, tra poco tutto sarebbe finito, tutto si sarebbe spezzato; ormai sarebbe stata l'alba, non ero riuscita né a dormire e né a mangiare; in quel momento la serratura scattò, mi alzai ed entrò Max: << Ciao Rose >>
<< Ciao Max >> lo salutai portando le mani in avanti, ma non mi ammanettò: << Andiamo Rose, non ho tutto il tempo >> non riuscivo a capire, mi prese per un polso e iniziammo a correre verso l'uscita delle prigioni: << Max ma che succede? >> gli domandai, ma non ricevetti nessuna risposta, arrivammo davanti a un furgone, salimmo e partimmo: << Max mi vuoi spiegare che cosa diamine sta succedendo? >> e ancora una volta non mi rispose, così decisi di starmene zitta, fissando il vuoto, non mi accorsi neanche che il furgone si era fermato: << Siamo arrivati >> disse Max, scendemmo e davanti a me c'era Erik: << Rose ti daremo dopo delle risposte ora corri ad arrampicarti >> guardai meglio, ed eravamo davanti alla recinzione; iniziammo a scalarla e quando fummo dall'altra parte vorremmo il più lontano possibile da quel orribile posto: << Allora mi volete spiegare cosa sta succedendo? >> richiesi per l'ennesima volta: << Vedi, io e Erik abbiamo organizzato la tua fuga... non volevamo che ti uccidessero, dopotutto per me siete come dei figli e non sopporterei una vita senza te Rose e neanche una vita senza te Erik, ma ora dobbiamo andare, si accorgeranno a breve che siamo scappati e che abbiamo organizzato la tua fuga >> corremmo ancora per qualche chilometro finché in lontananza non vedemmo un suv che si stava avvicinando dalla nostra parte, Erik mi prese per mano e mi strinse forte a se: << Forza salite >> ma quella voce? << Dylan? >> il finestrino si abbassò e al volante c'era mio fratello insieme a Quattro: << Forza salite >> salimmo sul suv, diretti chi sa dove: << E dopo che ho combattuto e ho salvato lei da morte certa, la favola come finisce? >> mi chiese Erik avvicinandosi sempre di più a me: << Lei ringrazia il suo eroe e lo bacia, per poi passare una vita felice insieme a lui >>.

~ The end ~

In my darkness you are my light forever Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora