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"-jimin.-
Una voce mi svegliò.
-JIMIN.- gridò il mio nome e mio mi sedetti sul letto.
-mh.- risposi, strofinandomi gli occhi.
-hai fame? Che ore sono?-  dissi dormendo da seduto.
-posso dormire con te? Sono le cinque.- disse e mi ributtai subito sotto le coperte.
-sí mentina, vieni pure.- dissi, pattonando la parte di materasso affianco alla mia.
Lui sorrise ampiamente e si buttò sul mio letto, abbracciandomi subito.
-notte.- disse velocemente.
Il suo profumo mi mandava in tilt il cervello.
Quell'odore di menta che mi pervadeva pure le pareti della gola.
Mi riaddormentai facilmente, pure con lui avvinghiato ai miei fianchi." Disse jimin abbozzando un sorriso.
"-MIN YOONGI- sentimmo urlare.
Io mi svegliai di soprassalto e mi girai verso yoongi.
Lui ronfava come se fosse in letargo.
-min yoongi.- urlò una voce bassa da dietro la porta.
Io scesi velocemente le scale ed andai ad aprire.
-si?- chiesi con voce assonnata.
-e tu chi sei?- mi chiese e io mi scompigliai i capelli.
-il suo coinquilino. Chi lo cerca?- dissi e lui sospirò.
-kim namjoon, sono il suo datore di lavoro.- disse e io annuii.
-e perchè sei qui?- chiesi sbadigliando.
-non mi ha consegnato il lavoro, doveva darmelo ben due settimane fa.- disse e io sbiancai.
-vedo se glieli trovo io.- dissi per poi sbattergli la porta in faccia e correre di sopra.
Forse non ero stato molto educato, ma chissene frega.
-symphony and harmony.- continuavo a ripetermi.
Quel lavoro lo aveva chiamato: <symphony and harmony.>
Lo trovai, dopo aver frugato nei suoi appunti per ben dieci minuti.
Mentre scendevo le scale notai il titolo: <symohony and harmony - per: jimin park.>
Io arrossii e mi bloccai sul penultimo scalino.
Corsi di nuovo al piano di sopra, strappando due fogli di pentagrammi e scrivendo note a caso.
<M.Y> l'avevo chiamato.
Avevo scritto alcune note e altre ricopiate da vari appunti di yoongi.
Scesi velocemente, andando ad aprire la porta.
-tieni.- dissi col fiatone.
-<M.Y>- lesse ad alta voce.
Diede un'occhiata veloce ai pentagrammi ed annuì.
-sembra bella. Ti ringrazio.- disse per poi girarsi e dirigersi verso il suo macchinone.
Chiusi la porta delicatamente per non svegliare il mio hyung e mi girai lentamente.
-chi era?- disse yoongi con voce assonnata mentre si strofinava un occhio.
-HYUNG!- mi spaventai, tirando un urletto poco virile.
Era esattamente dietro le mie spalle eppure l'avrei sentito, invece che camminare struscia i piedi perchè dice di essere troppo pigro per alzarli.
-jimin, chi era?- mi chiese di nuovo e scossi la testa.
-il vicino, voleva dello zucchero.- dissi, mentendo.
-mh, okay.- disse per poi andare in cucina e prepararsi del latte.
-jimin, credo di avere la febbre.- disse posandosi una mano sulla fronte e io corsi da lui.
-wae hyung?- chiesi dolcemente.
Lui mi guardò e si mordicchiò il labbro.
-prova a sentirmi.- mi disse ed io appoggiai il palmo della mano sulla sua fronte.
Non mi sembrava affatto caldo.
-mentina, posso provare con le labbra? Forse ho le mani calde e non sento nulla.- dissi e lui annuí velocemente.
Mi alzai di poco sulle punte, non era tanto più alto di me.
Lui abbassò la fronte verso il basso e io mi avvicinai, posando le labbra sulla sua fronte.
-mhhhh, no hyung.... sei fresco.- dissi per poi tornare giù.
Lui sorrise e mi guardò come se fossi un diamante splendente in mezzo alle pietre.
-riprovaci, ti ho detto che mi sento la febbre.- disse ridacchiando e io annuii.
Mi alzai leggermente in punte e, mentre stavo per posare le labbra sulla sua fronte, tirò su il viso.
Tirò su il capo, facendo unire le nostre labbra dolcemente.
Io rimasi fermo, per poi arrossire violentemente.
Lui ridacchiò, prendendomi per i fianchi e stringendo dolcemente la presa, facendomi avvicinare a lui.
Io ricambiai il bacio e allacciai le braccia intorno al suo collo.
Si staccò, posando le mani sotto il mio sedere, prendendomi in braccio e facendomi sedere sul tavolo.
Si riattaccò a me con foga, picchiettando la lingua ripetutamente sul mio labbro inferiore.
Io schiusi le labbra, concedendogli l'accesso.
Prese la mia lingua tra le sue labbra, succhiandola dolcemente.
Io ansimai lievemente e iniziò a muovere le sue labbra sulle mie.
Il nostro fu un bacio molto dolce e pieno di sentimenti.
Si staccò da me e mi squadrò per poi avvicinarsi al mio collo, sospirandoci sopra.
-sei davvero un angioletto, jimin.- mi disse prima di posarmi un bacio dolce sul collo.
Io arrossii e lui, ridacchiando, mi sculacciò dolcemente la coscia.
-scendi e preparami il pranzo, sono le undici e ho fame.- disse andandosi a sdraiare sul divano.
Io lo sguardai e ridacchiai.
-hai finito di berti il latte poco fa.- dissi e lui alzò le spalle.
-ho fame, nano.- aggiunse e io camminai verso di lui.
Lo guardai dall'alto dato che era sdraiato sul divano.
-se sono nano io, sei nano anche tu. Siamo alti uguali, cara mentina.- dissi ridendo e lui sorrise.
Mio dio il suo sorriso.
-ahhh, park jimin.- disse sospirando e sorridendo.
Io sorrisi e dolcemente mi misi a cavalcioni su di lui.
Lui posò le mani sui miei fianchi, per poi stringerli.
-sei mio.- mimò con le labbra e io arrossii.
Scesi col sedere, sedendomi sulle sue ginocchia.
Gli alzai la maglietta e gli baciai la pancia, facendo un succhiotto minuscolo vicino all'ombelico.
Lui sorrise e mi prese le braccia, facendomi sdraiare su di lui.
-cosa pensi del tuo hyung?- mi chiese e io, iniziando a ridacchiare, nascosi la faccia nell'incavo del suo collo.
-penso che dovrei iniziare a cercarmi una casa tutta mia.- dissi ridendo sotto i baffi, cercando di essere il più serio possibile.
Lui mi guardò preoccupato.
-perchè?- mi chiese.
Sentivo la sua paura di perdermi nei suoi occhi.
-ti dovrei lasciare stare, sono sei mesi che siamo inseme.- dissi e lui negò velocemente.
-appena cercherai casa e la troverai, manderò a fuoco la mia.- disse e io scoppiai a ridere.
Lui mise il broncio e mi sculacciò forte una natica.
Io lo guardai e gemetti dal dolore.
Mi aveva lasciato sicuramente il segno delle sue cinque dita.
-mentina, mi hai fatto male.- dissi e lui fece l'offeso.
Io ridacchiai e avvicinai il mio viso al suo, facendo scontrare i nostri nasi.
-ti sei offeso, eh?- dissi con voce profonda e roca.
Lui spalancò gli occhi, probabilmente per il mio tono, e poi annuì.
Io sorrisi e presi tra i denti il suo labbro inferiore, mordicchiandolo.
Lui chiuse gli occhi, godendosi quel mio gesto.
Poi presi il suo labbro, passandoci la lingua sopra.
-il mio bellissimo hyung.- dissi per poi prendere le sue labbra tra le mie, iniziando a muoverle lentamente.
Lui ricambiò, stringendomi le natiche.
Io sorrisi maliziosamente, non era da me.
Mi staccai da lui, posando le natiche sul suo membro.
Iniziando a muovere i fianchi, premendo sul suo membro.
Lo sentivo indurirsi sotto di me e io sorrisi.
Lui si leccò le labbra, sculacciandomi una natica.
-se il peccato è bello solo che al pensarlo, figurati al farlo.- dissi sentendo l'erezione del mio hyung sempre più bisognosa di me.
Mi alzai, interrompendo quella bellissima atmosfera che si era creata.
-ma che fai?- mi chiese lui, tirando subito su.
-avevi fame, no?- dissi ghignando e lui sbuffò.
-tanto devo andare un attimo in dispensa.- dissi per poi salire al piano superiore." Disse jimin passandosi ripetutamente il dito sulle labbra.
"Vorrei riavere le sue labbra sulle mie." Aggiunse sospirando.









1236 parole.
Amen.

mint · yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora