"Eppure era tutto cosí strano.
Scesi, dopo essermi cambiato.
Lo osservai, sembrava molto stanco e stressato.
Forse era per il lavoro?
Eppure ultimamente non mi faceva neanche entrare in camera sua.
Quel profumo alla menta mi mancava tantissimo.
Era molto che le mie narici non sentivano quell'odore buonissimo.
-hyung, ti do una mano col lavoro?- gli chiesi.
Era seduto sul bordo del divano, con espressione triste e stufa, che si guardava le mani.
Le sue mani tremavano.
Lui alzò il capo, portando il suo sguardo su di me.
-mhmh.- disse annuendo.
Io salii in camera sua, accompagnato da lui.
Mi sedetti sul letto e lo osservai.
Si sedette al pianoforte, prendendo gli spartiti e gli appunti sul divano.
Non lo sentivo suonare da ormai molto.
-fammi sentire la tua ultima opera, hyung.- dissi sorridendo e la sua espressione diventò ancora più triste, se era possibile.
Iniziò a suonare le prime note di: <me and you.>.
Bravo dedicato a noi, scritto l'ultima volta che entrai in camera sua.
Non aveva più scritto? Perchè?
Riconobbi il brano dalle prime note, amavo quella melodia.
-hyung.- dissi.
Non la suonava come quando l'aveva scritta.
Suonava tutti i suoi brani con amore e felicitá, beandosi del suono di ogni nota che usciva schiacciando la tastiera.
Sembrava privo di vita.
Suonava il pianoforte stando gobbo, sdraiato sul pianoforte e con una voglia di vivere che faceva pena.
Cosa era successo al mio hyung?
Lo guardai.
-non hai più scritto nulla?- chiesi sedendomi accanto a lui e lui sospirò, fissando la tastiera.
Dopo molti minuti annuí.
Io lo guardai e sospirai.
-vuoi che me ne vada?- chiesi, sputando il rospo.
Speravo di non doverle mai pronunciare quelle parole davanti al mio hyung.
Lui mi fissò e vidi i suoi occhi farsi lucidi.
Era un sí?
-non ho più scritto nulla perchè mi hanno licenziato.- disse non rispondendo alla domanda che gli avevo posto.
Non voleva rispondermi?
Cosa c'entrava il licenziamento con me?
Lo guardai e sospirai.
Yoongi aveva bisogno di qualcuno in quel momento, ma fose io non ero la persona giusta.
-vado in camera mia.- dissi alzandomi dal seggiolino.
Yoongi mi afferrò il polso, stringendolo.
Mi girai verso di lui e lo guardai negli occhi.
Potevo vedere il dolore in essi.
Non rabbia, dolore.
Ma dolore portato da cosa?
Mi chiedevo solo quello.
-forse credo sia arrivata l'ora di trovarmi una casa.- dissi tristemente.
-non puoi più mantenermi senza acere uno stipendio.- dissi andando in camera mia.
Presi la mia roba, mettendola da parte.
-mi cerco un lavoro nuovo, non andartene.- mi supplicò.
Non capivo.
Io annuii e lo abbracciai.
-troverò io un lavoro.- dissi stringendolo a me.
Aveva bisogno di tanto amore." Raccontò jimin.
"Non passò molto, un mesetto scarso.
Io riuscii a trovare un lavoro: barista.
Meglio di nulla.
-hyung sono a casa~- dissi chiudendo la porta alle mie spalle.
Yoongi scese di corsa e venne ad abbracciarmi.
Non l'avevo mai visto correre in un anno.
Lo guardai, squadrandolo attentamente.
-sei bianco, tutto ok?- chiesi alzando un sopracciglio.
Lui annuí.
-no hyung, sei proprio tanto tanto tanto tanto tanto bianco, tutto ok?- chiesi preoccupato.
Un fantasma aveva più colore di lui.
Eppure era sempre stato pallido di carnagione.
Aveva le guance morbide e bianche come un marshmallow.
In realtá notai anche la sua evidente perdita di peso.
-dove sono finite le tue guanciotte morbidose?- chiesi strizzandogli le guance.
Cosa aveva il mio hyung?
Lo abbracciai di nuovo, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.
Non sentii il profumo di menta, sentii puzza di disinfettante.
-hyung, tutto ok?- chiesi posando le mani sulle sue spalle.
Lui annuí.
Era in pantaloncini corti e maglietta a maniche lunghe.
-hyung, precisamente hai caldo o freddo? Sei in pantaloncini corti e maglietta a maniche lunghe.- chiesi preoccupato.
Il mio hyung era il tipo di ragazzo che, anche con trenta gradi sotto zero, aveva le maniche corte.
Dove era finito il mio yoongi?
-sto bene così.- disse alzando le spalle.
Io sorrisi, prendendogli le braccia e facendogliele legare a me.
Come gli toccai le braccia lui corruggò il viso, assumendo un'espressione addolorata.
-cosa?- gli chiesi e lui negò col capo.
-nulla, nulla.- disse velocemente e io sorrisi, stringendolo a me." Disse jimin col magone.
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mint · yoonmin
Fanfiction(Completa) "quel ragazzo stupendo, con l'alito sempre fresco di menta. Mi ricordo ancora quando lo chiamavo -mentina- , e non perchè ultimamente si era tinto i capelli di verde, ma per il profumo alla menta che aveva." disse jimin sorridendo. "Mi r...