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"Ci svegliammo molto presto, alle sei precise.
Gli orologi svizzeri ci facevano una pippa.
Scesimo in cucina e io mi preparai il latte.
-comunque...- disse lui interrompendo il silenzio.
-mh- dissi bevendo un sorso di latte.
-non prenderci gusto per ste smancerie, non sono il tipo.- disse assonnato e io annuii.
-mentina.- dissi con voce roca e assonnata.
-dimmi.- disse in un sospiro.
-mi insegni a suonare il piano?- gli chieei dolcemente, guardandolo.
Lui sorrise.
-prima ti insegno a trovarti una casa, POOOOI semmai ti insegno.- disse ridendo e io feci una smorfia.
-tsk, hyung cattivo.- dissi e lui scoppiò a ridere.
Le nostre risate furono interrotte dal sentire qualcuno bussare la porta.
-chi è alle otto e tredici del mattino?- chiese lui, guardando l'orologio.
Yoongi andò ad aprire la porta e cercai di sbirciare chi fosse, ma lo hyung si mise proprio davanti a lui.
-cosa vuoi alle otto e tredici del mattino che mi vieni a bussare alla porta? Per quel che ne sapevi te potevo scopare col mio coinquilino.- disse e io ridacchiai.
-sto cercando park jimin.- disse e io corsi dalla porta.
Quella voce.
-HYUNGGGGGG~- corsi dalla porta, aprendola e spingendo yoongi per riuscire a saltare addosso al mio hyung.
-jiminie~ hai riconosciuto la mia voce, eh?- disse hoseok ed io annuii.
-fragolina, ti presento mentina.- dissi indicando prima hoseok, che si era tinto di rosso, e poi yoongi.
Hoseok ridacchiò.
-piacere.- disse hoseok e yoongi annuì.
-piacere, min yoongi.- disse sottovoce e io inclinai la testa da un lato.
Perchè a hoseok gliel'aveva detto e a me no?
-ma sei quel famoso pianista?- disse hoseok e lui annuì.
Forse era per questo che non diceva il suo nome....
Aveva paura di avere falsi amici.
Aveva paura che tutti si fingessero uniti a lui solo per la sua fama.
Ma non credo che il mio hyung sarebbe questo tipo di persona, lui se ne frega."  Disse jimin alzando un lato della bocca.
"Hoseok restò qualche ora, poi volle andarsene a casa.
-jimin ho fame.- mi disse e io sospirai.
-oggi ti cucino del semplice ramen.- dissi e lui annuì.
-basta che mi sfami e poi è uguale.- disse ridendo e io sorrisi.
-hyung pabo.- dissi sottovoce.
Gli preparai il ramen e pranzammo tranquillamente.
-ohhh, sono pieno.- disse lui, massaggiandosi lo stomaco.
Io ridacchiai e sparecchiai velocemente.
-hyung.- dissi dolcemente e lui portò l'attenzione sulle mie labbra.
-dimmi.- disse con lo sguardo fisso su di esse.
-posso guardarti mentre suoni il piano? Io me la cavo a cantare, potrei aiutarti.- dissi avvicinandomi a lui e allacciando le braccia al suo collo.
-sono un pianista, non un cantante.- disse lui, sospirando.
-eddai mentina! Potremmo formare una squadra!- dissi felicemente, battendo le mani dalla felicità.
Lui non fu molto convinto di questa mia affermazione e mi guardò corrugando le sopracciglia.
-eddai mentina!- insistetti.
Lui si limitò a sospirare, come suo solito.
-provare non costa nulla.- disse lui e io sorrisi ampliamente.
Gli avevo fatto cambiare idea.
-vieni in camera mia.- disse alzandosi in piedi, e io lo seguii.
Aprí la porta e quel profumo di pervase le narici, arrivandomi ai polmoni.
Presi un respiro profondo e sospirai.
Lui si girò, guardandomi un po' storto.
-ma che fai?- mi chiese stranito e io ridacchiai.
-nulla hyung, nulla.- dissi per poi nascondermi il viso dietro le mani.
-GNAAAA CHE VERGONA, MI HA VISTO.- pensai arrossendo violentemente.
-ora penserá che mi piace sniffargli la camera e la casa.- pensai sedendomi sul suo letto.
-illuminami, hyung.- dissi e lui annuì." Disse jimin guardandosi il piedi.
"Mi manca cosí tanto..." aggiunse jimin e il signor jung sorrise dolcemente.
"-sta notte mi porteranno il pianoforte, te canticchiami qualcosa e dirò se ne varrá la pena di fare una unit con te.- disse e io sorrisi.
-cosa ti devo cantare, capo?- dissi ridacchiando.
-quello che tu vuoi.- mi disse e mi schiarii la voce, rendendola il meno rauca possibile.
Gli cantai <Sad story out of luck> di merk kremont.
-A sad story, might find it boring. Lost his mum to a drug named Heroin. Father's gone, so grandma's left with everything. Two grandkids and a daughter's coffin. I never really knew him when he was growing up, but I assumed that it was a little fucked.
No parents for him to look up to. Just a brother whom I knew was a dodgy fuck.
Shit, I used to think he was a dick.- cantai e lui mi guardò, annuendo.
-niente male ma dovresti allenarti di più.- disse e i bordi delle mie labbra si incurvarono verso il basso.
-quindi...?- chiesi tristemente.
-per il momento è un no.- disse e annuii tristemente.
Passarono tre lunghe ore e lui sospirava, picchiettando con la penna sugli spartiti incompleti.
-mentina-hyung.- lo richiamai e lui si girò.
-mh-
-ho letto che la lingua è il muscolo più forte del corpo...- dissi lasciando in sospeso la frase.
-quindi?- chiese e lo guardai, ridacchiando.
-combattiamo?- chiesi per poi sdraiarmi sul letto.
Lui restò a guardarmi, squotendo la testa ridacchiando.
-tra tutte le persone del mondo mi sei capitato proprio te.- disse per poi ridacchiare e ritornare sui fogli." Disse jimin ridacchiando.

mint · yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora