capitolo 17

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Pov' Susanna

"Nam,se vai tu vengo anche io"

"No,tu rimani qui andrò solo io"

"non lascio di certo la mia migliore amica in Italia...poi sapendo quello che ha passato"

"È troppo pericoloso, potrebbe essere una trappola"

"Nam non mi interessa io vengo e basta"

"Non puoi lasciare qui Roxy!"

"Hai ragione...ma sappi che troverò il modo di raggiungervi il prima possibile e...grazie Nam"

"Nulla ora vado"

"Ti accompagno"dicono in contemporanea Jimin e Suga

"Ok ma datevi una mossa"dice Nam

Pov's Skylar

Sono completamente spaventata. Non ho la più pallida idea di chi possa avermi portata qui. O forse ce l'ho, e in quel caso, sarebbero guai seri. Veramente seri. Voglio solo tornare a casa mia, la mia vera casa, da Namjoon, dal mio dolce piccolo patatoso Joonie che ama chiamarmi "la mia piccola patata innocente". Okay, si... Mi chiama anche in un altro modo, ma sono solo dettagli...😌.
*si accorge che ha nominato solo Namjoon*
Oh, si... Casa sono anche Susy, le mie BlacknWhite e gli altri Bangtan. Ma soprattutto Joonie... Okay la smetto.
Disperata, mi accorgo che in tasca ho il mio portafoglio. Lo prendo ed estraggo la carta di credito. Si! Mi sento però una fottuta sfigata a ricordarmi che in Italia c'è l'euro... E la mia carta ha solo verdoni coreani e non c'è una banca in cui potrei cambiarli... Che vita di merda.
Mi resta un'unica cosa da fare... Andare a casa dei miei.
No, non è vero. Prima devo chiamare Joonie, poi quella sarà l'ultima cosa che dovrò fare.
Faccio squillare il telefono, finché al terzo suono non risponde il mio ragazzo.
"Ommioddio, è Skylar. Devo risponderle, aspettate un attimo"
"Tesoro... Sei già in linea"
"Oh, scusa".
Passano due secondi che mi tartassa di domande.
"Oddio, piccola, come stai? Che cosa ti è successo?"
"Saperlo, sono in Italia... Credo di sapere chi mi ci ha portata..."
"Pensi sia stato lui?"
"Si... Ne sono sicura al cento per cento... Ho paura di potermelo ritrovare di fronte da un momento all'altro..."
"Piccola, ti vengo a prendere subito,mi accompagnano Jimin e Suga in aereoporto"
"Ti prego fai in fretta. Non voglio stare un minuto di più qua"
"Sarò velocissimo. Ti amo, Jagiya"
"Anch'io ti amo, Oppa".
Metto giù e faccio un bel respiro. Devo affrontare i miei genitori. Alle due e mezzo di notte. Non sarà una passeggiata.

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