10. 𝚠𝚑𝚎𝚗 𝚝𝚑𝚎 𝚙𝚊𝚛𝚝𝚢 𝚒𝚜 𝚘𝚟𝚎𝚛

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*

L'atmosfera iniziò a farsi imbarazzate.

Nessuno parlava,così karen decise di aprir bocca per rompere il silenzio.

"Tua figlia è davvero molto bella Jim" dice riferendosi allo sceriffo,e la ragazza sorride lievemente.

"Lo so" Interviene mike facendo andare quasi di traverso la zuppa a Will.

"Quindi vieni dall'inghilterra?" Aggiunge Ted ed el sbarra gli occhi,non sapendo che dire.

"Io-"

"Si,viveva la con la mia ex moglie e adesso che ha diciotto anni ha deciso di venire a vivere con noi" dice hopper salvando la situazione.

El sospira sollevata,lanciando un dolce sguardo a mike che le stringe la mano da sopra il tavolo.

Karen e Joyce si guardarono sorridenti.

"Non avevo mai visto mio figlio così felice,pensavo fosse ancora in fissa con quella ragazzina che è scomparsa cinque anni fa" ridacchia e i tre ragazzi si guardano con gli occhi sbarrati.

"Beh allora brindiamo ai nostri figli,che ne dici Jim?"
Propone Ted alzando in aria il bicchiere contenente il vino.

"Ai nostri figli!" Ripetono i genitori in coro,mentre mike voleva sprofondare dall'imbarazzo.

Terminata la cena,i tre ragazzi scesero in cantina.

Mike stava tremando,era in ansia,ma voleva chiederglielo più di qualsiasi altra cosa.

E sopratutto il prima possibile

"Mike tutto okay?" Domanda will vedendolo fremere.

Il corvino fa un respiro profondo,annuendo col capo.

"El,El vieni qua" farfuglia sedendosi sul suo giaciglio,seguito dalla ragazza.

Will si sentiva soffocare,stava per assistere alla dichiarazione d'amore fra mike e sua sorella.

Il suo mike,colui che amava tanto.

"Devo chiederti una cosa" inizia prendendo le piccole mani di El fra le sue.

"Dimmi mike" sussurra sorridendo.

Prese un altro respiro profondo,e finalmente poteva dirlo.

"Jane hopper o..El,vuoi essere la mia ragazza?" Dice e per poco non gli viene un mancamento.

El si sentì la persona più felice del mondo,dopo aver fatto un sorriso a trentadue denti,annuisce velocemente col capo,abbracciando l'ormai suo ragazzo.

Will non potette fermare una lacrima solitaria.

Non poteva neanche stare lì a guardare ancora,Così si alzò dalla sedia,raggiungendo il piano di sopra,in lacrime.

"Ma che gli prende?" Domanda mike e la ragazza fa le spallucce.

Voleva bene a suo fratello,ma in quel momento l'unica cosa su cui voleva concentrarsi era mike.

Solo ed esclusivamente il suo mike.

Decide quindi di prendere l'iniziativa,baciandolo sulle labbra.

Mike restò stupito dal gesto della sua ragazza,ma assecondò il bacio,posando le mani sui suoi fianchi e tirandola a cavalcioni su di lui.

Le loro lingue si intrecciavano dolcemente,mentre il corvino accarezzava la vita della ragazza,arrivando a toccarle i capelli.

El avvolge le braccia attorno al collo di mike,ed entrambi sussultarono quando nancy sbucò dalla porta,scendendo le scale.

"Non vorrei interrompervi ma..mike,mamma ti vuole di sopra" dice e il corvino si alza
sbuffando,sussurrando a El di aspettarlo li.

"Che c'è mamma?" Domanda scocciato,e guardandosi intorno nota l'assenza di Will e Joyce.

"Non credi di dover chiedere scusa a Will?" Sentenzia Karen incrociando le braccia al petto.

Il corvino corruga le sopracciglia,senza capire il discorso della madre,infondo aveva soltanto chiesto alla ragazza che ama se la cosa fra di loro potesse ufficializzarsi.

"Ma io non ho fatto niente.." mormora con tono sicuro.

"E allora perché will è corso via piangendo?" Replica la donna guardando male il figlio,e spostando lo sguardo su Ted,che era troppo impegnato a parlare con Jim di baseball per dare attenzione alla moglie.

"Mamma mi sono solo fidanzato!" Sbotta il corvino,facendo andare di traverso il vino a Jim e sbarrare gli occhi a jonathan.

"Con la mia Bambin-" inizia lo sceriffo,ma Karen perde nettamente la pazienza.

"Niente storie michael! Vai in camera tua a chiedere scusa a Will!" Replica a tono,e mike si ritrova a sbuffare nuovamente.

Voleva passare il resto della serata con la sua ragazza,ma a quanto pare sua mamma doveva fare la guastafeste come sempre.

A passo lento inizia a salire le scale,e vedendo la porta socchiusa della sua stanza,intravede Joyce parlare con il figlio.

"Io lo amo mamma" singhiozza il più piccolo,mentre la madre le lasciava delicate carezza sulla schiena, per farlo calmare.

"Lo amo fin da quando siamo piccoli,lui è tutto per me"

Michael porta una mano davanti alla bocca,incredulo di ciò che ha appena udito.

"Lui ha sempre amato El,nessuno riuscirà a togliergliela dalla testa,amo mia sorella ma non riesco a sopportare tutto questo,mamma io non ci riesco"

Continua e il corvino sente una morsa allo stomaco.

Sicuramente piacere a will non è mai stato uno dei suoi pensieri primari.

Ha sempre messo Eleven al primo posto,in tutto.

Voleva bene a Will,era come un fratello per lui è non l'avrebbe mai visto in altro modo.

Decide di bussare,sospirando rumorosamente.

"Entra caro" dice con tono premuroso Joyce,alzandosi per lasciare i due da soli.

"Grazie" Replica flebilmente il corvino,sedendosi affianco a will,che cercava di asciugarsi velocemente le lacrime con la manica della camicia.

"Ti va di spiegarmi cosa è successo?" Sussurra facendo finta di non aver sentito niente.

"Uhm,niente niente tranquillo" farfuglia l'altro,indifferente.

Niente,certo.
Pensò mike.

"Will Avanti,gli amici non mentono!"

William sbarrò gli occhi improvvisamente.

Non rispose,e adagiò piano piano la mano sulla testa.

"Vuoi rispondermi?! Siamo un gruppo! Abbiamo fatto un patto e devi dirmi la verità! Abbiamo 18 anni non 12!" Continua a sbraitare il corvino,ignaro di ciò che stesse accadendo il suo amico.

D'un tratto Will si accasciò a terra,iniziando a fremere e contorcersi sul pavimento.

Fitte dolorose gli invadevano il cranio,tanto che non potette trattenersi dall'Urlare.

Michael Si alza di scatto in piedi.

"Will?! Will ti prego rispondi!" Sbraita scuotendo delicatamente l'amico.

Corse al piano di sotto per chiedere aiuto.

Ma del giro di qualche secondo,si accorse che will,il suo migliore amico,non era l'unico in quella situazione.

𝚍𝚘𝚗'𝚝 𝚕𝚎𝚊𝚟𝚎 𝚖𝚎 𝚊𝚕𝚘𝚗𝚎 ➪ 𝖬𝖨𝖫𝖤𝖵𝖤𝖭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora