Ero davanti al mio armadio. Come al solito non sapevo cosa mettermi... alla fine optai per una maglia a righe colorate e una gonna di jeans. Mi andai a truccare con il mascara, fondotinta, eye-liner e un rossetto rosa chiaro. Raccolsi i capelli in uno chignon spettinato. Mamma era già a lavoro, mentre Melanie era a scuola.
Uscii di casa e avevo Bryce davanti
"Ciao" dissi arrivando. Lui mi guardò dalla testa ai piedi e si morse il labbro
"Ho capito. Mi preparo per fare a botte"
"Allora stai sempre all'erta perché d'ora in poi mi vestirò sempre cosi" dissi sorridendo
"Okay. Ti difenderò sempre" rispose prendendomi la mano. Io le guardai. La sua possente, venosa e calda. La mia piccola e delicata.
"Cosa dovrei impararti oggi?" Domandai
"Tutto" sbottò lui voltandosi e guardandomi
"Come tutto? Bryce ma tu hai studiato qualcosa di matematica?"
"Non mi piace e quindi non la capisco. Ho sempre preso 4 in quella materia" spalancai gli occhi
"Almeno sai quanto fa 2+2?"
"Si. Fa 5" ridemmo. Arrivati d'avanti scuola c'erano Jackson e Dylan.
"Ciao ragazzi" dissi abbracciandoli. Li adoravo. Erano gay, ma non si facevano scrupoli. Non si vergognavano e non ascoltavano ciò che gli diceva la gente
"Lo sapete che siete proprio una bella coppia?" Se ne uscì cosi Dylan riferendosi a me e a Bryce
"Ma cos.."
"Beh grazie. Ma per adesso siamo amici" rispose Bryce.
Per adesso? Che vuol dire! Ci sarà un futuro con lui?
"Bryce! Come mi sei mancato!" Eccola lì, stava arrivando Nicole.
"Ciao Nicole" volevo morire.
"Che hai fatto ieri che non mi rispondevi?" Chiese lei
"Ero andato al bowling con Ella"
"E perché con lei e non con me?" Domandò guardandomi con faccia schifata. Stavo per ribattere quando Jackson mi bloccò e mi sussurrò
"È una questione tra di loro"
"Perché con lei sono felice. Ci conosciamo da molto più tempo"
"Non significa niente! Con me non sei felice?"
"No! Io con te non mi sento me stesso" e se ne andò. Avevo la testa bassa ed ero arrabbiata.
Sentii dei passi avvicinarsi a me
"Se ti azzardi a uscire un'altra volta con lui. Ti rovino" disse tra i denti puntandomi un dito contro. Se ne andò e Dylan disse
"Ella! Tutto okay?"
"No che non è okay! Ho rovinato un'amicizia e sono stata minacciata! Come fa ad essere okay?!" Alcune lacrime cominciarono a rigarmi il viso. Mi abbracciarono
"Scusami Ella. Non volevo" si scusò Dylan
"Fa niente". Dopo poco tornò Bryce
"Scusatemi raga... Ella, perché stai piangendo?" domandò mettendosi davanti a me.
"Bryce... ho rovinato l'amicizia tra te e Nicole. Forse è meglio se le ripetizioni te le fa lei" dissi abbassando lo sguardo
"Hey hey. Tu non hai rovinato proprio niente. Anzi io preferisco te a lei! Ella io ti voglio un mondo di bene e lo sai. Non ti cambierei mai con lei. Le ripetizioni voglio che me le fai tu, tu sei brava, Nicole no" mi rassicurò prendendomi il viso tra le mani. Sorrisi
"Mi dispiace Bryce... non volevo"
"Smettila. Non mi interessa la sua amicizia" mi abbracciò. Lo strinsi forte
"Bryce mi ha minacciata... per questo ho paura di aver rovinato il vostro rapporto. Ora se la prenderà con me"
"No. È una questione tra me e lei, tu non c'entri niente. Se ti dice qualcos'altro, dimmelo. Okay?"
"Okay". Lo abbracciai fortissimo
"Hey!" Disse Edwin arrivando con gli altri. Ci salutammo e Betty venne da me. Mi prese il braccio e mi portò in un angolo.
"Cosa è successo? Perché hai gli occhi lucidi e gonfi?"
"Bryce ha litigato con Nicole per colpa mia e lei mi ha minacciata" ricominciai a piangere
"Oh Ella, mi dispiace. Ma a te che ti importa! Ora avrai più tempo con Bryce" disse alzano le sopracciglia e facendomi tornare a sorridere. Io gli voglio un mondo di bene a questa ragazza. C'è sempre stata dal primo anno di liceo e ora siamo ancora qui. L'abbracciai e tornammo dai ragazzi. Dopo poco suonò la campanella ed entrammo nella scuola
"Ti aspetto alla mensa, okay?" Mi disse Bryce
"Ti aspetterò anch'io" mi sorrise e andammo in classe.
Iniziò l'ora d'inglese e la prof disse
"Signorina Prentiss... domani la interrogo sul programma dell'anno scorso"
"Perché solo io?"
"Devo cominciare a mettere i voti e comincio da te".
Ma voti di cosa? Ci mancava solo questa oggi. Le 3 ore con lei sembravano non passassero mai e per fortuna la campanella suonò permettendoci di alzarci e aspettare l'ora di tecnica. Arrivò il prof e la lezione fu molto semplice.
Arrivò il momento di andare alla mensa.
Arrivata davanti la porta della sala vidi Bryce che mi stava guardando e sorrise.
"Perché ridi?" Domandai quando arrivai da lui
"Mi fai questo effetto. Mi basta guardarti e sorridere" rispose alzando le spalle
"Sono contenta" dissi per poi entrare. Andai in fila e i bulletti della scuola esultarono con
"Oooh! Wow Ella come sei bella oggi" notai che Bryce si era irrigidito
"Che hai non parli? O il tuo ragazzo non te lo permette?" Bryce si stava per girare. Ma io gli presi la mano
"No. Lasciali stare. Non c'è bisogno che gli dai ascolto. Andiamo a sederci e fai finta di niente" ci mettemmo seduti
"Come fai?"
"A fare cosa?"
"A stare calma quando qualcuno ti sta dicendo quelle cose"
"Beh. Devi far finta che non esistono. Quando qualcuno fa cosi, concentrati su altro. Io per esempio penso ad una canzone" dissi per poi cominciare a mangiare
"Allora io penserò te che mi dici di mantenere la calma". Mi prese la mano e ci sorridemmo.
Arrivò Nick con Zach, Dylan e Jackson
"Cosa c'è di buono?" Domandò Nick
"Niente. Oggi non c'è Nicoletta" rispose Bryce. Nicoletta era una delle cuoche della scuola, nonché la zia di Betty. Cucinava cose buonissime, ma oggi non c'era e quindi il cibo era scadente. Fecero una faccia schifata ed andarono a prendere un vassoio.
"Non vedo l'ora che oggi mi farai ripetizioni"
"E perché?"
"Beh cosi possiamo stare un po' da soli ed oltre a insegnarmi, possiamo parlare" disse concludendo con un'occhiolino. Okay Ella, respira ed espira. Tutto nella norma, tutto apposto. Sorrisi ed annuii. Ritornarono gli altri ed arrivarono anche Betty ed Edwin e cominciammo a mangiare.
Finito il tutto tornammo in classe e finimmo le lezioni che mancavano.
Uscimmo da scuola ed aspettai Bryce. Salutammo tutti e andammo verso casa
"Ah Bryce, oltre a farti le ripetizioni, mi devo preparare per un'interrogazione"
"Di già?"
"Si. È quella d'inglese. Ce l'ha con me"
"Ah ecco. Vabbè tanto tu sei brava. Te la caverai"
"Lo spero" arrivammo davanti casa.
"Aspetta che chiamo mamma e gli dico che sto da te". Presi il telefono e composi il suo numero. La chiamai e le riferii il tutto.
"Okay andiamo" entrammo in casa
"Ciao mamma! C'è Ella che è venuta a farmi ripetizioni di matematica"
"Ah! Cosi almeno la smetti di farmi domande su come si svolge un problema" sorrisi sotto i baffi. Salimmo in camera e posai il mio zaino sul letto e presi il libro di matematica
"Allora... prendi un quaderno". Mentre lui lo prendeva, io tirai fuori gli occhiali e me li misi
"Porti gli occhiali?" Domandò
"Si... solo per fare i compiti. Non mi piacciono però"
"Zitta che sei bellissima"
"Grazie Bryce". Sorrisi.Dopo molto ma molto tempo
"Ah finalmente abbiamo finito!" Disse lui buttandosi a pancia in sotto sul letto. Io mi girai con la sedia e lo guardai.
Sorrisi. Volevo andare sopra di lui ed abbracciarlo. Infatti lo feci. Non so perché, ma il mio corpo prese il sopravvento.
Mi alzai e mi sdraiai sopra di lui circondando le sue spalle con le mie braccia. Lui mi prese le mani e cominciò a giocarci. Le accarezzava, toccava le dita ed io stavo in silenzio a guardare ciò che faceva
"Ella... posso farti una domanda?"
"Certo" mi fece spostare e ci sedemmo.
"Perché non sei fidanzata? Cioè una ragazza bella ed ingamba come te, non può non avere un ragazzo"
"Beh... io le storie d'amore preferisco leggerle. Sono molto più semplici, cosi dolci e poi nella realtà..."
"Ti fanno paura" annuii. Si sdraiò e mi fece stendere anche a me. Si mise su un fianco e mi guardava. Mi girai con il viso. Era uno scambio di sguardi da labbra a occhi, labbra a occhi.
Bryce si stava avvicinando. Eravamo fronte a fronte, potevo sentire il suo respiro sulle mie labbra. Eravamo cosi vicini
"BRYCE! VIENI UN'ATTIMO" urlò la madre. Lui si alzò e andò al piano di sotto. Realizzai ciò che stava per succedere. Presi subito un foglio e scrissi la mia terza lettera.Caro B.H
Sono a casa tua ora e si... ci stavamo per baciare.
Giuro che avevo una voglia matta di farlo, solo che non so se tu vuoi veramente.
Dio santo non sai cosa scateni in me caro Bryce Hall
Dalla tua migliore amica
Ella Prentiss"Che fai?" Domandò il ragazzo appoggiato sulla porta. Sobbalzai
"Gesù, Bryce! Mi hai spaventata"
"Scusami non volevo" disse sedendosi sul letto. Misi la lettera nello zaino. Mi rigirai con la sedia ed eravamo di nuovo l'uno difronte all'altro.
"Quindi. Che facciamo?" Domandai
"Non so. Tu cosa vuoi fare?" Baciarti e coccolarti, magari.
"È casa tua, sai tu cosa fare"
"Vado a prendere le carte" uscì dalla stanza ed io cominciai a vedere le foto. Erano tutte con suo padre. Morì quando Bryce aveva 10 anni, ma non se lo fece pesare. Anzi, diventò più forte e fa si, che tutto ciò che fa, possa rendere felice il padre anche se non c'è. Quando tornò, mi vide che avevo una foto di lui e suo padre in mano. Mi girai
"Ti manca vero?" Lui annuì abbassando la testa. Mi avvicinai a lui
"Sappi che se ne vuoi parlare, io sono sempre qui con te. Puoi chiamarmi anche alle 4 di notte. Io ti risponderò sempre" alzò lo sguardo
"Grazie Ella. Grazie di tutto. Sei una di quelle poche persone che c'è sempre stata e ci sarà sempre" mi abbracciò
"Non ti abbandonerò mai Bryce Hall"
"Nemmeno io Ella Prentiss" ci sussurrammo alle nostre orecchie. Dopo ci mettemmo seduti alla scrivania e giocammo a carte e lui vinse tutte le partite.
"Ti ho sconfitta"
"Almeno a carte sei bravo" dissi sorridendo e facendo un'occhiolino
"Ha ha, spiritosa".
Si erano fatte le 8:30 pm cosi cenai da Bryce
"Wow Lisa. Non mi ricordavo che cucinavi cosi" dissi facendole i complimenti
"Grazie Ella. Ma sono sicura che tua madre cucina meglio"
"Ognuna ha la propria specialità" sorrisi e continuammo a mangiare. La cena continuò con risate e ricordi di quando eravamo piccoli. Dopo aver finito, Bryce mi accompagnò davanti casa
"Grazie per la bella serata" dissi sorridendogli
"Grazie a te per avermi insegnato a mantenere la calma e per avermi imparato qualcosa di matematica" ridemmo
"Notte Hall"
"Notte Prentiss".
Entrai in casa e salutai mia madre e la mia piccola sorellina. Andai in camera presi la lettera e la misi in una busta per poi metterla dentro la scatola e nasconderla sotto il letto.
"Ella! Vieni nella mia stanza?" Urlò Melanie. Andai da lei
"Dimmi"
"Lo sai che domani non vado a scuola?" Disse saltando sul letto
"E come mai?"
"Devo andare dal dottore" mi preoccupai
"Perché?"
"Devo fare dei vaccini" disse per poi scendere da letto
"Ah okay. Allora fai la brava con la mamma" dissi per poi darle tanti baci sulla guancia e darle la buona notte tornandomene in stanza. Appena aprii la porta, guardai la finestra e mi trovai Bryce senza maglia. Da quando ha raggiunto la pubertà, ha cominciato ad andare in palestra e devo dire che sta dando i suoi frutti. Dopo averlo fissato per un po', mi distesi sul letto e presi un libro e cominciai a leggere"Un'altro libro d'amore?"
"Si"
"Ti piace?"
"Se non mi piaceva di certo non lo leggevo"
"Hai ragione. Notte Ella"
"Notte Bryce"
Mi girai verso la finestra e lo salutai con la mano e lui mi sorrise. Chiusi le tende e spensi la luce per poi addormentarmi.
//autrice\\
Ciao a tutti! Ecco a voi il nuovo capitolo!
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Letters for B.H //Bryce Hall (finita)
FanfictionCiao mi chiamo Ella Prentiss, ho 17 anni, ho i capelli neri e gli occhi marroni, ho una sorella piccola di 6 anni che si chiama Melanie. Sono estroversa, solare e innamorata del mio vicino di casa non che uno dei miei amici. Bryce Hall. Gli scrivo...