Passò più o meno un mese, e mancava una settimana alla fine della scuola.
"Sei pronta?" Mi chiesero i ragazzi prima di uscire di casa
Dovevo andare a fare la prima ecografia e tutti loro volevano accompagnarmi, anche Sara.
Io e Dylan però eravamo molto agitati, un po' perché volevamo vedere il nostro bambino è un po' perché...senza dare troppe informazioni avevamo detto ai nostri genitori di raggiungerci in ospedale...
Ero agitatissima, sentivo il cuore in gola..ma dovevamo andare.
Salimmo tutti e sei in macchina di Filippo, io e lui davanti, Dylan Andrea e Lorenzo dietro e Sara in braccio ad Andrea.
"Vorreste che sia un maschietto o una femminuccia?" Ci chiese Sara durante il viaggio
"Per ora voglio solo che stia bene.." dissi
"Io vorrei un maschio, se fosse femmina avrei un'altra ragazza di cui essere geloso" disse invece Dylan
Devo ammettere di essere rimasta piacevolmente sorpresa dalla sua reazione, questa cosa nelle ultime settimane ci aveva avvicinati più che mai, non me lo sarei mai aspettata.
Arrivati in ospedale i genitori ancora non erano arrivati e quindi entrammo da soli per fare l'ecografia...da soli per modo di dire...eravamo sette dentro quella stanza compresa l'infermiera.
"Oddio ma che cosa le sta spalmando sulla pancia, miele?" Disse Lorenzo Allarmato
"Stupido ma no!" Disse scherzosamente Sara
"Ma farà male al bambino questa cosa?" Chiese Dylan
"No state tranquilli, non sentirà nulla" disse l'infermiera
"Ecco vedete, eccolo qua" disse mostrandoci lo schermo
"Ma dove??" Disse Lorenzo strizzando gli occhi
"Ma non c'è! Era un falso allarme!" Disse Dylan
"Ma cosa dite!!! Sta là" disse Andrea facendo finta di vederlo
"Sinceramente non lo vedo nemmeno io.." dissi
"Vergogna! Non riconosci tuo figlio!" Disse Lorenzo
"Scemo" Rise Filippo
"Ragazzi calmatevi" rise l'infermiera
"È questo piccolo puntino qua lo vedete"
Ci concertammo per un po' tutti
"Wow...è minuscolo.." dissi emozionata
"O minuscola" disse sorridendo Filippo
"Devo ammettere di non aver mai visto una famiglia grande e unita come la vostra"
Noi sorridemmo guardandoci
Una volta finito tutto uscimmo dalla sala.
"Oh cavolo..quelli sono i miei" dissi vedendo a fine corridoio i miei tenersi per mano seduti
"E quelli i miei" disse Dylan indicando la coppia davanti i miei
"Ok..è il momento" facemmo un respiro profondo e andammo
Camminammo verso la fine del Corridoio, i genitori di Dylan furono i primi a vederci e subito dopo i miei che si alzarono di scatto.
I genitori di Dylan salutarono affettuosamente tutti i ragazzi, si presentarono a Sara e poi dissero "tu devi essere Maia" la mamma mi porse la mano sorridendo
"Si, piacere"
Salutai anche il padre e poi dissi
"Mamma papà, loro sono Lorenzo, Andrea, Filippo, Sara e...e lui è Dylan"
Mio padre non disse nulla
"Non so cosa dire..." disse la mamma
"Mamma ti prego, noi ci teniamo a questo bambino, veramente"
"Ma tenete a cosa? Siete dei ragazzini! E il tuo progetto della borsa di studio? E i soldi?"
"Mamma dai ma quale progetto? Il tuo forse...non certo il mio"
"Maia tutto quello che fai mi sta deludendo!"
"Scusate" intervenne la mamma di Dylan
"Per la nostra famiglia i soldi non sono mai stati un problema, noi saremo felici di supportarli economicamente fin quando servirà"
"Non mi interessa! Lei sa quanti anni ha mia figlia?"
"No..."
"15! 15 anni, secondo lei è normale?" Disse mio padre
"No! Non mi sembra normale, ma ormai il danno è fatto quindi la scelta è la loro e solo la loro" disse il padre di Dylan
"Scusate ma poi se i soldi sono un problema se questa fosse una bambina potreste farla prostituire" Disse Lorenzo
Noi ragazzi ridemmo conoscendo il carattere stupido di Lorenzo mentre i miei rimasero scioccati
"Ma cosa sto sentendo! Questo dimostra solo la vostra immaturità"
"Mamma sono stanca! Mi avete mandato in questa scuola per mandarmi via di casa, ora me ne vado definitivamente e avrò una vita mia, non capisco perché te ne preoccupi visto che di me non te ne è mai fregato nulla"
"Maia non esagerare!" Disse papà
"Pure tu...sei stato male e avete comprato i biglietti aerei per tutti tranne che per me, potevi morire e io non avrei saputo nulla!"
La mamma di Dylan si avvicinò a me e mi mise una mano sulla spalla
"Questa ragazza non si è mai sentita amata, volete davvero andarle contro?" Lei abbasso lo sguardo, tolse lentamente la mano dalla mia spalla e disse
"Non sapete quanto ci starete male dopo" disse con gli occhi lucidi
Il marito prese e la abbracciò
Io non capivo cosa stesse succedendo e guardai Dylan
"Vedete..." disse lui
"Io avevo una sorellina, si chiamava Susanna..." disse in difficoltà
"Susanna amore mio!" Disse Lorenzo
"Si Lore lo so che ti stava simpatica..." disse
"Perché non mi hai mai parlato di lei?" Chiesi
"Perché non è facile... lei e la mamma litigavano spesso" la mamma lo interruppe per continuare
"Una sera dopo aver litigato uscì di casa per andare da Dylan e dai ragazzi a scuola, lo facevo spesso quando non le andava di dormire in casa..." stava iniziando a piangere
"L'autobus che prese per raggiungere il campus fece un incidente e lei morì sul colpo...la mia bambina" crollò
Dylan cercò di contenersi ma nei suoi occhi vidi dolore
"Ogni volta che veniva dormivano tutti abbracciati per terra con i sacchi a pelo che portava...se veniva di giorno portava tanti gioielli che ci faceva provare divertendosi..." disse Filippo
"Vedete..." disse la mamma di Dylan asciugandosi gli occhi
"Non ci si rende conto di quello che si ha finché non lo Si perde...è proprio vero...
Questi ragazzi hanno fatto una cavolata, ma ormai la scelta è loro, Dylan è maggiorenne e lui può fare le sue scelte"
Mamma e papà avrebbero voluto dire qualcosa, so che volevano, ma non avevano intenzione di litigare dopo aver sentito quella triste storia, quindi se ne sono andati senza dire molto, lasciandoci da soli

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Una casa in quattro
Teen Fiction[COMPLETA] Ciao a tutti io sono Maia, una ragazza molto semplice, se non per il fatto che vivo con quattro ragazzi. Non ho l'età adatta per andare a vivere da sola, non di certo, sono i miei che mi hanno voluto mandare in questa stupida scuola e av...