Capitolo 13

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Giorno 4 (parte tre)

"Lauren..." provai di nuovo ad obiettare e in quel momento lei si staccò. Per un attimo mi rimproverai mentalmente.
Stupida, non staccarti. Devi continuare a baciarmi.
Sembravo bipolare ma era colpa dell'effetto che Lauren mi faceva ogni volta.
"Ti da fastidio?" domandò ed io sentì un nodo alla gola. Le parole non uscirono dal"3 mie labbra e fu meglio così; non avrei immaginato che avessi davvero pensato a quelle cose.
Il mio cuore batteva velocemente, accompagnato dalo stomaco che faceva dei salti piacevoli.
"No" sussurrai, sapendo già nel momento stesso che stessi facendo la cosa più sbagliata e giusta allo stesso tempo. Lei sorrise ampiamente ritornando a baciarmi mentre mi teneva per i fianchi.
La strinsi a me e lei abbassò le sue mani dai miei fianchi al mio bacino.
"Sei bellissima" sussurrò staccandosi di poco dalle mie labbra per guardarmi negli occhi. Tornò a baciarmi finchè non mi fece sedere sulla lavatrice e mi aiutò a togliermi i vestiti, lasciandomi in intimo. Mi sentì così esposta che per un attimo provai disagio ma lei lo cacciò via con una semplice frase.
"Non hai motivo di vergognarti. Sei bellissima" disse con quasi orgoglio ed io sorrisi involontariamente.
Le sue mani passarono sul mio reggiseno, se riuscì a sganciare con facilità e poi passò al mio intimo, che quando lo sfiorò con le sue dita affusolate sentì il mio centro più umido. di quanto già fosse.
"Poco bagnata, eh" disse, con un sopracciglio alzato, evidentemente molto orgogliosa di ciò che aveva provocato.
Abbassò il tessuto ed io l'aiutai finchè non me lo tolse completamente e lo fece scivolare come agli altri indumenti sul pavimento.
La lavatrice continuava a fare il suo lavoro e lo stesso fece Lauren subito dopo.
Le sue mani passarono sulla mia schiena, mentre so avvicinò alla mia intimità per leccarla subito dopo.
Sentì il mio centro chiedere di più e mi morsi il labbro cercando di frenare quella voglia, ma quando smise di muovere la sua lingua fu impossibile non farlo.
"Fallo" dissi e lei senza guri di parole riavvicinò le sue labbra sulla mia intimità che leccò lentamente "Più veloce" pregai, con voce spezzata "Ti prego, Lauren" dopo ciò la sua lingua aumentò di velocità e il mio corpo iniziò ad emettere piccoli movimenti che mi indicavano l'arrivo di un orgasmo.
Sentivo il mio centro umido e caldo e la lingua di Lauren dentro di me. Ma io avevo bisogno di più, volevo che aumentasse di velocità, ma ad un certo punto smise ed io gemetti dalla frustazione.
"Lauren!" dissi, quasi rimproverandola, ma uscì più che altro un gemito che fece avvicinare di nuovo la corvina alla mia intimità.
"Va bene, principessa" sussurrò ed io sentì la pelle d'oca per la sua così eccessiva vicinanza fisica.
Dopo ciò ritornò a fare il suo lavoro finchè non mi regalò circa tre orgasmi che mi lasciarono sfinita sulla lavatrice.
"Soddisfatta, piccola?" domandò, aiutandomi ad alzarmi dalla lavatrice che si era fermata da pochi minuti e sentì le palpebre quasi chiudersi per la stanchezza.
"Non mi lamento" mi trattenni nei termini e lei rise, forse consapevole del fatto che stessi cercando di non darle troppe arie.

Matrimonio a prima vista ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora