Matrimonio a prima vista ➳ Camren

Prologo

"Non ci posso credere!" urlai, portandomi le mani alla testa "Cosa hai fatto?!" di solito io ero una ragazza fredda e pacifica ma in quella situazione era impossibile esserlo.
"Ti ho fatto partecipare allo show Matrimonio a prima vista" ripetè la bionda per la millesima volta, alzando le spalle goffamente mentre leggeva un libro comico.
"Stai scherzando, vero?!" mi fermai e sperai che fosse solo un brutto sogno.
"No, Camila. Hai bisogno di un matrimonio" disse con semplicità la mia amica Dinah che era sdraiata sul mio letto.
"Non ci posso credere" ripetei, sorreggendomi sulla sedia "Perché l'hai fatto?"
"Cazzo, Camila, lavori tutto il giorno" disse Dinah, stavolta abbassando il libro per guardarmi seriamente "E hai ventisette anni!"
"Non è colpa mia se sono una buona avvocatessa!" dissi "La più brava di New York!" mi avvicinai alla scrivania e presi il mio cellulare per rileggere la solita e-mail dove mi dicevano che domani avrebbero pescato la persona con cui mi sarei sposata e il luogo in cui avrei dovuto assistere "Ma poi come hai fatto?!" domandai, posando con forza il mio iPhone sulla scrivania.
"Ho firmato la scheda a tuo nome e l'ho spedita con i tuoi documenti all'indirizzo e-mail" disse goffamente.
"Dove hai preso i miei documenti?!" non potevo credere che la mia migliore amica fosse una stalker. Non potevo credere che avesse combinato quel casino.
"Nel tuo studio" si riferì sicuramente all'ufficio dove mi occupavo dei casi, essendo un'avvocatessa.
"Come hai fatto ad entrare-" ero scioccata da tutta quella situazione.
La mia migliore amica mi stava facendo sposare con una persona puramente casuale! Non potevo credere che la sua scemenza potesse arrivare a tali livelli!
"Allyson" subito dopo rise leggendo il libro, sicuramente per una situazione divertente, ma io mi chiesi come potesse sembrare così tranquilla dopo ciò che aveva combinato "Hey, dovresti comprare più libri di questo genere" inidicò il mio libro comico ma non l'ascoltai "Invece di riempire la tua stanza da solo libri di storia, geografia e cose noiose" continuai a non ascoltarla.
"Maledetta! La licenzio!" afferrai il cellulare dalla mia scrivania per chiamare Allyson, ma Dinah mi anticipò, lasciando il libro sul letto per poi alzarsi togliendomi il cellulare dalle mani.
"Hey, calmati! Lo facciamo solo per il tuo bene" la guardai male "Non puoi pensare solo al lavoro, devi anche divertirti"
"Un matrimonio non è una cosa da prendere alla leggera!" urlai e la bionda roteò gli occhi.
"Io mi sono sposata tre volte" disse, mostrando tre dita.
"E ti sei lasciata tre volte" dissi, esasperata, e lei alzò le spalle.
"Non è niente di cui dovresti arrabbiarti. È solo un matrimonio" io sbatteii con forza la mano sulla scrivania.
"Non dovevi farlo!"
Dinah alzò le spalle e ritornò a letto, con il mio cellulare ancora fra le mani, che nascose dopo sotto il cuscino in cui subito dopo appoggiò la sua testa per ricominciare a leggere.
La odiavo. La odiavo con tutta me stessa, ma in fondo era la mia migliore amica e dovevo accettarla così.
"Almeno... questo matrimonio magari ti farà addolcire" stavolta sembrò seria ma non staccò lo sguardo dal suo libro "Magari la smetterai di essere così fredda e sicura di te. Smetterai di credere che puoi sempre mantenere le cose sotto controllo. A volte dovresti buttarti"
Io roteai gli occhi, sapendo già da prima che fosse questo il suo obiettivo.
Staccò lo sguardo dal libro e mi guardò.
"Dovresti buttarti, Camila" mi sorrise, soddisfatta del suo lavoro "Sei studiosa, hai le risposte sempre pronte, sei intelligente-"
"Sono un'avvocatessa, Dinah, è normale" la interruppi.
"Stavo dicendo che nonostante tu sia l'avvocatessa più ricercata di New York e riesci a risolvere i casi più problematici delle persone più ricche, tu dovresti per una volta smettere di pensare"
Io sospirai. Faceva quesi discorsi sempre e io puntualmente li rifiutavo ogni volta, ma questa volta ero costretta ad ascoltarla perché mi aveva fatto sposare con una persona a caso.
Ci credevo ancora a stento.