Capitolo 10

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Giorno 3 (parte due)

"Nulla" dissi, allontanandomi dalla sua mano sul mio viso. Asciugai le lacrime.
Il mio cuore batteva velocemente e sentivo lo stomaco contorcersi al suo tocco.
"Invece sì, perché avevi detto che non dovevo morire?" si mise a sedere sul letto e si stropicciò gli occhi.
Era così dannatamente dolce per me.
"Perché..." dissi, non sapendo che scusa dire "Avevo un brutto presentimento" dissi sinceramente ma senza tralasciare dettagli.
"Perché lo avevi?" domandò ed io sospirai, facendo involontariamente un passo indietro, lontana da lei, ma Lauren si alzò e portò le sue mani sul mio viso "C'entra con tuo padre?" domandò ed il mio cuore accellerò alla vista di quei smeraldi così preoccupati e alle sue labbra così vicino alle mie.
"No" dissi, frettolosamente, staccandomi dalle sue mani sul mio viso e camminai verso la porta.
"Dimmi" mi prese per la mano e in quel momento ebbi una strana sensazione.
Sentivo puzza di gas.
"Qualcosa non va" andai in cucina e Lauren fece per accendere la luce quando fummo in corriodio ma io la fermai.
Camminai verso la cucina e poi verso i fornelli; mi resi conto che fossero tutti accesi.
Sgranai gli occhi e chiusi le manopole.
"Potevamo morire! Come hai fatto a scordarli aperti?!" urlai a Lauren e lei si grattò la nuca.
"Non sono brava in cucina, scusa" fu dispiaciuta.
"Dillo a me quando devi cucinare qualcosa, non voglio morire!" ero incazzata e vidi il suo viso illuminarsi dopo la mia affermazione.
"Mi fai i pancakes?" era speranzosa ed io sbuffai "Mi hai detto che cucini tu, se non li fai tu allora li faccio io ma non vorrei che la casa scoppiasse"
Sbuffai. Non mi rimangiavo le cose; ero onesta.
"Va bene, ma non prenderci la mano"
Dopo ciò presi gli ingredienti con malavoglia e preparai i pancakes.
Lauren era sul diavano e sentivo i suoi occhi su di me.
"Puoi fissarmi quanto vuoi, eh" dissi ironicamente.
"Ok" rispose ed io roteai gli occhi, sapendo che avesse ignorato il mio sarcasmo.
"Ero sarcastica" spiegai.
"Non ti dispiace quando qualcuno ti guardi, no? Sembri una ragazza che ha davvero voglia di essere guardata" disse ed io girai il mio volto, lasciando la padella sul fuoco.
"Perché? Non ho fatto nulla" in quel momento vidi che lei mi stessi fissando il sedere senza pudore.
"Hai un vestito molto attillato" disse "È impossibile non guardarti" io alzai un sopracciglio in risposta.
"Uso vestiti eleganti solo per lavoro" spiegai "Mi sono scordata di cambiarmi" sospirai, sapendo come quel giorno la mia mente fosse ovunque tranne che nel presente.
"Mi va bene" disse Lauren "Mi fa solo piacere, anzi" il suo sguardo cadde sul mio ed io risi sarcasticamente prima di rigirarmi e scendere i pancakes. Misi lo sciroppo su di essi prima di metterlo in due piatti e lei si catapultò vicino al tavolo per mangiarli.
"Ah! Sono buonissimi, oddio" disse gemendo dal buon gusto ed io istintivamente pensai male "Vorresti sentirlo più spesso, eh?" io risi, sapendo a cosa si riferisse.
Stranamente la mia risata non fu di brutto gusto o di sarcasmo, sembrava... vera.
"No grazie" dissi e lei ritornò a mangiare i pancakes mentre io non feci altro che mangiare e pensare a come mi fossi catapultata in camera di Lauren.
"Perché avevi paura che morissi?" domandò, svegliandomi dai pensieri ed io alzai il mio sguardo sul suo serio.
"Nulla, solo un brutto presentimento" dissi "Infatti c'erano i fornelli aperti"
"Bugia, non è per questo. Camz, eri impaurita"
Io sorrisi a quel soprannome fin troppo dolce per una persona così fredda come me.
"Innamorata?" domandò, forse notando il mio stupido sorriso spontaneo.
"No" dissi senza mostrare alcuna emozione "Mio padre era morto d'infarto nel sonno" dissi, un pò titubante.
"Perché avevi paura che facessi la sua stessa fine?"
Perché forse stai diventando importante.
"Non lo so" risposi, ma giurai di aver visto un suo sorriso quando si alzò per buttare il suo piatto di plastica ormai vuoto.

Matrimonio a prima vista ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora