Capitolo 4

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Giorno 1 (parte uno)

Mi alzai dal letto, sentendo la sveglia suonare.
Erano le otto e Lauren aveva deciso di dormire nella stanza degli ospiti.
Mi sciaquai il viso e dopo mi vestì e mi truccai.
"Sono le nove" dissi, svegliando Lauren solo perché mi andava di disturbare qualcuno proprio come aveva fatto la sveglia con me "Lauren, svegliati" dissi, scuotendola e quest'ultima aprì gli occhi.
"Che cazz..." disse, con gli occhi piccoli piccoli "Che ora è?" domandò con la voce assonnata causata dal sonno.
"Sono le nove e hai solo un'ora per non essere spiata da tutti gli Stati Uniti D'America, quindi pensavo che sarebbe stato giusto avvertirti" dissi, seccamente, ma in realtà odiavo così tanto il pensiero che fosse mia moglie che volevo rendere la sua vita impossibile "Io devo andare a lavoro, ci vediamo più tardi. Non combinare nulla" dissi.
"Sei seria? Mi svegli alle nove quando di solito mi sveglio alle tredici?"
Alzai un sopracciglio.
"Beh, bella addormentata del bosco alle tredici io pranzo quindi se non vuoi che il cibo si raffreddi dovrai svegliarti prima" lei alzò un sopracciglio, forse stupita per la mia arroganza.
"Fottiti tu e il cibo" disse, mettendo la testa sotto il cuscino e io alzai goffamente le spalle prima di dirigermi verso l'appendiabiti per prendere la mia borsa.
"Fai come vuoi, io ti ho avvertita. Non so se a pranzo io possa venire perché forse ho un appuntamento con un caso quindi in quel caso dovrai arrangiarti" dissi, dirigendomi verso la porta ma poi mi fermai "Ah, e se devi cucinare lava tutto tu perché non ho voglia di farti da babysitter" dissi, con un sorriso e lei sbuffò "Se devi farti la doccia non bagnare il pavimento e assicurati di non utilizzare troppa acqua calda perchè quando torno ne voglio un pò anch'io"
"Mi stai dicendo che dovrei farmi la doccia con l'acqua fredda?" la sentì alzarsi e io risi acidamente prima di girarmi verso di lei.
"Non ho detto questo. Ho solo detto che devi lasciarmi l'acqua calda" le feci l'occhiolino "Se puoi cerca anche di tenere la luce spenta di mattina perché utilizzare inutilmente l'elettricità quando hai il sole a tua disposizione che ti illumina le camere è da stupidi"
"Altro, signora?" domandò con sarcasmo e io mi girai camminando verso la porta.
"Se ci sarà altro ti farò sapere" dissi prima di chiudere la porta e ridere.
Odiavo Lauren e amavo prenderla in giro.
Entrai in auto e arrivai come ogni giorno in ufficio.
"Allyson, quali incontri ho oggi?" domandai appena entrai in ufficio. Misi la mia borsa a tracolla nella sedia su cui mi sedetti.
La ragazza bionda sfogliò velocemente l'agenda.
"Hai un'incontro tra mezz'ora, uno alle dieci e mezza e un altro a mezzogiorno. Il pomeriggio è libero" disse e io annuì.
"Perfetto. Non ho molto da fare" dissi, uscendo alcuni documenti da un cassetto per posarli sulla scrivania "Intanto mi occupo di alcuni casi" dissi e lei annuì "Puoi andare Allyson perora" con ciò Allyson annuì e andò via non prima di avermi salutata cortesamente.

*

Dopo aver finito gli incontri e chiarito dei casi insospesi ritornai a casa.
Le telecamere erano già attive all'interno dell'auto perché ormai le dieci erano passate. Mi metteva a disagio sapere che qualcuno mi stesse guardando.
Bussai alla porta ma Lauren non rispose così sbuffai pensando che stesse ancora dormendo e aprì la porta a chiave.
Appena entrai vidi il corpo di Lauren quasi morto sul letto della stanza degli ospiti e decisi di preparare il pranzo.
Erano circa le tredici.
Preparai della semplice pasta a pomodoro per due porzioni e mangiai da sola a tavola.
"La pasta si sta raffreddando!" urlai ma Lauren non si mosse così dopo aver finito di mangiare presi il mio piatto vuoto che misi a lavare e quello pieno che buttai il contenuto per lavare anch'esso.
Quando finì di lavare i piatti sentì dei passi e quando mi voltai vidi che fosse Lauren.
"Che ora è?" domandò.
"Le tredici e mezza"
"Hai già mangiato?" domandò e io annuì "A me?"
"La pasta si era raffreddata e l'ho buttata" dissi semplicemente e lei sgranò gli occhi.
"Ma io ho fame" disse con rabbia "Perché l'hai buttata?! Cosa mangio adesso?!"
Io alzai le spalle cercando di trattenere una risata.
"Non lo so" dissi semplicemente e lei sbuffò.
Finì di lavare i piatti e in quel momento mi arrivò un messaggio da parte di Dinah.

Stronza : Non fare la stronza che ti sto osservando

Io risi e visualizzai senza rispondere.
"Sei davvero stupida" disse Lauren arrabbiata "Non sai cosa significhi rispetto" io risi perché mi sembrò comica quella discussione.
"Fai come vuoi" lei si diresse verso il bagno.
"Stai andando a farti la doccia?" domandai.
"Sì" disse seccamente senza voltarsi.
"Non usare troppa acqua calda, non appannare i vetri, non bagnare i tappeti e non buttare acqua a terra" elencai e lei sbuffò rumorosamente.
"E se facessi tutto ciò che hai elencato?" domandò.
"Non esiterò a cacciarti da casa" feci un sorriso cinico e lei entrò in bagno senza obiettare.
Mi divertiva prenderla in giro.
Adoravo avere il controllo su tutto. Adoravo quando le persone si arrendevano al mio cospetto.

Matrimonio a prima vista ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora