Capitolo Diciotto ~ Forever With You

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Finn's Pov
Vedere mia suocera in lacrime era un qualcosa di surreale. Era sempre stata granitica e tutta d’un pezzo, per cui adesso mi stavo facendo violenza per non cedere alla tentazione di fissarla imbambolato.

Tuttavia, la sua reazione era più che normale: non doveva essere semplice accettare il fatto che la propria figlia avesse dei problemi con la Legge, problemi di cui ancora non si conosceva la gravità; una delle poche informazioni che Laura aveva dato per telefono a sua madre qualche ora prima, era che si trovava alla caserma dei carabinieri ormai da due giorni.
Che il karma non me ne volesse, ma finalmente quella stronza aveva ottenuto ciò che si meritava. Tutto il male che aveva causato, le tensioni che aveva generato e i casini in cui si era infilata per mancanza di buonsenso, le si erano ritorti contro. Cosa credeva, che l’avrebbe passata sempre liscia? Quella era l’ennesima pecca della sua arroganza.

Certo che quando mi convincevo che non potesse sprofondare ulteriormente, ecco che lei lo faceva.
Era assurdo.
Sembra che alcune persone vengano al mondo soltanto per autodistruggersi.
Seduto sul divano nel salotto di Kelly, toccai il piedino di Mia, che in braccio a Millie stava prendendo il biberon. Lei scalciò e smise di ciucciare mostrandomi la gengiva in un accenno di sorriso pieno di aspettativa: a quanto pareva non vedeva l’ora di mettersi a giocare.
Avvertii la familiare strizzatina al cuore che mi ricordava quanto profondamente amassi quel piccolo esserino innocente.
Dio, insieme a sua madre, erano tutta la mia vita. Senza di loro non sarei sopravvissuto, era una certezza sin troppo chiara dentro di me.
Misi un braccio intorno alle spalle di Millie per farle sentire la mia vicinanza. Mi aveva inviato un sms per avvertirmi di ciò che era accaduto, chiedendomi di raggiungerla a casa di sua madre, ma da quando ero arrivato non aveva pronunciato neanche una parola. A dire il vero non volava una mosca e il silenzio pesante era interrotto di tanto in tanto soltanto dalla voce di Mia, da qualche singhiozzo e da sospiri amareggiati.

«Tesoro, lo so che è una domanda idiota, ma come stai?» dissi cercando i suoi occhi marroni. Lei arricciò il labbro inferiore e fece spallucce.
«Non devi sentirti in colpa» sussurrai piano.
«Invece è così che mi sento. Quella sera in discoteca avrei potuto fare qualcosa in più, insistere.»
«No, smettila immediatamente. Non sei responsabile delle sue azioni, hai fatto anche troppo.» Lei annuì incerta, molto triste e poi si sporse per darmi un bacio sulla guancia.
«Sono contenta che tu sia qui. Avrai fame, l’ora di cena è passata da un pezzo. Vuoi che ti prepari qualcosa?» Prima che potessi rispondere di no, Kelly si intromise.
«Sì, prepara qualcosa, anche tu devi cenare.»
«Mamma, non sei esclusa dal discorso. Devi mettere qualcosa sotto i denti, sono le dieci di sera.»
«Ho lo stomaco chiuso.»
«Ti sforzerai.»
«No, prima voglio telefonare a Gerard per chiedergli se l’avvocato è riuscito a capirci qualcosa.» Proprio in quel momento la chiave girò nella toppa e il compagno di Kelly fece la sua entrata con espressione torva. Anche se non era il padre di Laura, erano più di tre anni che viveva lì, quindi era comprensibile che fosse teso anche lui.

«Allora?» lo incalzò Kelly stringendosi in un largo cardigan verde. Lui si toccò i baffi e poi si voltò verso la porta rimasta aperta.
«Hai intenzione di entrare o no? Nessuno ti aggredirà qui, puoi starne sicura.» Le nostre teste scattarono all’unisono nella stessa direzione. Laura oltrepassò l’uscio trascinando i piedi. Sotto la giacca indossava una semplice maglietta e un paio di jeans, i capelli raccolti in una coda disordinata. Non avrei mai creduto che un giorno l’avrei vista senza la sua usuale impalcatura fatta da trucco, parrucco, abiti chic e tacchi chilometrici. Che l’avrei vista così normale, né tantomeno con la faccia devastata. Aveva un occhio tumefatto e l’altro iniettato di sangue, un’escoriazione vistosa all’angolo della bocca.
Millie si irrigidì e io rafforzai la presa intorno a lei.
«Non è colpa mia.»

An Endless Night ~ Fillie ~ Forever With YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora