Behind

Capitolo 1

“Bethany,farai tardi!Signorina Bethany Eleanor Cook!”

Cavoli, sono in pericolo, capisco quando la mamma è arrabbiata solo da come mi chiama, non usa mai chiamarmi per nome completo se non quando è arrabbiata.

Faccio un mugulio in segno di disapprovo, sono sempre stata una ragazza mattiniera, ma oggi mi rifiuto di alzarmi e andare a scuola. Il mio cellulare squilla senza sosta, oggi non ho voglia di avere contatti con il mondo esterno, ma devo, se non voglio che mia madre mi uccida.

“Mhmm...” rispondo.

“Beth! Hai sentito?” dice, è una voce familiare, è Carrie Butler, la mia migliore amica, nonché unica amica, già perchè io non ho amici, sono la sfigata della scuola.

“Cosa?” dico.

“Preston Parker” al suono di quel nome, mi si raggelò il sangue, lui era il ragazzo più temuto della scuola,è pieno di tatuaggi e sicuramente ora, dopo essere stato in carcere ne avrà fatti molti di più, due anni fa fu arrestato per omicidio.

“Cosa?”

“Tornerà oggi a scuola... Il tg ha detto che è stato rilasciato una settimana fa e che ora è pronto a tornare alla OUS”

“Uhm... devo riattaccare”

“Ci vediamo a lezione” riattacca.

Non sono pronta a tornare ai suoi insulti, mi ha torturato per due anni e mezzo del college, quando fu arrestato fu un sollievo per tutta la scuola, i suoi amici non erano così temibili come sembravano, ma ora sarà di nuovo punto e accapo, l'ultimo anno del college sarà rovinato da uno stupido ragazzo di nome Preston.

Indosso una gonna a vita alta rosa a campana con un top nero ricoperto di margherite ed una collana lunga, metto solo un filo di mascara, sono una ragazza acqua e sapone, ed ai capelli faccio una treccia di lato.

Mi vesto bene, il mio fisico non è male, sono magra e le curve al punto giusto, l'unico motivo per cui non ho amici è che sono la “cocca” dei professori e mi piace studiare.

Scendo al piano di sotto, non ho nemmeno voglia di fare colazione, prendo la mia borsa lasciata sul divano la sera prima come di routine, saluto mia madre ed esco.

Il pensiero di non andare a scuola oggi mi assale, ma non posso davvero perdere la lezione di letteratura su Orgoglio e Pregiudizio.

….

“Ecco la secchiona, allora? Sei cambiata dagli anni passati...” si avvicina a me e con il pollice sfrega contro la mia guancia “hai fatto una metamorfosi? Peccato che ora niente cambierà”

Sono immobile davanti a lui, mentre le ragazze e i ragazzi vicino a lui sghignazzano, il sangue mi ribolle nelle vene, vorrei urlargli contro e schiaffeggiarlo, ma non ne sono capace, sono ancora il suo giocattolo preferito, mentre la mia rabbia sale, sento gli occhi bagnarsi e una lacrima bagna il suo pollice, leggo nei suoi occhi un filo di debolezza, non avevo mai notato quanto fossero belli.

All'interno leggo tristezza, dolore, debolezza, paura.

“Povera piccola” sputa.

“Ti... ti prego, basta” rispondo mentre le lacrime calde continuano a rigare il mio volto, le parole mi escono prima che possa rendermi conto di ciò che ho appena fatto.

Lui non risponde, semplicemente, toglie le sue mani da me e va via, mi schiva, senza fare nessuna espressione, va via come niente fosse.

Sono contenta che non mi abbia torturato più di tanto.

Pov Preston

La vista di quelle lacrime mi hanno torturato, non pensavo di farla piangere, non lei. Dovrebbe già saper tutto, Connor deve avergli parlato, prima che io andassi in prigione.

Lei dovrebbe saper tutta la storia, invece mi ha supplicato di lasciarla stare, cosa c'è di sbagliato in me?

“Hey Preston!” urla, sedendosi su di me, è Ashley, l'ultima ragazza che mi sono scopato.

“Va via Ashley!” rispondo.

“Ma...” è sconvolta.

“Va via!” urlo e la spingo via da me.

Sento il suono della campanella, devo andare in classe, quasi non ricordo le classi, dovrei avere letteratura, mi dirigo nell'aula.

Tutti mi fissano, lo vedo, mi sento a disagio anche se non lo dimostro, non voglio incrociare nessuno di questi sguardi, mi farebbe solo male, ma non posso dimostrarmi debole.