Behind

Capitolo 11

“Perchè fai così?” letteralmente piango

“Non meriti niente di tutto questo!” urla mentre il suo calcio entra in collisione con le mie costole.

Il dolore fisico lancinante che provo in questo momento non posso nemmeno paragonarlo al dolore che provo ora, non posso credere di essermi fidata di lui, non so quali sensazioni si sono impossessati di me ora.

Niall, quell'angelo di cui mi sono innamorata, è un diavolo, è dannato.

Lo guardo negli occhi mentre continua ad insultarmi e a provocarmi dolore fisico, i suoi occhi sono diversi, il colore azzurro è stato rimpiazzato dalla rabbia che li ha incupiti.

Non so cosa sia successo in quel breve tempo in cui ho fatto la doccia, subito dopo avermi giurato amore eterno è uscito dalla doccia dicendo che andava a mangiare qualcosa, quando sono uscita non era più lo stesso.

“Cosa ti ho fatto?” balbetto mentre le lacrime scorrono ancora sul mio volto “Pensavo mi amassi”

“Ecco il tuo problema bambolina, ti fidi di tutto e tutti”

Mi faccio coraggio, lui era la mia prima storia seria, era la mia prima storia in assoluto.

“Ero pronta a darti tutta la mia vita, Niall...” la voce spezzata dal dolore “ma sei talmente malato da rovinare tutto”

Ma quanto posso essere stupida? Niall è praticamente crollato, ha la testa sulle mie gambe e sta leggermente russando, stavamo guardando un film e mi sono sorpresa a pensare a cosa sarebbe successo se quelli nel film fossimo io e Niall ma lui non mi farebbe mai una cosa del genere,non mi provocherebbe mai del male fisico, devo ricordarmi che ha ucciso un povero ragazzo per me.

Non dovrei vantarmene, lo so che non è una bella cosa, non mi fa piacere per niente, ma almeno so che non sono solo una presa in giro per lui.

Lo sento muovere sopra di me, è così perfetto anche quando dorme, i suoi capelli dorati fanno il solletico alle mie cosce nude e la sua espressione mentre dorme è così angelica e... perfetta!

Il film si conclude miseramente e io non avendo ancora sonno decido di andare su facebook, due notifiche e una richiesta di amicizia, inutile dire che sono richieste di giochi, sono curiosa di vedere chi voglia fare la mia conoscenza 'Harry Edward Styles', credo di non conoscerlo, i suoi occhi risaltano nella foto del profilo, sono verde smeraldo e i suoi capelli sono leggermente lungi tirati dietro da una fascia, è terribilmente sexy.

Decido di accettarla, ammetto di non conoscere nemmeno la metà dei miei 'amici' online.

Premo il pulsante 'accetta' e nemmeno dieci minuti dopo cerca di avere una conversazione con me, è simpatico e intelligente, una strana combinazione dato che è anche molto affascinante.

…

Niall è davanti a me, la fronte aggrottata e gli occhi attraversati dalla rabbia mentre la luce del sole che entrava dalle finestre gli faceva risplendere la pelle.

“Cosa cazzo è questo?” urla

“Cosa?”

Mi indica il cellulare e allora capisco, la discussione tra me ed Harry ad un certo punto è diventata dolcissima, lui mi diceva di sognare una ragazza come me e io accettavo semplicemente i complimenti.

“L'ho conosciuto mentre dormivi, davvero, è un ragazzo dolcissimo ma io amo te, lo sai”

“Cos'hai in quella cazzo di testa malata?” urla “Ti ho aspettata per tutto questo tempo, ti ho amata segretamente e cosa ricevo in cambio? Niente, solo prese per il culo!”

Tento di avvicinarmi a lui ma mi schiva, sfugge dal mio tocco, il mio cuore si sgretola in quella maledetta stanza.

“Ti prego, ascoltami!”

“ 'Sei perfetto!' 'Mai quanto te, tesoro!' ” Mi legge la conversazione tra me ed Harry.

Scoppio a piangere, sento le mie gambe cedere, cado mentre continuo a piangere disperata, lui è la mia vita, ma quel ragazzo, ha qualcosa di nascosto, oscuro, che mi attira a stare con lui, conoscerlo.

Amo Niall con tutta me stessa, ma non smetterò di parlargli, ho scoperto che Harry abita qui a Chicago, quindi finalmente ho un altro amico a parte Louis.

“Ti prego Niall, basta!” praticamente urlo con le lacrime che rigano il mio volto.

“Venire qui è stata la decisione più brutta che io abbia mai preso” dice con fare tagliente e convinto, mi avvicino a lui, cercando nei suoi occhi un minimo di pentimento, lo dice solo per la rabbia, non lo pensa davvero.

'Cogliona!' urlo tra me e me.

Lo vedo allontanarsi nel lungo corridoio, dovrei seguirlo, ma so che ha bisogno del suo tempo, se non voglio perderlo devo lasciarlo da solo.