capitolo 12

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Come previsto il giorno dopo a scuola lui mi venne in contro con la sua solita aria da bullo.

Sbattè la mano contro il mio armadietto

e dopo che vide la mia faccia spaventata scoppiò in una fragorosa risata che mi fece spaventare.

Non sapevo come prenderla se mi dovevo spaventare o tranquillizzare ma feci buon viso a cattivo gioco.

Lui mi portò in bagno e mi disse che non c'era nulla di qui preoccuparsi e che lui non mi avrebbe fatto niente e poi mi fece una semplice e innocua proposta:" Dato che ho notato che a te piace mia sorella e che a me piace tu a sorella ho un idea: che ne dico se c'è ne andiamo al cinema domani sera edi andiamo a mangiarci un panino.

Non sapevo che cosa dire e per questo mi limitai a sorridere e poi dissi di sì e dissi che avrei proposto il piano a mia sorella.

Tornai a casa e mia sorella mi aspettava davanti la porta di casa borbotta qualcosa.

Salutai mia sorella che non ricambio il saluto ma io non ci deve caso è appena finii di raccontare la storia lei era radiosa e poi mi disse che le piaceva Simon ma che andava tenuto tutto in segreto.

Io ricambiai dicendo che a me piace la sorella diSimon.

Passammo tutta la giornata a cercare che cosa metterci per la serata del giorno dopo fino a quando non c'ho renderanno conto che alcune loro due stavano cercando qualcosa da mettersi ma noi non ci facemmo vedere e sterminio tutto il tempo nascosti a pattugliare ciò che dicevano e cercavamo di capire i loro gusti e soprattutto capire se gli piacevamo.

il mostro della casa accantoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora