La mattina seguente mi alzo presto e vado a fare una passeggiata con Scarlett. Durante questi mesi ha continuato a mantenersi in forma e, a dir la verità, sono davvero fiera di lei. Pensavo si demoralizzasse subito, invece, ogni giorno va in palestra o a correre, ma ora, con il pancione cosi grande, non le è più tanto facile.
«Allora, oggi vado a pranzo con Dylan. Mi prometti che qualsiasi cosa succeda mi chiami?» Le chiedo respirando affannosamente.
«Mad tranquilla, so cavarmela da sola» sbuffa alzando gli occhi al cielo.
«Promettilo, sennò gli dico di no e non vado» la ricatto sapendo che farebbe tutto il possibile per farmi stare con Dylan.
«Va bene okay, te lo prometto» ride dandomi una spallata.
«Bene. Dopo vado a fare la spesa. C'è qualcosa che vuoi in particolare?» Le chiedo preparandomi mentalmente per la lista di cose che chiederà.
«Ho proprio voglia di noccioline in questi giorni. E di gelato. Anche di carote. Ah e di mandorle» dice sorridendo come una bambina.
«Andata. Per le cinque dovrei essere a casa» la informo.
«Mio dio Madison non preoccuparti, starò bene!» Esclama annoiata.
«Lo sai come sono Scar. Potrai dirmelo trecento volte che starai bene, ma io mi preoccuperò sempre di te» dico fermandomi.
«Per questo sei la mia migliore amica, perché ci sei sempre» mi abbraccia e, proprio quando sto per risponderle, l'ultima persona che avrei mai pensato di incontrare, ci interrompe.
«Bene bene, che piacevole incontro» dice leccandosi le labbra. Schifoso.
«Luke lasciala stare» sbotta Scarlett.
«Ciao Scarlett, come va questa gravidanza?»
Chiede provando a toccarle la pancia, ma gli blocco il polso prima che possa farlo.
«Non provarci mai più o...» lo minaccio, ma lui ride.
«O cosa? Sai ci stavo pensando l'altro giorno e tu non puoi minacciarmi. Non hai le prove. Non hai nulla contro di me. Quindi rimani al tuo posto» dice spingendomi.
«Forza Luke vattene. Lasciaci stare» controbatte Scarlett cercando di rimanere forte, ma la sua voce la tradisce. Come biasimarla.
«Scar, respira» le sussurro avvicinandomi a lei e prendendole la mano.
«Stai tranquilla okay? Ora me ne occupo io» le sorrido anche se non sono poi così sicura di quello che stia per succedere.
«Luke, che vuoi da me? Ti costa così tanto lasciarmi stare?» Chiedo avvicinandomi a lui. Deve andarsene. Ora.
«Io voglio te Madison. Non lo capisci. Io voglio te» mi dice accarezzandomi il viso.
«Non è lo stesso per me. Io sto con Dylan e amo lui» rispondo mantenendo la calma.
«Non è vero! Tu non lo ami» urla spaventando Scarlett e prendendomi il polso.
«Tu ami me. Me» urla di nuovo.
Mi sta davvero facendo male al polso e, nonostante gli sforzi, non riesco a liberarmi.
«Lasciala stare» piange Scarlett.
«Stai zitta!» Urla più forte.
«Luke lasciami, lasciami» lo imploro sentendo le sue unghie entrare nel mio polso.
«Ora tu mi baci e mi dici che mi ami. Okay?» Dice avvicinandosi a me.
«È una domanda o un ordine?» Chiedo guardandolo con disgusto.
«Non parlerei fossi in te Madison» ride bloccandomi il viso e dandomi baci sul collo, soffermandosi in alcuni punti. Mi sento così debole, ma devo dimostrarmi forte, come sempre d'altronde.
«Baciami» urla tirandomi uno schiaffo sulla guancia la quale inizia a pizzicarmi.
«Lasciala stare ho detto» si avvicina Scarlett è cerca di staccare la sua mano dal mio polso, ma Luke le dà una spinta facendola cadere.
«Luke sei impazzito!» Cerco di spingerlo via e di andare da Scarlett, ma continua a tenermi il polso.
«Siete due schifose puttane» dice acido ed io gli sputo. Non so con quale forza, non so cosa stessi pensando in quel momento.
Lui mi guarda, si pulisce il viso con la manica e tira un altro schiaffo. Più doloroso del primo
perché questa volta mi ha preso con l'anello sullo zigomo.
«Lasciami andare Luke. Tu non stai bene, hai bisogno di aiuto, ti prego lasciami» dico a denti stretti.
«Ora mi ascolti bene, perché non te lo ripeterò un'altra volta. Ora tu mi baci, hai capito? Baciami» urla per poi poggiare le sue labbra sulle mie. Subito mi scanso sputando di nuovo, ma questa volta per terra. Inutile dire che questo mio gesto non gli ha fatto piacere. Mi tira un altro schiaffo. Più forte e sempre sulla stessa guancia. Scarlett è per terra e per quanto piange, è quasi senza respiro, cerca di urlare, ma non ci riesce.
«Va tutto bene Scar» cerco di tranquillizzarla «ti giuro Luke, che se le succede qualcosa per colpa tua, questa volta finisci male hai capito?» Sbotto e, quando cerca di tirarmi un altro schiaffo, lo tradisco sul tempo dandogli un pugno nello stomaco e facendolo cadere a terra. Cerca di alzarsi, ma con tutto il coraggio che mi è rimasto, gli sferro un pugno sullo zigomo. Probabilmente non gli ho fatto neanche male, ma mi ha aiutato a prendere più tempo.
Mi avvicino a Scarlett e le prendo il viso tra le mani.
«Ehi ehi. Respira. Scar, respira. Io sto bene okay, sto bene. Non è niente guarirà» dico riferendomi al polso. Mi fa malissimo, ma non posso dirglielo, devo essere forte.
«Forza amica mia, respiriamo insieme okay?» Cerco di tranquillizzarla e dopo vari tentativi ci riesco.
«Okay, ora ci alziamo e andiamo a casa. Forza vieni qui» l'aiuto ad alzarsi e, quando mi giro, vedo che Luke non c'era più. Avendo visto della gente in lontananza ha pensato bene di correre via.
Quando arriviamo a casa, la troviamo fortunatamente vuota.
«Madison, mi dispiace, mi dispiace tanto. Avrei dovuto fare qualcosa, ma non riuscivo a muovermi. È stato più forte di me, era come se si fosse paralizzato tutto il corpo. Scusami, scusami tanto» dice abbracciandomi.
«Non è colpa tua Scar. Non è colpa tua» glielo ripeto più volte, ma è inutile perché continua a scusarsi e a piangere. Una volta calma, mi prende la mano e mi porta in bagno per cercare di sistemare quello che Luke ha fatto. Mi guardo allo specchio. Un taglio sullo zigomo. Sangue sulla guancia. Sul collo dei segni violacei. Strizzo gli occhi e una lacrima scivola sulla mia guancia. Mi sento così sporca. Vedere la mia faccia in quelle condizioni mi fa male perché non capisco come un ragazzo possa picchiare una ragazza che dice di amare. Come puoi continuare a guardarla in faccia mentre le tiri, non uno, ma ben tre schiaffi.
«Credo brucerà molto» dice Scarlett interrompendo i miei pensieri.
«Per favore facciamo in fretta» le supplico ed è inutile dire che furono i venti minuti peggiori della mia vita dopo ciò che era successo questa mattina. Piangevo come una bambina perché mi bruciava davvero troppo.
«Ecco, Mad abbiamo fatto, ora ti metto un cerotto qui» dice mettendolo sullo zigomo «è una fasciatura qui» mi fascia il polso e mi guarda negli occhi «se solo fossi più coraggiosa avr...»
«Sei la più coraggiosa» la interrompo «Scar devi farmi un favore. Non devi parlarne con nessuno di quello che è successo oggi. Se solo Dylan lo venisse a sapere penso ci metterebbe due secondi per trovare Luke e altri due per ucciderlo e nonostante in questo momento gli stia augurando il peggio delle cose, non voglio che Dylan finisca in mezzo a questa storia. Per favore» la supplico pensando alla metà dei guai che passerebbe se facesse qualcosa.
«Non preoccuparti» accenna un sorriso.Verso le undici, nonostante abbia provato a convincere Scarlett che posso rinunciare ad uscire con Dylan, suona alla porta. Vedendolo vado nel panico perché non ho pensato a nessuna scusa che possa reggere per giustificare il cerotto sullo zigomo.