Stiamo uscendo per andare alla festa a cui Archie ci ha inviate e Dylan non si è fatto più sentire da ieri sera. Mi sembra strano che non mi abbia detto niente della festa, forse non lo sapeva ancora, altrimenti me lo avrebbe detto...no?
«Smettila di pensare Mad. Di sicuro gli è passato di mente» dice Scarlett trascinandomi nella cucina di quella casa enorme di cui non so nemmeno chi sia il proprietario.
«Lo so è solo che...mi sembra strano» dico appoggiandomi al bancone.
«Prendi questo, vedrai che non ci penserai più» dice porgendomi uno shottino che mando giù tutto d'un sorso. Mi brucia la gola inizialmente, ma ha un sapore buonissimo.
«Alla nostra» dice Scarlett porgendomene un'altro e brindando.
«Andiamo a ballare.»
Raggiungiamo la pista e mi lascio andare. Non penso più a Dylan, a Trevor, a nessuno, solo a divertirmi con le mie migliori amiche.
Quando esco fuori per prendere un po' d'aria vedo che Dylan mi ha scritto un messaggio
Dove sei?
Gli rispondo che sono alla festa e lui, appena lo legge, controbatte
Ferma lì, vengo a prenderti.
Io non voglio andarmene. Mi sto divertendo e non ho intenzione di tornare a casa ad annoiarmi. Così torno dentro e cerco Scarlett e Layla. Le trovo in salone a parlare con dei ragazzi.
«Purtroppo noi siamo fidanzate, ma lei no. Quindi è tutta vostra» dice spingendomi tra le braccia di questi due ragazzi. Sono di una bellezza a dir poco fantastica, però la mia mente è occupata da un'altro.
«Bevi questi Mad e poi vai a scatenarti.»
Mi dà altri due shottini e, uno dopo l'altro, li mando giù.
Mi sento spensierata e tranquilla, così prendo per mano i due ragazzi e andiamo a ballare.
Ad un certo punto uno dei due mi mette le mani sui fianchi e fa combaciare la mia schiena con il suo petto. Comincia a strusciarsi su di me ed io lo lascio fare non pensando minimamente a quello che sto facendo. Sono troppo ubriaca.
«Ti va di fare un giro?» Mi chiede il ragazzo roscio baciandomi il collo.
«Eh furbetto, volevi provarci eh!» Dico puntandogli un dito contro per poi mettermi a ridere senza alcun motivo.
«Dai ci divertiamo» dice continuando a baciarmi il collo.
«Non posso, sai perché? C'è un ragazzo che sta per arrivare e se mi trova con te si arrabbia molto. Quindi è meglio non farlo arrabbiare perché sennò poi sono cavoli per tutti» gli dico all'orecchio, ma lui si mette a ridere.
«È il tuo ragazzo?»
«In realtà no» dico grattandomi il mento.
«Allora? Che ti importa. Non state insieme» mi fa notare.
«Hai proprio ragione. Io posso fare quello che voglio» dico urlando e cominciando a ballare come una matta. Non mi sono mai sentita così.
Il ragazzo poi si avvicina di nuovo a me, ma questa volta mi mette la mani poco sopra il sedere e sposta le mie braccia dietro al suo collo. Mi bacia la mascella e poi si ferma poco prima della bocca.
«Levati coglione» dice Dylan spingendolo e portandomi fuori.
«Sei arrivato proprio quando ci stavamo per baciare. Sei un guastafeste» dico mettendo il broncio.
«Tu non volevi baciarlo.»
«Si invece» dico facendogli una pernacchia.
«E perché volevi farlo?» Chiede incrociando le braccia al petto.
«Perché mi andava» dico incrociando le braccia anch'io.
«Sei troppo ubriaca Mad, quanto hai bevuto?»
«Sei o sette.»
«Sei o sette cosa? Birre?» Chiede arrabbiandosi.
«Shottini, scemo!» Dico mettendomi a ridere.
«Sei davvero carino quando ti arrabbi» dico avvicinandomi a lui e mettendogli le braccia dietro al collo.Dylan
«Sei sempre arrabbiato. Rilassati. Se vuoi ho io un modo per farti rilassare» dice Madison avvicinando la mano ai miei pantaloni.
«Sei decisamente ubriaca.»
«Perché? Non vuoi?» Chiede triste.
«Non quando sei in queste condizioni» le sussurro «non voglio approfittarmi di te e so che se te lo lasciassi fare, domani ti arrabbieresti con me.»
«Giuro che no» dice mettendosi una mano sul cuore e facendo una faccia seria.
«Sei ubriaca Mad» le ripeto ridacchiando, ma lei non ha intenzioni di ascoltarmi. Così mi mette le mani dietro la nuca e mi bacia. Io la lascio fare ovviamente, è solo un bacio. Poi però scende di nuovo con le mani lì e tenta di slacciarmi i pantaloni.
«Non sai quanto questa cosa mi faccia eccitare, ma ti ho detto che in questi condizioni non voglio» le ripeto, ma lei non mi ascolta proprio.
«Lo so che lo vuoi Dylan. Non puoi resistermi. So che vorresti queste mani intorno...»
Non la lascio finire, tappandole la bocca. Se le avessi lasciato completare la frase molto probabilmente avrei ceduto e già il mio autocontrollo è al limite.
«Davvero non lo vuoi?» Mi sussurra all'orecchio mordendomi il lobo.
Mi sta torturando. Deve smetterla altrimenti non so cosa potrebbe succedere.
«Per quanto tu mi piaccia, la risposta rimane sempre la stessa piccola, non...»
«Non in queste condizioni. Sei noioso e ti odio» mette il broncio di nuovo e si mette a piangere. Quella scena mi fa troppo ridere, ma devo trattenermi. Davvero sta piangendo perché non voglio che mi faccia una sega?
«Madison, non piangere.»
«Lasciami stare. Sei solo uno stronzo» dice correndo dentro e io le vado appresso, ma appena entro in casa non la vedo più.Madison
Torno da Scarlett e Layla, che però si sono spostate da dove le avevo viste l'ultima volta. Così le cerco finché non sento qualcuno afferrarmi il braccio.
«Ancora tu Dylan! Basta, lasciami stare.
Quando mi giro, però, vedo che non è lui e mi si gela il sangue. È Trevor.
«T-trevor.»
«Ti sono mancato?» Chiede accarezzandomi una guancia.
«Senti, io non so dove sia Dylan, ma a lui non importa niente di me, quindi che tu mi faccia qualcosa o meno a lui non cambierà nulla» dico girando gli occhi.
«Dici? Io credo che lui tenga a te davvero tanto. Forse tu non te ne sei accorta, ma guardava così anche mia sorella. Stessi occhi, stessa espressione da innamorato» aggiunge passando la mano sul mio braccio. Sua sorella?
«A lui non importa niente. Sai perché? Volevo fargli una sega e mi ha detto di no» dico senza nemmeno riflettere.
«Però...puoi farla a me, non ti dirò di no» dice mettendo la mia mano sui suoi pantaloni.
«Vedi? Perché tu reagisci così e lui no? Sarebbe tutto più facile. Comunque no, non voglio farlo. Credo tu ce l'abbia piccolo piccolo» rispondo incrociando le braccia.
«Dici? Vogliamo vedere.»
Comincia a slacciarsi i pantaloni e io d'istinto provo a scappare, ma lui mi afferra il braccio facendo una risatina.
«Lasciami Trevor, sei un ragazzo cattivo ed io non ti ho fatto niente» cerco di togliere il braccio dalla sua forte presa.
«Tu no, ma lui ha fatto molte cose di cui non ha ancora pagato le conseguenze» sorride malefico e con una mano mi tocca un seno ed io gli tiro uno schiaffo. Non so con quale coraggio, ma evidentemente è l'alcool che ho in corpo che ha agito al posto mio.
«Non ti hanno insegnato le buone maniere?» Chiede stringendo i denti e tirandomi i capelli per farmi avvicinare a lui.
«Forse dovrebbero insegnarle a te» dico puntandogli il dito contro e cercando di trattenere le lacrime. Dio Madison chiudi quella boccaccia! Lui alza la mano e proprio quando sta per assestarmi uno schiaffo in pieno viso, una voce ci interrompe. Quell'accento.