9.

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La mattina seguente mi alzo prima di Dylan e decido di tornare a casa prima che nonna si svegli per evitare che faccia domande.
Mi metto seduta sul bordo del letto, strofino gli occhi e mi stiracchio. Lentamente mi alzo e mi metto i pantaloncini della sera prima. Mentre sto infilando le scarpe, Dylan mi cinge la vita con le braccia e mi tira indietro.
«Volevi andartene senza neanche salutare? Non si fa così» dice sdraiandosi a pancia sotto e tenendomi bloccata con un braccio.
«Non volevo svegliarti» dico cercando di alzarmi, ma lui non sembra volermi lasciar andare via. Con il piedi mi toglie la scarpa che mi sono messa e mi dice che sarei rimasta tutto il giorno a letto con lui.
«Dai dy, devo andare a casa prima che si svegli nonna» dico ridacchiando.
«Per favore!» Continuo.
«No.»
«Sei antipatico persino di prima mattina. Incredibile.»
«Non dirlo mai più.»
«Non darmi ordini» lo guardo assottigliando gli occhi e lui comincia a farmi il solletico. Comincio a dimenarmi come una vera e propria medusa e chiedo a Dylan di smetterla, ma lui non vuole sentirne.
«Dylan! Dylan per favore. Se... se la smetti...se la smetti ti do un bacio.»
Si ferma di scatto e mi guarda negli occhi.
«Affare fatto. Ho smesso.»
«Okay. Ciao» dico mettendomi seduta per andarmene, ma lui mi riafferra a si sdraia sopra di me.
«Non ho detto quando te lo darò. Prima o poi...» mi interrompo «sei pesantissimo, alzati!» Si alza leggermente facendo forza sui gomiti.
«Un bacio e poi forse, forse, ti lascio andare.»
Lo guardo bene e mi accorgo di quanto sia bello nonostante si sia appena svegliato. Ha i capelli scompigliati e qualche ciuffo gli ricade sul viso coprendogli la fronte.
Mi rendo conto poi, che mentre pensavo a queste cose, stavo continuando a fissarlo e lui a me.
«Stavo pensando che se non vuoi parlare con Brit posso farlo io, almeno puoi restare un po' di più con me» dice con un sottile strato di... imbarazzo? Ma che diavolo ci sta succedendo?
«Non posso Dy. Devo sistemare delle cose e farne delle altre. Sarei rimasta sennò» dico spostandogli un ciuffo dalla fronte e lui sorride per quel mio gesto quasi dolce. Si sposta da sopra di me e si appoggia con la schiena alla testiera del letto ed io mi avvicino a lui.
«Ti fa ancora male il labbro?» Chiedo passandoci delicatamente il pollice.
«Un po' si.»
Alterno lo sguardo dalle sue labbra agli occhi e dio, ha delle labbra fantastiche. Ti fanno venire voglia di baciarle soltanto a guardarle.
Dylan, accorgendosi di come lo sto guardando, mi prende e mi bacia.
Ha una mano appoggiata sulla mia schiena e una sulla mia guancia. Io invece ne ho una sul suo collo e una sul suo petto.
Mi sento in fiamme. È come se da un momento all'altro avessi potuto prendere fuoco. È questo l'effetto che mi fa Dylan.
Scende poi a baciarmi il collo ed io lascio la testa all'indietro per farmi baciare meglio.
Si avvicina poi all'orecchio e mi sussurra un resta con me molto, ma molto invitante.
«Non posso Dy» dico baciandolo di nuovo sulle labbra.
«Devo andare.»
«Cinque minuti» sussurra tra un bacio e l'altro.
«Non posso» ripeto di nuovo staccandomi lentamente e sentendo le guance in fiamme.
«Se non vado ora, cambierò idea» dico alzandomi e infilando le scarpe.
«Puoi tenerla se vuoi» dice mentre mi sto per togliere la maglietta, cosi la lascio e metto la mia nella borsa.
«Sono stata davvero bene.» Faccio il giro del letto e mi siedo dalla sua parte.
«Anch'io.» Sorride.
«Ci vediamo dopo okay?»
Mi sporgo per dargli un bacio sulla guancia e mi alzo andando verso la porta, ma prima che possa uscire lui mi blocca contro il muro e mi bacia dicendomi che già non vedeva l'ora di rivedermi.
«Dy devo proprio andare. Nonna si starà per svegliare.»
«Okay, okay. A dopo.»
Mi dà un bacio a stampo e finalmente riesco ad uscire da quella casa.
Lentamente, senza far rumore, vado in camera e mi sdraio sul letto pensando alla serata che avevo passato e a come ero stata bene con Dylan.
I miei pensieri vengono interrotti da Scarlett e Layla che entrano in camera saltando sul mio letto e tempestandomi di domande.
«Calme calme!» Dico e loro si zittiscono.
«Vi siete baciati?» Chiede Scarlett.
«Che domande fai, ovvio che si, se hanno dormito insieme!» Le dice Layla.
«Così tante volte» dico abbracciando il cuscino e loro battono le mani tutte contente.
«Abbiamo dormito abbracciati e ieri sera, mentre gli medicavo la ferita, lui mi ha detto che se avesse saputo che fossi stata io a curarlo si sarebbe fatto più male. È stata una serata pazzesca» dico ripensando ad ogni momento trascorso insieme e mordendomi il labbro.
Scarlett e Layla vogliono sapere tutto nei minimi dettagli e ovviamente non posso non raccontarglielo perché so che mi avrebbero tormentato finché non lo avessi fatto.
«Voglio proprio vedere cosa succede quando vi vedrete oggi.»
«Per quanto è bipolare potrebbe anche decidere di ignorarmi tutto il tempo. »
«Spero per lui che non lo faccia e dovrà vedersela con noi» dice Layla tirandosi su le maniche della felpa.
«Ragazze vi adoro. Siete fantastiche» dico abbracciandole.
«Adesso scendiamo a fare colazione vi prego, ho troppa fame.»
«Alex?» Chiedo mentre scendiamo le scale.
«Si sente poco bene. Ha detto che oggi preferisce rimanere a letto.»
«Si sarà ammalato per il troppo sesso che avete fatto!» Esclama Layla.
«Cosa?» Chiedo sbarrando gli occhi.
«Mio dio dovevi sentirli! Non facevano altro che urlare. Nonostante fossi tre camere più in là li sentivo come se fossi nella stessa loro» aggiunge Layla.
«Ma non è vero!» Dice Scarlett diventando completamente bordeaux.
«Come è stato?» Chiedo sedendomi e mangiando un biscotto.
«È stato fantastico. Vi giuro lo avrei fatto per ore e ore. Eravamo così in sintonia. Una cosa sola.»
«Per fortuna che ad una certa ora mi sono addormentata. Inizialmente pensavo che vi avrei sognato mentre dormivo, ma per fortuna non è successo!» Dice Layla.
«Non abbiamo fatto così tanto rumore.»
«Oh fidati, ne avete fatto tantissimo!» Dice Layla ridendo.

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