Capitolo 39

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VALERIE'S POV

Mio padre resta lí.

Non fa niente per mettermi a mio agio o farmi accomodare in casa. Dopotutto quella non era piú casa mia.

<< Chi c'é alla porta? >>

Urla mia madre, presumibilmente dalla cucina.

<< Valerie >>

Risponde. Non "nostra figlia".

Io sono solo e semplicemente Valerie.

Sbircio la casa all'interno, da sopra la spalla di mio padre.

Il salotto é ancora disposto in modo uguale. Il divano con una fantasia a fiori, il tavolino di legno davanti con una vecchia e grossa tv e una poltrona quasi distrutta, dove si sedeva sempre mio padre.

Poi vedo mia madre arrivare, asciugandosi freneticamente con una salvietta le mani bagnate.

Aveva appena finito di lavare i piatti.

I capelli fissati sulla nuca da un mollettone nero. Dei ciuffi ormai grigi le scendono lungo il viso.

É sorpresa di vedermi, ma a differenza di mio padre mi fa segno di entrare.

<< prego, accomodatevi sul divano >>

Entro trascinandomi dietro di me Zayn. Sempre tenendolo per mano.

Tutta la sua sicurezza sembra essere svanita. I suoi passi sono insicuri e tiene gli occhi bassi.

Come se guardare i miei genitori potesse scatenare chissà quale reazione.

Ci sediamo sul divano e Zayn si muove un po' prima di trovare una posizione comoda. Piú che altro é l'ansia che non gli permette di stare tranquillo.

I ruoli sembravano invertirsi.

Io sono quella calma e pronta, mentre lui é estremamente a disagio e intimidito.

Mia madre ritorna in salotto con i capelli raccolti piú ordinatamente di prima.

Mio padre prende posto sulla famosa poltrona senza dire una parola. Il giornale di oggi é appoggiato sul bracciolo logoro di tessuto marrone, lui gli da un'occhiata e poi li lecca l'indice e il pollice per poi girare alcune pagine e inizia a leggere.

Ci ignora apertamente, senza ritegno.

É mia madre quella che spezza il silenzio sedendosi accanto a me, ma a debita distanza.

<< come mai qui? >>

Noto una spece di paura nella voce. Come se fosse spaventata da quello che eravamo venuti a dire. E farebbe bene ad esserlo.

<< sai, mamma, io e Zayn stiamo insieme da quasi un anno. Lo hai già conosciuto all'ospedale immagino >> lei annuisce e io continuo << ecco... So che siamo insieme da poco ma, é capitata una cosa imprevista, e prima di dire qualsiasi cosa, vi prego di ascoltarmi >>

Mi accorgo che ho la voce tremante. E che il discorso prima non aveva un minimo di senso logico.

Era incasinato, come tutto nella mia testa, da un mese a questa parte.

<< sono... Rimasta incinta >>

Dico e sento Zayn circondarmi le spalle con un braccio. Ho bisogno di un grande sostegno adesso.

Mio padre alza la testa dal giornale e mi fissa con sguardo confuso.

Mia mamma é lo sgomento in persona. Ha una espressione di shock sul volto che quasi mi spaventa.

Ray of Light (sequel of Shadows)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora