Capitolo 38

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VALERIE'S POV

Abbasso la testa e mi infilo nella vecchia e scassata utilitaria di Louis. Zayn é già alla guida, con una espressione troppo allegra, mi comincia a dare sui nervi il suo perenne ottimismo.              

Stiamo partendo per andare a Wilsden, il mio vecchio paese.

Dista circa mezz'ora di viaggio da Bradford. Avremo tempo per decidere cosa dire, ma soprattutto come dirlo.

<< Wilsden arriviamo >>

Mormora accendendo la macchina e dando gas sul pedale dell'acceleratore.

Non andavamo piú in giro in moto dall'incidente. E non credo ci saremmo mai piú saliti.

Quindi Louis ci prestava spesso la sua macchina. Lo faceva volentieri perché significava che saremmo stati fuori dai piedi per un po'.

Con Amanda andava a gonfie vele ed ero contenta che mia cugina si fosse finalmente messa la testa a posto con qualcuno.

Credevo che quella piú propensa a restare incinta, dopo rapporti occasionali sarebbe potuta essere lei. Ma adesso era diventata tutto ad un tratto meno festaiola e con una relazione piuttosto seria.

Quella che invece stava in giro quasi tutto il giorno ed era rimasta incinta, invece, ero io.

Chi se lo sarebbe mai aspettato?

La ragazzina seria, con sani principi sarebbe diventata una ribelle, agli occhi degli altri.

Mi rannicchio sul sedile e attiro le gambe a petto. Appoggio la schiena sulla portiera e resto a contemplare Zayn. Tutto concentrato nella guida.

Dopo una manciata di minuti comincia a rilassarsi e scrolla le spalle, appoggiandosi allo schienale.

<< allora, come pensi di dirglielo? >>

<< potrei entrare in casa e dire "ciao mamma, ciao papà. Sono incinta" >>

<< credo sia una buona tecinca se li vuoi far morire di infarto entrambi >>

Rido e appoggio la testa al finestrino freddo.

<< sarò piú delicata lo prometto, ma fai parlare me, ok? >>

Zayn non mi risponde e allora ribadisco il concetto.

<< Zayn? Promettimelo >>

<< ok. Va bene, va bene! Starò muto come un pesce >>

Si mette una mano sul cuore e poi la riposizione velocemente sul cambio.

Alzo il sopracciglio con disappunto. So che non mi ascolterà e alla prima occasione si intrometterà la discussione.

<< te lo giuro >>

Se ne esce con una voce stridula. Che di promessa non ha proprio nulla.

Lascio perdere e guardo il paesaggio fuori dal finestrino.

Le case e i palazzi si fanno sempre mano frequenti. Ogni tanto scorgo dei piccoli parchi che costellano tutti i sobborghi di Bradford.

Il cielo incombe minaccioso.

Le nuvole, per quanto bianche e candide promettono pioggia.

Dopo pochi minuti vedo un cartello rettangolare verde. La scritta Bradford é sbarrata con una riga di rosso acceso.

Dopo due anni sto tornando a casa. Nel posto che piú avevo odiato.

Ray of Light (sequel of Shadows)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora