7. L'incubo

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ALEX
Guardai incerto il bel visetto angelico di Violet. Era indecisa e lo leggevo dalla sua fronte increspata. Doveva scegliere tra il suo orgoglio oppure la voglia di stare ancora insieme a me.
Ero al settimo cielo, perché non vivevo una giornata del genere da tempo. Mi ero divertito tantissimo a stuzzicarla, e il fatto che anche lei non si volesse separare da me mi fece sorridere.
Le osservai il collo, nel punto in cui l'avevo baciata. Mi aveva fatto una sfuriata perché le avevo premuto leggermente le mie labbra sulla sua pelle morbida e profumata. Non ero riuscito a trattenermi, cazzo. Anche in quel momento, con una mia maglietta che le stava enorme, i capelli ancora un po' bagnati e le guance rosse e gremite di lentiggini, non avrei esitato a stamparle un bacio su quelle labbra carnose. Di certo sarebbe stato sbagliato, sapevo benissimo che entrambi non avevamo bisogno di un partner: eppure provavo un desiderio così forte, e non sapevo quanto ancora sarei riuscito a reprimerlo.
Mentre mi facevo dei film mentali così complicati da meritare un cazzo di oscar, lei ci stava ancora pensando. Dio, era una persona così difficile!
Mi inginocchia di fronte a lei e le presi una mano tra le mie, solo per sentire l'energia che sprigionava in me il suo contatto, e la pregai di restare.
- Non lo so...ti disturberei...e poi Jamie e la nonna...Alex, non credo di poter restare - esclamò con una vocina titubante. Mi stava venendo il groppo in gola, come viene ad un bambino quando non gli comprano il giocattolo che vuole. Che ridicolo cazzo! Disse ridendo la mia coscienza. La mandai a fanculo come il solito.
Eppure non mi sono mai comportato così di fronte ad una ragazza. Okay, essere gentile va bene. Ma farsi venire quasi le lacrime al primo rifiuto é veramente imbarazzante.
Decisi di intavolare il mio asso nella manica: - Freckles, so che non vuoi restare perché hai paura di quello che è successo oggi pomeriggio. Ma quand'è che capirai che non sto architettando un piano malefico per infilarmi nelle tue mutande? Tu sei troppo speciale, non ti farei mai una cosa del genere - dissi facendole l'occhiolino.
La sua bocca si incurvò in un sorrisetto e guardò per terra, mentre diventava rossa.

Boom! Avevo fatto centro!
Alex 1, Coscienza 0.

Mi maledissi per questi pensieri idioti e cercai di decifrare la sua espressione enigmatica. All'improvviso disse: - Va bene. Resto. Ma solo se mi prometti che mi canti qualcosa - sorrisi entusiasta e corsi in camera mia a prendere la chitarra. Tante ragazze mi chiedevano sempre di cantare loro una canzone, ma io mi rifiutavo sempre, tranne che con Arielle e Violet. Mentre stavo per scendere le scale mi bloccai. Era la prima volta che in quella giornata pensavo a lei. Era un record, cazzo! La mia coscienza mi applaudì e io sorrisi orgoglioso. La stavo dimenticando e tutto questo grazie a Violet.
Arrivai in soggiorno, mi buttai sul divano e Violet si sedette di fronte a me, con un sorriso a trentadue denti.
- Che cosa ti canto? - chiesi gentilmente. La vidi pensierosa. Allora dissi: - Che ne dici di sentire la mia ultima canzone, quella della prima volta che ci siamo visti? -
Annuì entusiasta. Vedere il suo sorriso mi caricava di energia e così iniziai a cantare con tutto il sentimento che avevo in me stesso. Lei mi ammirava estasiata e quasi non sbagliai un accordo dall'orgoglio che provavo a sapere che lei era completamente innamorata della mia voce.
Solo della tua voce o anche di te? Ancora una volta la puttana della mia coscienza mi stuzzicava. Come al solito la zittii, rimandando a dopo quella considerazione impossibile.
Appena finì lei mi applaudì e mi abbracciò. Restai impietrito per un attimo, ma poi le passai le mie mani sulla vita. Il suo profumo mi invase le narici e provai ancora una volta di buttarmi sulle sue labbra.
Lei si staccò e io incominciai subito un'altra canzone, per trattenermi dal saltarle addosso. Intonai Cornerstone, che avevo scritto poco tempo prima.
A Violet brillarono gli occhi e si emozionò quando cantai:

"Tell me where's your hiding place
I'm worried I'll forget your face"

His favourite worst nightmare. || Alex TurnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora