Prima parte.
-April, muovi il culo e spegni la cazzo di sveglia- urlò mia sorella Belle. Mi alzai e spensi l'aggeggio infernale, per poi entrare in doccia e far scendere l'acqua calda. -April, oggi inizia un nuovo anno di scuola!- disse mia madre dalla cucina, tutta contenta della sua piccola bimba. Era la terza volta che cambiavo scuola per via del suo fottuto lavoro, ma ques'anno dovevo iniziare la terza liceo, quindi cercai di avere un atteggiamento più maturo,nonostante la differenza di un anno rispetto ai miei nuovi compagni.
Mangiai con tutta calma la mia colazione e quando uscii, mi sistemai lo zaino grigio sulle spalle. Quando oramai ero a metà strada, sentii dei passi dietro di me, mi girai, e vidi un ragazzo con una grande felpa nera, ai piedi due vans e dei jeans sempre neri con due tagli sulle ginocchia.Era appoggiato ad un muretto, quindi esclusi la possibilità che fosse lui a seguirmi, anche se appena ripartì, mi girai per controllare ed era sparito.
-Signorina Wilson?- mi sentii chiamare ed alzai timidamente la mano. Il prof mi sorrise e mi diede il benvenuto nella 3I -Ora vieni con me, un ragazzo di quinta ti mostrerà la scuola, perciò salterai questa lezione. Ma non preoccuparti, di solito parliamo delle vacanze, quindi non ti perdi niente.- Detto questo, mi sorrise e mi fece aspettare fuori da un'aula. - Oh , io sono il prof Green, piacere.- dalla porta dell'aula alla mia destra uscì un ragazzo biondo, con la carnagione chiara, due labbra rosee e su di queste, sul lato sinistro, un pircing nero.-Sono scuro che il signor Hemmings le mostrerà tutta la scuola per bene. A dopo Signorina Wilson.- mi salutò cordialmente, prima di lasciarmi da sola nell'oceano dei suoi occhi azzurri. -Questo è il tuo armadietto, dove puoi mett- lo interruppi -so a cosa servono gli armadietti, sono di terza, non di prima.- e feci una faccia contrariata. Mi guardò male. -Come ti chiami?- dissi prima di arrivare davanti ad un'altra noiosissima aula -Luke. Hemmings.- disse, freddo -tu April Wilson, vero?- lo guardai negli occhi.- Si.- risposi. dopo poco ci ritrovammo a girare a caso mentre parlavamo di tutt'altro -sei così piccola.- mi disse alla fine del mio tour personale -ho iniziato un anno prima, te l'ho det- prima di riuscire a finire la frase mi ritrovai contro un armadietto grigio, con la faccia di Luke a pochi centimetri dalla mia -Io, io ora ho, lezione.- dissi e me ne scappai lontano dall'oceano.
Verso l'una andammo a mangiare, e mi sedetti da sola, come sempre direi. -ti spiace se mi siedo qui?- disse una ragazza mora, alta e con un piercing sul sopracciglio -Prego.- dissi, e le rivolsi un sorriso cordiale. -Mi chiamo Effie, e sono di 3I, ti ho già visto in classe- risi, ricordandomi di averla vista mentre mi sedevo in fondo all'aula -Piacere, mi chiamo April Wilson. Mi piace molto il tuo piercing.- dissi, prima di ridacchiare insieme alla mia nuova amica. -Dopodomani vieni a casa mia?- chiese e sorrisi, annuendo.
Mentre uscii dalle porte della scuola, notai i capelli biondi di Luke e quando scesi le scale me lo ritrovai davanti. Dovetti alzare la testa per guardare nei suoi occhi, data la mia statura, se ne accorse e rise -I-io dovrei andare a casa ora- dissi, imbarazzata. Camminai velocemente, ma ogni mio passo erano due di quelli di Lui. Mi era incollato. Avevo paura. Mi girai e sbottai -cosa vuoi da me Hemmings?- chiesi urlando -Sei così piccola e innocente- rispose lui, sorridendomi. -non hai risposto alla mia domanda- ribattei. Prima che potessi rendermene conto ero contro un muretto di mattoni, con Luke a pochi centimetri dal mio naso, che sorrideva, mostrando le fossette e i suoi denti bellissimi. Premette le sue labbra contro le mie, e mi strinse i fianchi con le mani. Quando scesi dalle punte, mi guardò con degli occhi da fare invidia al mare. -Ti accompagno a casa April- disse lui, deciso.
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Stay with me || Luke Hemmings
Fanfiction-Luke?- sussurra. -April.- sorrido. -Starai con me?- chiude gli occhi e appoggia di nuovo la testa contro la ruvida corteccia. Quella sua pelle delicata e pallida mi appare così bella, illuminata dai raggi del sole. -Per sempre bambina- gli alzo il...