Capitolo 32

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Chiamammo un taxi,che arrivò dopo pochi minuti.

Luke caricò le nostre valigie nel bagagliaio dell'auto gialla e si sedette sui sedili posteriori con me.

Abbassai il finestrino e sorrisi.

-Luke- lo chiamai, ma non rispose.

-Luke guardami- lui si girò e mi guardò, sorridendo -Guarda, il vento londinese mi sta accarezzando- risi e lui chiuse il vetro,serio.

-Perché l'hai fatto?- chiesi, triste.

-Solo io posso accarezzarti- scossi la testa e risi, avvcinandomi a lui.

Dopo poco arrivammo all'hotel che ci avrebbe ospitato per due settimane.

-Benvenuta a Londra- mi sorrise ed entrammo nella hall.

Degli specchi giganti ricoprivano le pareti beige, e un lampadario enorme di cristallo, penzolava su di noi.

-Stanza 192- sorrise e mi diede le chiavi.

Consegnai i documenti e ci incamminammo alla ricerca della camera, trascinandoci dietro le valigie.

-Eccola- inziai a correre verso una porta di legno scura.

Infilai la chiave nella piccola fessura e la sfilai delicatamente.

Una lucina verde mi confermò l'apertura.

-Eccoci-sorrise e mise la valigia in un angolo.

-Eccoci- ripetei e misi il mio zaino sul letto matrimoniale.

La stanza aveva le pareti bianche e il parquet a terra scricchiolava sotto di me.

Le coperte blu ricoprivano il letto, nascondendo i cuscini.

Il piccolo balcone si affacciava sulla strada, dando una visuale delle strade di Londra.

-Mi faccio una doccia- dissi e presi l'occorrente dal mio bagaglio.

Entrai nel bagno.

Aveva i mobili blu mare e lo specchio enorme ricopriva un intero lato della stanza.

Aprì l'acqua e mi lavai.

Mi infilai nell'accappatoio bianco e mi asciugai, facendo la stessa cosa con i miei ricci.

Mi vestì ed uscì dal bagno.

-Pronta?- annuì e mi infilai le Vans.

Presi il cellulare.

Chiamai mia madre.

-Mamma- sorrisi -April, dove sei?- alzai gli occhi al cielo -A Londra, sono con Luke e stiamo andando a prendere il bus- sbuffai -Okay, ti voglio bene, ciao- sorrisi -Anche io ti voglio bene, ciao- terminai la chimata.

Luke tirò fuori il cellulare.

Attivò la videocamera -Ciao, siamo a Londra e sono sempre con questa meravigliosa ragazza- risi -Smettila- arrossì e lui scosse la testa -Io dico la verità- sorrise e salimmo sull'autobus.

-Hey, stiamo andando dalla mamma e dal papà di questo ragazzo biondo- lo indicai -E mi sento strana- sorrisi -I londinesi hanno un accento molto Londinese- lui rise -Sono piú belli gli australiani- sorrisi -Anche i londinesi non sono male- lo stuzzicai.

-Meglio gli australiani- continuò -Io sono innamorata di un australiano, quindi si, sono meglio loro- sorrise e salutammo.

-Ma i tuoi sono di qui?- lui scosse la testa -Si sono trasferiti per lavoro, ma a me piace di più la nostra Sydney- sorrisi.

Stay with me || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora