Capitolo 58

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-Sai cosa, Luke?- chiedo e mi stiracchio, per poi buttarmi sulle coperte azzurre e morbide.

-Cosa?- ridacchia e si sfila le Converse, per poi stendersi vicino a me. Quanto è bello.

-Calum.- dico.

-Calum cosa?- chiede, aggrottando la fronte.

-Calum. Ha la ragazza? Si è sistemato, ecco?- ride.

-Perchè ti interessa?- mi sfiora la guancia con i polpastrelli e alzo un sopracciglio.

-Mi interessa e basta, è mio amico.- annuisce e sospira.

-Sai, quando siamo venuti a cercarti, quando tu eri scappata, ha conosciuto una ragazza.- guarda il soffitto bianco e si morde il labbro inferiore.

-Si, e poi?- sono impaziente, voglio sapere.

-Ecco, ora quella ragazza è in America.- aggrotto la fronte.

-E lui non poteva andare con lei? Se ci teneva, stava con lei. Faceva come hai fatto tu. Tu sei rimasto.- sorride e mostra la sua unica fossetta, è adorabile.

-Mh, quel coglione l'ha lasciata andare. Voglio bene al neozelandese, è il mio migliore amico, ma è stato proprio una testa di cazzo.- sospira per l'ennesima volta e porto una mano sul suo fianco, abbracciandolo.

-E poi?- lo sprono.

-E poi nulla, lei gli ha detto di fare una scelta, se venire con lei o no. Lui ha detto di no.- premo le mie labbra contro il suo collo e ridacchia.

-E per chi è rimasto?- lo guardo e chiude gli occhi azzurri.

-Come fai a sapere che è rimasto per una persona?- alzo le spalle -Sono andata ad intuito.- annuisce.

-Per sua mamma.- dice e sorrido, apprendo ora che Calum è stato dolce con lei.

-È stata male per un periodo, e lui gli vuole molto bene.- slego i capelli e li sposto su una spalla.

-Poi è guarita, ma lui è rimasto senza ragazza. Ora aspetta quella giusta.- finisce il suo racconto e porto un dito sul suo collo.

Traccio il profilo del suo viso, le labbra morbide e rosee, il naso perfetto e arrivo fino al ciuffo biondo, scompigliandolo.

Grugna in segno di disapprovazione ma poi ride, spingendo il mio corpo ancora più vicino al suo.

-Ti amo.- ride e sento il suo respiro sulla mia mandibola.

-Ti amo.- rispondo e prendo tra i denti il suo labbro inferiore.

-Che facciamo domani?- chiede poi, tra un bacio e l'altro.

-Voglio fare una pazzia.- dico.

-Cosa?- ridacchia e prende i miei fianchi tra le mani.

-Un tatuaggio. Domani mi accompagni a farne uno.- scuote la testa, sorridendo.

-Hai bevuto troppa birra da Michael, forse.- incrocio le braccia sotto il seno e metto il finto broncio, girandomi dall'altro lato.

-Eddai, bambina, non fare così.- avvolge le sue braccia intorno ai miei fianchi e alza la mia maglia, per poi lasciare un piccolo bacio.

-Voglio un cazzo di tatuaggio.- ridacchia alle mie parole forti e affonda i denti bianchi nel punto in cui mi aveva baciato.

-Va bene, domani faremo un cazzo di tatuaggio.- dice e sorrido, soddisfatta.

Gli scompiglio i capelli e accarezza il mio viso, arrossisco e sorrido.

-Idee?- chiede e scuoto la testa.

-Bene, allora lo decideremo quando saremo lì, okay?- annuisco e mi alzo, per poi togliermi i jeans stretti ed infilarmi i pantaloni della tuta.

Cerco tra i vestiti nell'armadio, e sorrido quando trovo quello che volevo.

Mi avvicino a Luke, ha gli occhi chiusi e poso la maglia sulla sua.

É così piccola.

-Lukey.- lo chiamo e si tasta il petto, per poi prendere la maglia tra le mani.

-Dio, l'hai tenuta?- chiede e un sorriso gli si stampa sulle labbra.

È la maglia che mi ha regalato quando avevo ancora sedici anni e lui diciotto.

È nera e ha una stampa bianca, un logo di una band rock.

-Fammi vedere come ti sta.- dice e me la allunga.

La prendo e sfilo la mia, per poi infilarmi l'altra.

-Wow.- sorride e mi mordo il labbro inferiore, mi sento leggermente in imbarazzo.

-Nonostante siano passati sei anni, rimango molto più grande di te, bambina mia.- ridacchia e gli schiaffeggio il braccio.

-Zitto, sapevo che l'avresti detto.- annuisce e continua a ridere, portandosi le mani sulla pancia.

-Vieni qui.- allarga le braccia e mi accoccolo sul suo petto.

Il suo profumo mi pervade le narici, stringo il tessuto della sua camicia tra i pugni e mi lascio coccolare dalle sue dita, che scivolano sulla mia schiena, sulle mie gambe, sul mio collo, dappertutto.

-Resterai con me, ora?- chiedo e sorride dolcemente, baciandomi le labbra.

-Per sempre.- affonda il viso tra i miei capelli e accarezzo la base del suo collo.

-Ti amo.- sussurro e stringe i miei fianchi.

-Ti amo anche io, April.- sorridiamo e allaccio le gambe ai lati dei suoi fianchi, ribalta la situazione e preme il suo corpo contro il mio.

-Ti amo più di quanto tu immagini.- aggiunge e sento ancora le farfalle nello stomaco, come quelle che provavo a stare con lui quando eravamo più giovani.

E mi sembra di essere di nuovo in quel corridoio, con il professor Green e un ragazzo sconosciuto dai capelli biondi e dai profondi occhi azzurri.

Stay with me || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora