Capitolo 30

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Mi svegliai, ed ero seduta a casa di Avril.

Accesi il cellulare.

10 chimate perse da Luke e 3 da mia madre.

Sbuffai.

Mi aveva anche lasciato dei messaggi nella segreteria telefonica.

-Hey, Bambina- sospirò -Ho sonno, ma senza te non riesco a dormire- sorrisi -Chiamami quando ti svegli, ti devo dire una cosa- Rise -Buonanotte, Bambina- finì.

-Sono le 4 del mattino, sono in camera mia e ti sto pensando- scossi la testa, sorridendo -Oddio,sto diventando romantico- sorrisi -Ti amo- rise e la registrazione terminò.

-Dove cazzo sei? Sono arrivato a casa tua, ma non ti trovo- era irritato -Ti vengo a cercare, oddio April, ti prego non cacciarti nei guai- quasi urlò e appese.

Lo chiamai.

-Pronto?- rispose dopo uno squillo -Dove cazzo sei finita, Bambina? Mi hai fatto preoccupare- sbuffò -Sono al parco, ho dormito qui con una mia amica e con i Malboro e Skipper, stai tranquillo- risi -Ti vengo a prendere, a dopo, April- appese.

-Il tuo ragazzo?- mi chiese Avril ed io annuì.

-Vuoi venire a casa mia?-gli chiesi e lei sorrise, infilandosi i guanti.

Arrivò lui in macchina.

-Dove ti eri cacciata?- strinse i pugni -Non farlo mai più- mi sussurrò e io lo abbracciai, alzandomi sulle punte per mettergli le braccia al collo.

Ricambiò, baciandomi una guancia -Ciao, sono Luke- si presentò cordialmente alla mia amica -Avril Evans- sorrise.

-Vi prego, sono vostra amica e tutto,ma non baciatevi e non fate cose da piccioncini davanti a me o potrei rimettere la colazione- ci avvertì lei, e ridemmo.

Luke mi fece sedere nei sedili posteriori e volle allacciarmi la cintura -Non sono una Bambina- inziai a urlare.

-Stai facendo i capricci, sei una Bambina- misi il broncio alla sua risposta -La mia Bambina- sorrise e Avril ci guardò.

-Siete così carini e teneri- sorrise -Mi fate vomitare.- ridemmo e lei scosse la testa.

Arrivammo a casa.

-April Alexa Wilson- mi girai irritata -Mamma, non chiamarmi così- alzai gli al cielo.

Osservai con la coda dell'occhio Luke, che cercava di dileguarsi, silenziosamente.

-Lucas Robert Hemmings- lo chiamò e lui si mise di fianco a me -Ricordi il nostro patto?- lui annuì.

Pensai a quale patto potevano aver instaurato quei due.

-Non tollero questo comportamento- iniziò, e io mi spostai leggermente.

-Oddio ma come sei magra tesoro, vuoi da mangiare?- arrivò mia nonna, indicandomi.

-No, nonna, non capisco la tua fissa- l'abbracciai.

Nonna Abby era speciale.

Aiutava tutti e non chiedeva niente in cambio, sempre.

-Mamma,Nonna- iniziai, evitando la sgridata -Lei è Avril, una mia amica- sorrise e strinse la mano ad entrambi.

A Luke squillò il cellulare e si allontanò per rispondere.

Stay with me || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora