Capitolo 53

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-Tutto bene?- mi chiede Cecilia.

Annuisco, prendo un panno morbido da cucina e lo passo sul bancone di legno, fissando il vuoto.

-Okay.- sorride e si rimette davanti alla cassa.

Il campanello mi fa sussultare e guardo la porta di vetro.

-Bambina mia.- sorride e viene verso di me.

-Mamma.- la saluto e metto a posto il panno, per poi lavarmi le mani e bagnarmi i polsi.

-Come stai?- chiede.

-Bene, tu?- annuisce e si siede al tavolo di fronte alla televisione.

Preparo un caffè e glielo porto, facendo attenzione a non rovesciarlo.

Sospiro e lei mi accarezza il viso.

-Quindi?- alzo un sopracciglio.

-Quindi cosa?- chiedo -Lo sai.- scuoto la testa -Non lo so.- si massaggia le tempie e beve un sorso della bevanda.

-Luke.- dice.

-È a casa. Mia.- annuisce -Ricordati quello che è successo.- sorride dolcemente -Devo tornare al lavro, mamma.- gli accarezzo una mano.

-Ti voglio bene.- mi bacia una guancia -Anche io.- concludo e si alza, per pagare.

Ripulisco il tavolo e cerco di concentrarmi.

La giornata va avanti tranquillamente.

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-Chiudi tu?- chiede la ragazza.

Annuisco -Ciao Cecilia.- la saluto e rimetto a posto dei cucchiaini -Ciao April, salutami Sean.- esce dal locale.

Continuo ad asciugare tazzine e piattini, mentre spengo la piccola tv e pulisco la machina del caffè.

Non sento la campanella trillare.

-È permesso?- la sua voce mi fa sobbalzare.

-Che ci fai qui?- mi giro e lui ride.

-È così che mi accogli?- si avvicina e io sorrido appena.

-Ciao James.- non so che cosa ci faccia qui -Sono qui ora perchè almeno Luke non c'è.- i suoi occhi verdi brillano nella penombra e si passa una mano tra i ricci.

-Perchè?- chiedo.

Porta le braccia intorno alla mia vita e mi spinge verso di lui.

-Perchè voglio farti capire, che tu e lui siete un errore insieme. Tu dovresti stare con me.- posa le sue labbra piene sul mio collo, mentre io cerco di divincolarmi.

-James..smettila.- faccio un passo avanti e rimetto in ordine le bustine di zucchero nel loro contenitore.

-Altrimenti?- scuoto la testa e scrollo le spalle.

-Non puoi fare niente contro di me.- ghigna e prendo le chiavi per chiudere.

-Vai via.- sputo e lui scuote la testa, riunendo le nostre labbra.

-Vattene!- lo spingo via e mugolo, mentre le sue mani stringono i miei polsi.

-Sei anni, April! Sei lunghissimi anni ho aspettato che tu ti innamorassi di me, ma ovviamente tu hai pensato tutto il tempo a quel cazzo di Luke! Io ti voglio mia, ma tu vuoi solo quel coglione che ti ha lasciato sola, ti rendi conto?- urla.

-Non parlare di lui in questo modo!- la mia mano urta violentemente contro la sua guancia, che in un attimo diventa rossa. Una lacrima scende sulle mie gote. Sono incazzata con questa sottospecie di uomo.

Stay with me || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora