Racconti Romantici E Ragionamenti Fantastici

difetto di quell' attimo

Frequento una scuola un po' bizzarra perchè alcuni giorni si hanno delle tematiche su come vestirsi. Tra poco è halloween e oggi, appunto, ci si può vestire con tutto ciò che riguarda halloween. Premetto già che sono una ragazza normale e che mi piace vestirmi e quindi partecipo a questi giorni speciali. Sono una normale anche di statura infatti non sono né troppo alta ma neanche troppo bassa. Penso di avere tanti difetti perchè comunque nessuno non li ha, ma il mio difetto fisico è che ho l' iride dell' occhio destro azzurro mentre quello sinistro è marrone. Esatto: ho gli occhi di colori diversi. Anzi questo non so neanche se è un difetto a certa gente piace ma a me no e quindi ogni giorno metto le lenti a contatto di colore marrone. Per il tema halloween ho deciso di vestirmi di nero, truccarmi la faccia di un rosa pallido per sembrare un morto, ho colorato di nero vicino agli occhi ed infine ho messo le lenti a contatto del colore rosso acceso e poi un paio di canini appuntiti ( solo perchè mi piacciono i vampiri).
Comunque; dopo essermi preparata, vado a scuola e faccio lezione normale fino all' intervallo. Di solito nell' atrio della scuola all' intervallo c'è chi fa delle foto alle persone che si vogliono fotografare. Si può dire che è un momento di divertimento per alcune persone. Così vado nell' atrio sia per divertirmi e fare foto stupide sia vedere come si sono vestite le altre persone. Inizio a fare una foto da sola per poi aggiungersi un ragazzo che conosco solo di vista di quarta. Facciamo delle foto insieme e poi guardandomi mi fa i complimenti per il travestimento e se ne va. Continuano le lezioni fino al secondo intervallo, che però questo dura solo dieci minuti. In quei dirci minuti di solito io e le mie amiche andiamo in giro per la scuola, solo che oggi le mie amiche erano in classe mentre io stavo ritornando dal bagno ( il più vicino è dopo aver attraversato un corridoio con cinque aule che si affacciano su di esso) quando mi ferma un ragazzo di quinta e mi guarda per poi dirmi:" hai le lenti a contatto ma solitamente una non ha un colore più chiaro rispetto all' altro. Comunque a me piacciono i tuoi occhi e i denti affilati e aggressivi. Ah, si, dimenticavo, sono amico di quello che prima ha fatto le foto con te. Annuisco e sorrido un po' imbarazzata perchè il tipo davanti a me era quello per cui ho una cotta. "Spiegami: come fai ad avere una lente a contatto più chiara?" Mi ha colpita nel profondo. Non mi piace parlare dei miei occhi e neanche mi piacciono. Lui però non so cosa ha fatto, ma ero come incantata da lui, come trasparente e senza difetti e quindi dopo poco che lo guardo gli rispondo con sincerità:" il colore dei miei occhi sono diversi. Quello di destra è più chiaro rispetto a quello di sinistra." Lui, interessato, mi chiede:" di che colore li hai?" Io rispondo con un solo" blu e marrone" ma lui continua con le domande "ma usi le lenti soltanto per nascondere il vero colore?" Annuisco. "Me li faresti vedere? Sono curioso, scusa. Questo è il mio difetto. Se non vuoi, però, puoi anche non farmelo vedere. Non ti devi sentire obbligata." Dico di seguirmi dove non c'era nessuno perchè non volevo che qualcuno mi vedesse. Tolsi entrambi le lenti a contatto e poi alzai gli occhi per farli vedere al ragazzo. "Wow. Sono bellissimi.  Non ti rimettere le lenti, per favore. A me piaci così. Non importa il colore degli occhi. Per me questo non è un difetto. Per me difetto è un imperfezione fisica o morale. Il tuo non è un imperfezione. È un pregio perchè è ció che ti rende unica." Dette queste parole, lui mi baciò e subito mi sentii come una ragazza normale e super felice. Il difetto di quell' attimo è che la campanella suonò e quindi dovemmo interrompere, salutarci con un "ciao, a dopo, è stato bello" e poi ritornare nelle nostre aule. Alla fine delle lezioni ci siamo incontrati fuori da scuola e abbiamo parlato dell' accaduto. Ora sono la sua piccola fidanzata dagli occhi unici. Sono felice perchè mi ha fatto sentire me stessa e da domani non indosserò più lenti a contatto.