Chinotto

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Tra le macerie del mio capezzale
posso pure affogare.
Le ossa san di pietre
tetre
e tagliano nette.

Accendo un'altra sigaretta,
mi rimane solo quella.
Calpesto un'altra formica,
mentre svuoto la mia vescica.

Ruoto l'accendino
che fa casino
mentre guardo lo spettacolo, chino.

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𝕯𝖎 𝖈𝖊𝖓𝖊𝖗𝖊 𝖊 𝖑𝖎𝖖𝖚𝖎𝖗𝖎𝖟𝖎𝖆 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora