Ero stanca di non fare nulla
(e mi andava bene così)
girovagavo sempre sola come una bulla
(mi bastonarono una volta e subito capì).Ho visto lo specchio che cambiava immagine ogni volta che piangevo
(mi ricordava qualcosa)
ma le macchie viola sempre lì impresse rimanevano, perciò adesso bevo
(sono sempre ansiosa)
la vodka alla pesca,
che una volta sempre c'era
poi la cera ha spazzato tutto,
e ora non c'è nessuno a riempiere la barriera.Attualmente, però, ricordo che non voglio ma sono.
STAI LEGGENDO
𝕯𝖎 𝖈𝖊𝖓𝖊𝖗𝖊 𝖊 𝖑𝖎𝖖𝖚𝖎𝖗𝖎𝖟𝖎𝖆
PoetryParole gettate al vento d'estate che non ricorda più il mio mare. Di cenere e liquirizia san le tue labbra che non dimenticano più il mio asfaltato dominare. 16 June, 2017 SE VUOI COMPRARE IL MIO LIBRO "DI CENERE E LIQUIRIZIA" https:...