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-Juleka dove lo metto questo ?-
- lí in fondo dove sono Alya e Nino, ma prima vanno spostati gli amplificatori, Rose non muoverti vengo a darti una mano!-
Marinette vide l'amica sparire per andare ad aiutare Rose con una cassa pesante.
Lei portó la cassa che aveva in mano nel punto che le era stato indicato, consegnandola ad Alya e Nino che si stavano occupando di montare l'americana con le luci.
Era quasi un'ora che stavano spostando casse e oggetti e avevano quasi finito.
Adrien non si  era ancora visto.
Ma lei non lo stava cercando, no no, era solo in pensiero per l'intervista, si, per sapere se c'era tempo per l'intervista per la nuova sezione del blog di Alya, se non arrivava in tempo non ci sarebbe stato tempo.
Si diede una manata in testa per cercare di fermare il flusso dei suoi pensieri.
Ora doveva pensare ad aiutare, cosa aveva detto Juleka ? L'amplificatore.
Si, doveva prendere l'amplificatore.
Si fermò davanti alla cassa squadrandolo.
Non era propriamente piccolo e non era facilmente trasportabile.
Quando era trasformata in Ladybug aveva sollevato anche oggetti più pesanti, ma lì la sua forza era in qualche modo amplificata dalla trasformazione.
Si abbassò per studiare l'amplificatore da vicino con sguardo sospettoso.
Magari prendendolo di lato poteva sollevarlo e trasportarlo.
Si immaginó mentre sollevava l'oggetto e inciampava rovinosamente sfondando lo scafo della nave.
Poi si sarebbe aperto un buco enorme che avrebbe imbarcato sempre più acqua fino a quando la nave non sarebbe affondata e tutti sarebbero morti annegati.
Fece una faccia terrorizzata alla scena.
Forse era il caso di chiedere aiuto a qualcuno per evitare di affondare.
Una risata cristallina interruppe i suoi pensieri e la costrinse a girarsi di scatto.
Luka, il fratello di Juleka, era lì e stava ridendo palesemente di lei.
Marinette arrossì fino alla punta dei capelli.
- io non stavo ..., era solo che l'amplificatore!dovevo portarlo , ma ho pensato che da sola poteva essere complicato e... volevo evitare di affondare la nave e allora ...- si diede una manata in faccia rendendosi conto che aveva solamente peggiorato la sua situazione.
La risata cristallina di Luka si alzò più forte.
Chissà da quanto stava osservando.
Si staccó dal muro su cui era appoggiato e sempre ridendo si avvicinò alla ragazza.
- sei davvero buffa Marinette ... e fantastica così -
La faccia della ragazza era di una gradazione che variava dal rosso fuoco al rosso peperone.
Si rifiutò di dire qualsiasi altra cosa.
Luka le sorrise dolce.
- ti do una mano a trasportare l'amplificatore, lo prendi da lì ? -
Annuí e fece come le era stato detto senza fiatare, sempre con la faccia in fiamme e le risatine di sottofondo del ragazzo.
Quando arrivarono da Alya e Nino, la sua amica li guardò e sorrise furba, dicendo che, se volevano, potevano trasportare anche tutte le casse visto che " insieme funzionavano bene".
Marinette pensó che non sarebbe mai più tornata al suo colore normale. Anzi probabilmente non si sarebbe più mossa.
Luka sembrava invece molto divertito e prendendola per mano la trascinò a recuperare il resto della strumentazione.
- guarda che puoi anche parlarmi - fece sorridendo.
Marinette scosse la testa forte in senso di diniego.
Non avrebbe più parlato per il resto della sua vita, diceva solo cose imbarazzanti in presenza del ragazzo.
Luka rise di nuovo, ma una risata dolce e non canzonatoria. Prima di portare altra roba vicino al palco, sempre tenendo per mano Marinette, la trascinó in camera sua.
La ragazza,sempre decisa a non parlare, fece una faccia mezza terrorizzata, mezza interrogativa.
Luka sorrise ancora e la fece accomodare sul letto.
Prima che potesse dire qualcosa prese la sua chitarra e cominció a suonare.
- ti faccio sentire un pezzo nuovo che suonerò stasera - disse solamente.
Mentre la musica cominciava, la ragazza senza accorgersene si rilassò quasi del tutto.
La canzone era fantastica, frizzante e allegra. Sprigionava forza e tenerezza.
Marinette si ritrovò a storcere il naso quando la musica finì.
- ma è fantastica ! - disse di getto.
- allora hai ripreso a parlare - fece soddisfatto Luka.
Marinette richiuse la bocca e scosse di nuovo la testa forte, poi si rese conto della stupidità della cosa e si decise a reagire.
- si che parlo è che ... oh fa niente, sei bravissimo e la canzone è bellissima ! -
- grazie -
- di chi è ?-
- a dire la verità l'ho composta io -
Lo sguardo sinceramente stupito ed estasiato di Marinette gli riscaldó il cuore.
- è incredibile , cioè sei ... wow-
- ahahah, wow mi piace come commento, nessuno mi ha mai detto che sono wow -
L'imbarazzo riprese di nuovo Marinette che capí di aver nuovamente fatto una figuraccia.
- se ti piace la musica non vedo l'ora di sapere che ne pensi del testo -
- c'è anche un testo ? -
- si certo, lo canterà Rose come al solito. Agli altri ragazzi è piaciuto. -
- hai scritto tu anche il testo ?  -
Lui sorrise furbo.
- mi piace scrivere - rispose solamente.
- non vedo l'ora di sentirlo - disse Marinette, con un po' troppo trasporto, rendendosi poi conto di essere stata forse troppo irruenta.
Luka le poggió una mano sulla testa in un gesto affettuoso che destabilizzó un poco la ragazza.
- allora spero tanto che ti piaccia, l'ho composto pensando ad una persona speciale che ho incontrato. -
- chi ? - chiese la ragazza curiosa.
Luka fermò la mano sulla sua testa e sorrise.
Non c'era ironia o divertimento in quel sorriso ma qualcosa che Marinette fece fatica ad interpretare.
La sua mano scivoló dalla testa della ragazza lungo la sua guancia in una carezza leggera che rese Marinette sempre più conscia della situazione in cui si trovava, sola sul letto di Luka, con la sua mano sulla guancia bollente e quest'aria così ... indecifrabile.
Luka le strizzó il naso in modo giocoso.
- magari te lo dirò la prossima volta, adesso torniamo ad aiutare gli altri -
Marinette ci mise un po' a capire che era la risposta alla sua domanda precedente.
Non sapendo che altro dire si alzò e cominció a seguire il ragazzo fuori dalla sua stanza quando si sentí un rumore potente di esplosione.
La nave tremó.
- che succede ? - chiese Luka guardandosi intorno.
Marinette invece agì d'isinto e si affacciò alla finestra per studiare la situazione.
Vide della gente scappare e un'altra esplosione provenire da poco distante.
- è un attacco akuma, bisogna rimanere sottocoperta, almeno sarete al sicuro -
- e tu ? - chiese Luka, a cui non era sfuggito il fatto che Marinette non si era inclusa nelle persone che dovevano restare al sicuro.
- io vado ad aiutare la gente a mettersi al sicuro, potrebbe esserci qualcuno in pericolo - disse risoluta senza nessuna esitazione.
Prima di uscire dalla stanza guardò Luka negli occhi e disse
- recupera gli altri e assicurati che stiano bene, mi raccomando -
E poi corse fuori.
Luka non fece quello che la ragazza gli aveva detto. Pensó che gli altri, che si trovavano alle spalle rispetto alla fonte dell'esplosione, fossero più che al sicuro.
Piuttosto guardò fuori dalla finestra in attesa.
Era interessante notare come il carattere di Marinette cambiava nei momenti di difficoltà.
Diventava grintosa e sicura di se, una persona su cui contare.
Aveva una mezza idea sul perché.
Attese guardando alla finestra cercando di osservare quello che sarebbe accaduto.

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